Purpose: Hepatocellular carcinoma (HCC) is the most common primary malignant tumor of the liver and is the third cause of cancer mortality globally. Typically, HCC develops in patients with cirrhosis of the liver, associated with several causes, including chronic HCV and HBV infections, hepatic steatosis, and metabolic liver disease (MASLD). Early diagnosis and regular surveillance are crucial to improve the treatment and prognosis of HCC. This study examines the long-term effects of the COVID-19 pandemic on HCC, focusing on the impact of pandemic restrictions on the frequency of new diagnoses, stages of disease at diagnosis, and changes in tumor characteristics and adherence to ultrasound surveillance programs. Methods: A retrospective study with prospective data collection was conducted at the Gastroenterology Unit "City of Health and Science of Turin-Molinette Hospital," Turin, involving 252 patients with newly diagnosed HCC. These patients were divided into three groups according to the period of diagnosis: nov2021-aug2022, sep2022-jul2023, jul2023-apr2024. The study was supplemented with an earlier one ("Effect of COVID-19 Pandemic on Hepatocellular Carcinoma Diagnosis: Results from a Tertiary Care Center in North-West Italy"), which analyzed 247 patients with new diagnosis of HCC in three periods: pre-pandemic (mag2019-feb2020), pandemic (mar2020-oct2020), and post-pandemic (nov2020-oct2021), at the same center. In this way, the total sample included 499 patients diagnosed between May 1, 2019 and April 30, 2024 Results: A marked decline in new HCC diagnoses was observed during the critical pandemic periods: mar2020-dec2020 (n=69; -35%) and gen2021-oct2021 (n=72; -32%), compared with the pre-pandemic period mag2019-feb2020 (n=106). In contrast to expectations, there was no substantial increase in diagnoses in the post-pandemic period (Sep2022-Ju2023: n=78; Jul2023-Apr2024: n=68), except for a temporary increase between Nov2021 and Aug2022 (n=106). In the post-pandemic period, there was a significant (p=0.016) improvement in adherence to six-monthly ultrasound surveillance programs, mainly in the Sep2022-Ju2023 period (n=36;46.8%), compared with the Jan2021-Oct2021 period (n=16, 22.2%), and a significant(p=0.005) increase in BCLC stage 0/A diagnoses in the Jul2023-Apr2024 period (83.3%; n=50) compared with the pre-pandemic periods (May2019-Feb2020: 57.7%; n=62) and pandemic (Jan2021-Oct2020: 55.6%; n=40), suggesting improvements in early diagnosis. Notable was an increase in the prevalence of HCC with etiology related to MASLD (p < 0.001), from 17.0% (n=18) in the pre-pandemic period (mag2019-feb2020) to 26.1%(n=18) during the pandemic (mar2020-dec2020), to 44.1%(n=30) in the jul2023-apr2024 period. Conclusions: The COVID-19 pandemic led to a decrease in new HCC diagnoses during the critical phases and influenced adherence to surveillance programs. Despite expectations of an increase in diagnoses in the post-pandemic period, data did not confirm this recovery. After the pandemic, increased adherence to biannual ultrasound surveillance promoted early diagnosis and an increase in BCLC stage 0/A HCC cases. These results highlight the importance of keeping regular surveillance programs active even in health emergencies and suggest the need for additional multicenter studies to explore the impact of the pandemic on HCC management.

Obiettivo: L'epatocarcinoma (HCC) è il più comune tumore maligno primario del fegato e rappresenta la terza causa di mortalità per cancro a livello globale. Tipicamente, l’HCC si sviluppa in pazienti con cirrosi epatica, associata a diverse cause, tra cui infezioni croniche da HCV e HBV, steatosi epatica e malattia epatica dismetabolica (MASLD). Diagnosi precoce e sorveglianza regolare sono fondamentali per migliorare il trattamento e la prognosi di HCC. In questo studio si vuole esaminare gli effetti a lungo termine della pandemia da COVID-19 sull’HCC, con attenzione all'impatto delle restrizioni pandemiche sulla frequenza delle nuove diagnosi, sugli stadi della malattia al momento della diagnosi, e sui cambiamenti nelle caratteristiche del tumore e nell'aderenza ai programmi di sorveglianza ecografica. Metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo con raccolta prospettica dei dati presso l'Unità di Gastroenterologia “Città della Salute e della Scienza di Torino-Molinette Hospital”, Torino, che ha coinvolto 252 pazienti con nuova diagnosi di HCC. Questi pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi in base al periodo di diagnosi: nov2021-ago2022, set2022-giu2023, lug2023-apr2024. Lo studio è stato integrato con uno precedente (“Effect of COVID-19 Pandemic on Hepatocellular Carcinoma Diagnosis: Results from a Tertiary Care Center in North-West Italy"), che ha analizzato 247 pazienti con nuova diagnosi di HCC in tre periodi: pre-pandemico (mag2019-feb2020), pandemico (mar2020-ott2020) e post-pandemico (nov2020-ott2021), presso lo stesso centro. In questo modo il campione totale ha coinvolto 499 pazienti con diagnosi tra il 1° maggio 2019 e il 30 aprile 2024. Risultati: È stato osservato un marcato calo delle nuove diagnosi di HCC durante i periodi critici della pandemia: mar2020-dic2020 (n=69; −35%) e gen2021-ott2021 (n=72; −32%), rispetto al periodo pre-pandemico mag2019-feb2020 (n=106). Contrariamente alle aspettative, non si è verificato un aumento sostanziale delle diagnosi nel periodo post-pandemico (set2022-giu2023: n=78; lug2023-apr2024: n=68), ad eccezione di un incremento temporaneo tra nov2021 e ago2022 (n=106). Nel periodo post-pandemico, è stato registrato un miglioramento significativo (p=0,016) nell’aderenza ai programmi di sorveglianza ecografica semestrale, principalmente nel periodo set2022-giu2023 (n=36;46,8%), rispetto al periodo gen2021-ott2021 (n=16, 22,2%), ed un aumento significativo(p=0,005) delle diagnosi in stadio BCLC 0/A nel periodo lug2023-apr2024 (83,3%; n=50) rispetto ai periodi pre-pandemico (mag2019-feb2020: 57,7%; n=62) e pandemico (gen2021-ott2020: 55,6%; n=40), suggerendo miglioramenti nella diagnosi precoce. Degno di nota è stato un aumento della prevalenza di HCC con eziologia correlata a MASLD (p <0,001), passando dal 17,0% (n=18) nel periodo pre-pandemico (mag2019-feb2020) al 26,1%(n=18) durante la pandemia (mar2020-dic2020), fino al 44,1%(n=30) nel periodo lug2023-apr2024. Conclusioni: La pandemia da COVID-19 ha determinato una diminuzione delle nuove diagnosi di HCC durante le fasi critiche e ha influenzato l'aderenza ai programmi di sorveglianza. Nonostante le aspettative di un aumento delle diagnosi nel periodo post-pandemico, i dati non hanno confermato questo recupero. Dopo la pandemia, l’aumento dell’aderenza alla sorveglianza semestrale ecografica ha favorito diagnosi precoci e un aumento dei casi di HCC in stadio BCLC 0/A. Questi risultati evidenziano l'importanza di mantenere attivi i programmi di sorveglianza regolari anche in situazioni di emergenza sanitaria e suggeriscono la necessità di ulteriori studi multicentrici per approfondire l'impatto della pandemia sulla gestione dell'HCC.

Effetto a lungo termine della pandemia da COVID-19 sulla diagnosi di epatocarcinoma

DE FRANCESCO, ANNA
2023/2024

Abstract

Obiettivo: L'epatocarcinoma (HCC) è il più comune tumore maligno primario del fegato e rappresenta la terza causa di mortalità per cancro a livello globale. Tipicamente, l’HCC si sviluppa in pazienti con cirrosi epatica, associata a diverse cause, tra cui infezioni croniche da HCV e HBV, steatosi epatica e malattia epatica dismetabolica (MASLD). Diagnosi precoce e sorveglianza regolare sono fondamentali per migliorare il trattamento e la prognosi di HCC. In questo studio si vuole esaminare gli effetti a lungo termine della pandemia da COVID-19 sull’HCC, con attenzione all'impatto delle restrizioni pandemiche sulla frequenza delle nuove diagnosi, sugli stadi della malattia al momento della diagnosi, e sui cambiamenti nelle caratteristiche del tumore e nell'aderenza ai programmi di sorveglianza ecografica. Metodi: È stato condotto uno studio retrospettivo con raccolta prospettica dei dati presso l'Unità di Gastroenterologia “Città della Salute e della Scienza di Torino-Molinette Hospital”, Torino, che ha coinvolto 252 pazienti con nuova diagnosi di HCC. Questi pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi in base al periodo di diagnosi: nov2021-ago2022, set2022-giu2023, lug2023-apr2024. Lo studio è stato integrato con uno precedente (“Effect of COVID-19 Pandemic on Hepatocellular Carcinoma Diagnosis: Results from a Tertiary Care Center in North-West Italy"), che ha analizzato 247 pazienti con nuova diagnosi di HCC in tre periodi: pre-pandemico (mag2019-feb2020), pandemico (mar2020-ott2020) e post-pandemico (nov2020-ott2021), presso lo stesso centro. In questo modo il campione totale ha coinvolto 499 pazienti con diagnosi tra il 1° maggio 2019 e il 30 aprile 2024. Risultati: È stato osservato un marcato calo delle nuove diagnosi di HCC durante i periodi critici della pandemia: mar2020-dic2020 (n=69; −35%) e gen2021-ott2021 (n=72; −32%), rispetto al periodo pre-pandemico mag2019-feb2020 (n=106). Contrariamente alle aspettative, non si è verificato un aumento sostanziale delle diagnosi nel periodo post-pandemico (set2022-giu2023: n=78; lug2023-apr2024: n=68), ad eccezione di un incremento temporaneo tra nov2021 e ago2022 (n=106). Nel periodo post-pandemico, è stato registrato un miglioramento significativo (p=0,016) nell’aderenza ai programmi di sorveglianza ecografica semestrale, principalmente nel periodo set2022-giu2023 (n=36;46,8%), rispetto al periodo gen2021-ott2021 (n=16, 22,2%), ed un aumento significativo(p=0,005) delle diagnosi in stadio BCLC 0/A nel periodo lug2023-apr2024 (83,3%; n=50) rispetto ai periodi pre-pandemico (mag2019-feb2020: 57,7%; n=62) e pandemico (gen2021-ott2020: 55,6%; n=40), suggerendo miglioramenti nella diagnosi precoce. Degno di nota è stato un aumento della prevalenza di HCC con eziologia correlata a MASLD (p <0,001), passando dal 17,0% (n=18) nel periodo pre-pandemico (mag2019-feb2020) al 26,1%(n=18) durante la pandemia (mar2020-dic2020), fino al 44,1%(n=30) nel periodo lug2023-apr2024. Conclusioni: La pandemia da COVID-19 ha determinato una diminuzione delle nuove diagnosi di HCC durante le fasi critiche e ha influenzato l'aderenza ai programmi di sorveglianza. Nonostante le aspettative di un aumento delle diagnosi nel periodo post-pandemico, i dati non hanno confermato questo recupero. Dopo la pandemia, l’aumento dell’aderenza alla sorveglianza semestrale ecografica ha favorito diagnosi precoci e un aumento dei casi di HCC in stadio BCLC 0/A. Questi risultati evidenziano l'importanza di mantenere attivi i programmi di sorveglianza regolari anche in situazioni di emergenza sanitaria e suggeriscono la necessità di ulteriori studi multicentrici per approfondire l'impatto della pandemia sulla gestione dell'HCC.
Long term effect of COVID-19 Pandemic on hepatocellular carcinoma diagnosis
Purpose: Hepatocellular carcinoma (HCC) is the most common primary malignant tumor of the liver and is the third cause of cancer mortality globally. Typically, HCC develops in patients with cirrhosis of the liver, associated with several causes, including chronic HCV and HBV infections, hepatic steatosis, and metabolic liver disease (MASLD). Early diagnosis and regular surveillance are crucial to improve the treatment and prognosis of HCC. This study examines the long-term effects of the COVID-19 pandemic on HCC, focusing on the impact of pandemic restrictions on the frequency of new diagnoses, stages of disease at diagnosis, and changes in tumor characteristics and adherence to ultrasound surveillance programs. Methods: A retrospective study with prospective data collection was conducted at the Gastroenterology Unit "City of Health and Science of Turin-Molinette Hospital," Turin, involving 252 patients with newly diagnosed HCC. These patients were divided into three groups according to the period of diagnosis: nov2021-aug2022, sep2022-jul2023, jul2023-apr2024. The study was supplemented with an earlier one ("Effect of COVID-19 Pandemic on Hepatocellular Carcinoma Diagnosis: Results from a Tertiary Care Center in North-West Italy"), which analyzed 247 patients with new diagnosis of HCC in three periods: pre-pandemic (mag2019-feb2020), pandemic (mar2020-oct2020), and post-pandemic (nov2020-oct2021), at the same center. In this way, the total sample included 499 patients diagnosed between May 1, 2019 and April 30, 2024 Results: A marked decline in new HCC diagnoses was observed during the critical pandemic periods: mar2020-dec2020 (n=69; -35%) and gen2021-oct2021 (n=72; -32%), compared with the pre-pandemic period mag2019-feb2020 (n=106). In contrast to expectations, there was no substantial increase in diagnoses in the post-pandemic period (Sep2022-Ju2023: n=78; Jul2023-Apr2024: n=68), except for a temporary increase between Nov2021 and Aug2022 (n=106). In the post-pandemic period, there was a significant (p=0.016) improvement in adherence to six-monthly ultrasound surveillance programs, mainly in the Sep2022-Ju2023 period (n=36;46.8%), compared with the Jan2021-Oct2021 period (n=16, 22.2%), and a significant(p=0.005) increase in BCLC stage 0/A diagnoses in the Jul2023-Apr2024 period (83.3%; n=50) compared with the pre-pandemic periods (May2019-Feb2020: 57.7%; n=62) and pandemic (Jan2021-Oct2020: 55.6%; n=40), suggesting improvements in early diagnosis. Notable was an increase in the prevalence of HCC with etiology related to MASLD (p < 0.001), from 17.0% (n=18) in the pre-pandemic period (mag2019-feb2020) to 26.1%(n=18) during the pandemic (mar2020-dec2020), to 44.1%(n=30) in the jul2023-apr2024 period. Conclusions: The COVID-19 pandemic led to a decrease in new HCC diagnoses during the critical phases and influenced adherence to surveillance programs. Despite expectations of an increase in diagnoses in the post-pandemic period, data did not confirm this recovery. After the pandemic, increased adherence to biannual ultrasound surveillance promoted early diagnosis and an increase in BCLC stage 0/A HCC cases. These results highlight the importance of keeping regular surveillance programs active even in health emergencies and suggest the need for additional multicenter studies to explore the impact of the pandemic on HCC management.
BUGIANESI, ELISABETTA
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