Achilles tendinopathy is a common cause of disability. The causes and mechanisms of Achilles tendinopathy remain unclear. There are some common intrinsic factors (tendon vascularity, age, body weight, pes cavus, physical activity) involved in the etiology of tendinopathy. Achilles tendinopathy presents a pathogenesis characterized by a failed healing response, with a consequent increased proliferation of tenocytes and degeneration of the tendon structure. These factors imply alterations of the mechanical properties of the tendon that cause typical symptoms (pain and functional deficits of the involved area) and, in the long term, different neuromuscular adaptations. The neuromuscular adaptations secondary to Achilles tendinopathy are little explored in the scientific literature. This fact is paradoxical, because Achilles tendinopathy is a frequent pathology among the population (both in athletes and sedentary subjects), but until now it has been mainly investigated on its mechanical and inflammatory aspects. Our review of the scientific literature about the neuromuscular adaptations in Achilles tendinopathy, suggests the presence of neuromuscular alterations compatible with inhibition of low threshold and smaller size motoneurons due to an increased volley from type III and IV sensitive fibers, and an increase of the activity of the high threshold and bigger motoneurons. Future investigations are required to better characterize these adaptations and optimize therapeutic approach of the Achilles tendinopathy. It may be hypothesized that the proper treatment of this disorder should not only include the leg muscle strengthening, but also the proper management of the associated neuromuscular impairments.
La tendinopatia achillea è una comune causa di disabilità. Le cause ed i meccanismi alla base della tendinopatia achillea sono tuttora non chiari. Esistono diversi fattori intrinseci comuni (vascolarizzazione del tendine, età, peso corporeo, piede cavo, attività fisica) coinvolti nell’eziologia di questa patologia. La tendinopatia achillea presenta una patogenesi caratterizzata da una risposta inadeguata di guarigione, con conseguente proliferazione casuale dei tenociti e degenerazione della struttura tendinea. Questi fattori portano a delle variazioni delle propietà meccaniche del tendine che determinano un quadro sintomatologico tipico (dolore e riduzione della funzionalità del distretto coinvolto) e, nel cronico, a degli adattamenti neuromuscolari. Gli adattamenti neuromuscolari secondari a tendinopatia achillea risultano un ambito poco esplorato in letteratura. Questo dato risulta paradossale, poiché la tendinopatia achillea è una patologia frequente nella popolazione (sia fra gli individui sportivi che non sportivi), ma che fino ad ora è stata indagata soprattutto nei suoi aspetti meccanici ed infiammatori. La revisione della letteratura in merito agli adattamenti neuromuscolari in seguito a tendinopatia achillea, suggerisce un complesso di alterazioni neuromuscolari che prevede da un lato una inibizione dei motoneuroni a bassa soglia e di minori dimensioni per via verosimilmente dell’aumentata scarica delle fibre sensitive di tipo III e IV, dall’altro un aumento dell’attività dei motoneuroni ad alta soglia e di maggiori dimensioni. L’approfondimento di tale argomento potrebbe permettere una modificazione dell’approccio terapeutico verso la tendinopatia achillea, non più esclusivamente rivolto al rafforzamento dei muscoli della gamba, ma in maniera più funzionale anche verso il trattamento di eventuali deficit neurologici e neuromuscolari limitanti la performance neuromotoria.
Adattamenti neuromuscolari nella tendinopatia achillea
DI SANTO, MARCO
2019/2020
Abstract
La tendinopatia achillea è una comune causa di disabilità. Le cause ed i meccanismi alla base della tendinopatia achillea sono tuttora non chiari. Esistono diversi fattori intrinseci comuni (vascolarizzazione del tendine, età, peso corporeo, piede cavo, attività fisica) coinvolti nell’eziologia di questa patologia. La tendinopatia achillea presenta una patogenesi caratterizzata da una risposta inadeguata di guarigione, con conseguente proliferazione casuale dei tenociti e degenerazione della struttura tendinea. Questi fattori portano a delle variazioni delle propietà meccaniche del tendine che determinano un quadro sintomatologico tipico (dolore e riduzione della funzionalità del distretto coinvolto) e, nel cronico, a degli adattamenti neuromuscolari. Gli adattamenti neuromuscolari secondari a tendinopatia achillea risultano un ambito poco esplorato in letteratura. Questo dato risulta paradossale, poiché la tendinopatia achillea è una patologia frequente nella popolazione (sia fra gli individui sportivi che non sportivi), ma che fino ad ora è stata indagata soprattutto nei suoi aspetti meccanici ed infiammatori. La revisione della letteratura in merito agli adattamenti neuromuscolari in seguito a tendinopatia achillea, suggerisce un complesso di alterazioni neuromuscolari che prevede da un lato una inibizione dei motoneuroni a bassa soglia e di minori dimensioni per via verosimilmente dell’aumentata scarica delle fibre sensitive di tipo III e IV, dall’altro un aumento dell’attività dei motoneuroni ad alta soglia e di maggiori dimensioni. L’approfondimento di tale argomento potrebbe permettere una modificazione dell’approccio terapeutico verso la tendinopatia achillea, non più esclusivamente rivolto al rafforzamento dei muscoli della gamba, ma in maniera più funzionale anche verso il trattamento di eventuali deficit neurologici e neuromuscolari limitanti la performance neuromotoria.File | Dimensione | Formato | |
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