L’obiettivo della tesi è di proporre una traduzione letteraria dal romeno all’italiano di una favola presente in “Istoria ieroglifică” di Dimitrie Cantemir: “La tanto vera quanto fantastica favola della Volpe”. La tesi si divide in tre capitoli. Nel primo capitolo vi è l’introduzione dell’autore e dell’opera, necessaria al fine di collocare il testo tradotto nel suo contesto storico e culturale e individuare le sue caratteristiche principali. Il secondo capitolo contiene la proposta di traduzione con il testo originale a fronte. Nel terzo capitolo è effettuata l’analisi traduttiva, divisa in tre paragrafi. Il primo paragrafo è un’introduzione dei principi traduttivi su cui si è basato il lavoro, che motiva le scelte operate. I due paragrafi successivi esemplificano la strategia traduttiva adottata tramite la discussione di quelli sono i nodi cruciali della traduzione: il problema della sintassi e il problema del lessico. In questi due paragrafi, al fine di chiarire e motivare le scelte traduttive, è inoltre necessario un approfondimento dello stile e della lingua dell’autore. Infine, grazie alla strategia traduttiva si individuano le invarianti del testo, che sono gli aspetti immutabili da trasmettere nella traduzione al fine di raggiungere l’equivalenza traduttiva. Si giunge alla conclusione che lo stile colto di Cantemir elaborato attraverso la dislocazione, basata su un uso particolare dell’iperbato, è un’invariante da mantenere. Perciò si traduce il testo attraverso l’uso degli stessi procedimenti sintattici. Si nota l’interesse di Cantemir per ciò che rappresenta l’elemento popolare. Mantenendo invarianti i proverbi si tenta di trasmettere tale elemento anche al lettore della lingua d’arrivo.

Dimitrie Cantemir, La tanto vera quanto fantastica favola della Volpe: saggio di traduzione e commento

RUSU, DIANA NICOLETA
2020/2021

Abstract

L’obiettivo della tesi è di proporre una traduzione letteraria dal romeno all’italiano di una favola presente in “Istoria ieroglifică” di Dimitrie Cantemir: “La tanto vera quanto fantastica favola della Volpe”. La tesi si divide in tre capitoli. Nel primo capitolo vi è l’introduzione dell’autore e dell’opera, necessaria al fine di collocare il testo tradotto nel suo contesto storico e culturale e individuare le sue caratteristiche principali. Il secondo capitolo contiene la proposta di traduzione con il testo originale a fronte. Nel terzo capitolo è effettuata l’analisi traduttiva, divisa in tre paragrafi. Il primo paragrafo è un’introduzione dei principi traduttivi su cui si è basato il lavoro, che motiva le scelte operate. I due paragrafi successivi esemplificano la strategia traduttiva adottata tramite la discussione di quelli sono i nodi cruciali della traduzione: il problema della sintassi e il problema del lessico. In questi due paragrafi, al fine di chiarire e motivare le scelte traduttive, è inoltre necessario un approfondimento dello stile e della lingua dell’autore. Infine, grazie alla strategia traduttiva si individuano le invarianti del testo, che sono gli aspetti immutabili da trasmettere nella traduzione al fine di raggiungere l’equivalenza traduttiva. Si giunge alla conclusione che lo stile colto di Cantemir elaborato attraverso la dislocazione, basata su un uso particolare dell’iperbato, è un’invariante da mantenere. Perciò si traduce il testo attraverso l’uso degli stessi procedimenti sintattici. Si nota l’interesse di Cantemir per ciò che rappresenta l’elemento popolare. Mantenendo invarianti i proverbi si tenta di trasmettere tale elemento anche al lettore della lingua d’arrivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/34355