Background: The specific context of pregnancy requires the achievement of more stringent maternal glycemic targets and it is often difficult to reach and maintain an optimal glycometabolic control. In this regard, the use of technology since the pre-conceptional period could be crucial for optimizing glycemic control, which is a fundamental requirement to reduce the risk of adverse maternal or fetal outcomes. Objectives: This single-center retrospective observational study aims to evaluate the contribution of technology in managing pregnancies complicated by type 1 diabetes mellitus, focusing both on glycemic control and obstetric and neonatal outcomes. Materials and Methods: The current study involved 108 patients with type 1 diabetes mellitus during pregnancy, all over the age of 18, followed between 2019 and 2024 at the Diabetes and Pregnancy Clinic of the Molinette Hospital in Turin. The following comparisons were made: CGM vs. SMBG, CGM+CSII vs. CGM+MDI, CGM+CSII vs. CGM+MDI vs. SMBG+MDI. The outcomes considered are HbA1c (peri-conceptional and during pregnancy) and glucometric variables (TIR, TAR, TBR level 1 and 2, GMI, CV, and average blood glucose), maternal outcomes, and fetal outcomes. Data collection was performed retrospectively through the electronic medical records in use at the AOU Città della Salute e della Scienza di Torino and the online data-sharing platforms of sensors and insulin pumps. The analysis was performed using IBM SPSS Statistics. Results: The use of technology enabled better glycemic control during the peri-conceptional period and the first trimester of pregnancy, particularly in patients undergoing combined CGM+CSII treatment. In the CGM group, a progressive increase in TIR was observed across the three trimesters, along with a concurrent reduction in TAR, CV, GMI, average blood glucose, and time spent in hypoglycemia, both level 1 (<63 mg/dl) and level 2 (<54 mg/dl). Pre-eclampsia and preterm birth were associated with the frequency of hypoglycemic episodes in the third trimester, as well as with higher HbA1c levels in the peri-conceptional period. Emergency cesarean delivery was correlated with high average HbA1c before conception and in the last two trimesters. Neonatal hypoglycemia <40 mg/dl and neonatal jaundice had higher incidence in the group with poor glycemic control, in terms of both HbA1c and glucometric variables, reaching significance in the second and third trimesters. Weight gain during pregnancy predicted LGA. The rate of planned pregnancies increased with the use of technology (75.7% in the CGM+CSII group, 61.4% in the CGM+MDI group, and only 20% in the SMBG+MDI group). Patients who had not engaged in adequate pregestational planning showed a lower probability of meeting glycemic targets and a higher incidence of pre-eclampsia and preterm birth. Conclusions: Technology provides undeniable added value for glycometabolic control during the peri-conceptional period and the first trimester of pregnancy, a critical time where persistent maternal hyperglycemia increases the risk of miscarriage or congenital malformations. Regardless of technology use, planning is a fundamental element, both for glycemic control and for maternal and fetal outcomes.
Background: Il contesto specifico della gravidanza richiede il conseguimento di target glicemici materni più stringenti e molto spesso risulta difficile raggiungere e mantenere un compenso glicometabolico ottimale. In tal senso, l’ausilio della tecnologia sin da prima del concepimento potrebbe rivelarsi cruciale per l’ottimizzazione del controllo glicemico, requisito fondamentale per ridurre il rischio di esiti avversi materni o fetali. Obiettivi: Il lavoro di ricerca svolto in questo studio osservazionale retrospettivo monocentrico ha come obiettivo quello di valutare il contributo della tecnologia sulla gestione delle gravidanze complicate da diabete mellito di tipo 1, sia in termini di compenso glicemico che di outcome ostetrici e neonatali. Materiali e metodi: lo studio corrente ha coinvolto 108 pazienti affette da diabete mellito di tipo 1 in gravidanza, tutte di età superiore ai 18 anni, seguite tra il 2019 e il 2024 presso l’Ambulatorio Diabete e Gravidanza dell’ospedale Molinette di Torino. Sono stati eseguiti i seguenti confronti: CGM vs SMBG, CGM+CSII vs CGM+MDI, CGM+CSII vs CGM+MDI vs SMBG+MDI. Gli outcome considerati sono l’HbA1c (in fase peri-concezionale e durante la gravidanza) e le variabili glucometriche (TIR, TAR, TBR di livello 1 e 2, GMI, CV e glicemia media), gli outcome materni e quelli fetali. La raccolta dati è stata effettuata in maniera retrospettiva utilizzando le cartelle cliniche elettroniche in uso presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e le piattaforme online di condivisione dati di sensori e microinfusori. L’analisi è stata eseguita avvalendosi del sistema IBM SPSS Statistics. Risultati: l’uso della tecnologia ha consentito il raggiungimento di un miglior compenso glicemico nel periodo peri-concezionale e nel primo trimestre di gravidanza, soprattutto nelle pazienti in trattamento combinato CGM+CSII. Nel gruppo in CGM, è stato osservato un progressivo incremento del TIR nei tre trimestri e, contestualmente, una riduzione di TAR, CV, GMI, glicemia media e del tempo trascorso in ipoglicemia, sia di livello 1 (<63 mg/dl) che di livello 2 (<54 mg/dl). La pre-eclampsia e la nascita pretermine sono risultate associate alla frequenza di episodi ipoglicemici nel terzo trimestre, oltre che a maggiore HbA1c in fase peri-concezionale. Il parto mediante TC urgente ha mostrato una correlazione con valori medi elevati di HbA1c prima del concepimento e negli ultimi due trimestri. L’ ipoglicemia neonatale <40 mg/dl e l’ittero neonatale hanno avuto maggiore incidenza nel gruppo con scarso controllo glicemico, sia in termini di HbA1c che di variabili glucometriche, raggiungendo la significatività nel secondo e nel terzo trimestre. L’incremento ponderale in gravidanza è risultato predittivo di LGA. La programmazione incrementava all’aumentare dell’uso della tecnologia (75,7% nel gruppo CGM+CSII, 61,4% nelle donne in CGM+MDI e solo il 20% nelle gestanti in SMBG+MDI). Le pazienti che non avevano avviato un’adeguata pianificazione pregestazionale hanno mostrato una minore probabilità di soddisfare gli obiettivi glicemici e una maggior incidenza di pre-eclampsia e di nascita pretermine. Conclusioni: la tecnologia rappresenta un indubbio valore aggiunto per il compenso glicometabolico durante la fase peri-concezionale e nel primo trimestre di gravidanza, periodo in cui l’iperglicemia materna persistente espone a un aumentato rischio di aborto o di malformazioni congenite. A prescindere dall’utilizzo della tecnologia, la programmazione si configura come un elemento fondamentale, sia per quanto riguarda il controllo glicemico, sia per gli esiti materni e fetali.
Diabete mellito tipo 1 e gravidanza: studio osservazionale retrospettivo monocentrico sull’utilizzo della tecnologia
BORTOLONI, MARTINA
2023/2024
Abstract
Background: Il contesto specifico della gravidanza richiede il conseguimento di target glicemici materni più stringenti e molto spesso risulta difficile raggiungere e mantenere un compenso glicometabolico ottimale. In tal senso, l’ausilio della tecnologia sin da prima del concepimento potrebbe rivelarsi cruciale per l’ottimizzazione del controllo glicemico, requisito fondamentale per ridurre il rischio di esiti avversi materni o fetali. Obiettivi: Il lavoro di ricerca svolto in questo studio osservazionale retrospettivo monocentrico ha come obiettivo quello di valutare il contributo della tecnologia sulla gestione delle gravidanze complicate da diabete mellito di tipo 1, sia in termini di compenso glicemico che di outcome ostetrici e neonatali. Materiali e metodi: lo studio corrente ha coinvolto 108 pazienti affette da diabete mellito di tipo 1 in gravidanza, tutte di età superiore ai 18 anni, seguite tra il 2019 e il 2024 presso l’Ambulatorio Diabete e Gravidanza dell’ospedale Molinette di Torino. Sono stati eseguiti i seguenti confronti: CGM vs SMBG, CGM+CSII vs CGM+MDI, CGM+CSII vs CGM+MDI vs SMBG+MDI. Gli outcome considerati sono l’HbA1c (in fase peri-concezionale e durante la gravidanza) e le variabili glucometriche (TIR, TAR, TBR di livello 1 e 2, GMI, CV e glicemia media), gli outcome materni e quelli fetali. La raccolta dati è stata effettuata in maniera retrospettiva utilizzando le cartelle cliniche elettroniche in uso presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e le piattaforme online di condivisione dati di sensori e microinfusori. L’analisi è stata eseguita avvalendosi del sistema IBM SPSS Statistics. Risultati: l’uso della tecnologia ha consentito il raggiungimento di un miglior compenso glicemico nel periodo peri-concezionale e nel primo trimestre di gravidanza, soprattutto nelle pazienti in trattamento combinato CGM+CSII. Nel gruppo in CGM, è stato osservato un progressivo incremento del TIR nei tre trimestri e, contestualmente, una riduzione di TAR, CV, GMI, glicemia media e del tempo trascorso in ipoglicemia, sia di livello 1 (<63 mg/dl) che di livello 2 (<54 mg/dl). La pre-eclampsia e la nascita pretermine sono risultate associate alla frequenza di episodi ipoglicemici nel terzo trimestre, oltre che a maggiore HbA1c in fase peri-concezionale. Il parto mediante TC urgente ha mostrato una correlazione con valori medi elevati di HbA1c prima del concepimento e negli ultimi due trimestri. L’ ipoglicemia neonatale <40 mg/dl e l’ittero neonatale hanno avuto maggiore incidenza nel gruppo con scarso controllo glicemico, sia in termini di HbA1c che di variabili glucometriche, raggiungendo la significatività nel secondo e nel terzo trimestre. L’incremento ponderale in gravidanza è risultato predittivo di LGA. La programmazione incrementava all’aumentare dell’uso della tecnologia (75,7% nel gruppo CGM+CSII, 61,4% nelle donne in CGM+MDI e solo il 20% nelle gestanti in SMBG+MDI). Le pazienti che non avevano avviato un’adeguata pianificazione pregestazionale hanno mostrato una minore probabilità di soddisfare gli obiettivi glicemici e una maggior incidenza di pre-eclampsia e di nascita pretermine. Conclusioni: la tecnologia rappresenta un indubbio valore aggiunto per il compenso glicometabolico durante la fase peri-concezionale e nel primo trimestre di gravidanza, periodo in cui l’iperglicemia materna persistente espone a un aumentato rischio di aborto o di malformazioni congenite. A prescindere dall’utilizzo della tecnologia, la programmazione si configura come un elemento fondamentale, sia per quanto riguarda il controllo glicemico, sia per gli esiti materni e fetali.File | Dimensione | Formato | |
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