Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare la condizione di solitudine che accomuna gli uomini postmoderni e di legarla al concetto di omologazione sociale, visto come una possibile risposta a una realtà sempre più incerta e indecifrabile. Avendo a disposizione sempre meno carriere preconfezionate l’uomo è obbligato a compiere quotidianamente delle scelte e, spesso, è solo nel prendere decisioni. L’individuo, spaesato, si affida al mercato per avere delle spiegazioni. Finita l’era delle grandi narrazioni, che nel passato hanno tracciato delle strade da percorrere, l’uomo può fare affidamento solo su sé stesso nel gestire i successi e i fallimenti e nell’affrontare le scelte e le difficoltà della vita. Il primo capitolo della tesi è finalizzato all’analisi dei temi chiave della ricerca. In primo luogo verrà approfondito il concetto di “postmodernità”, mettendo in rilievo il pensiero di diversi autori. Successivamente si procederà a un’analisi delle nozioni di “identità” e di “solitudine”, per poi passare alla “teoria dell’individualizzazione” di Beck e alla “teoria dell’anomia” di Durkheim. Infine verranno brevemente introdotte due modalità di risposta all’incertezza del presente: l’isolamento e l’omologazione. Il secondo capitolo approfondisce gli aspetti patologici dei processi di costruzione dell’identità nella postmodernità. L’incertezza del presente, infatti, è spesso causa di patologie come depressione e ansia. Successivamente verrà esaminato il tema dell’individualismo in relazione alla globalizzazione, per poi indagare come la società postmoderna sia sempre più legata alla performance. Si tratta, infatti, di una società nella quale tutti devono dimostrare costantemente quanto valgono e ciò che sono capaci di realizzare. Il capitolo si concluderà con l’analisi di una delle possibili risposte al clima d’incertezza che caratterizza la postmodernità: l’omologazione sociale. L’incertezza e la solitudine portano gli individui ad adottare comportamenti omologanti. Il conformismo può riguardare diverse sfere della quotidianità, come il modo di vestire, di mangiare e di trascorrere il proprio tempo libero. Verranno in seguito sviscerati tre concetti sociologici: il “conformismo” di Merton, la “personalità eterodiretta” di Riesman e la “critica alla cultura di massa” di Adorno e della Scuola di Francoforte. Il terzo capitolo parte da un’analisi dei social media, strumenti che giocano un ruolo essenziale nella creazione di mode e standard seguiti da un numero sempre crescente di persone. La paura della solitudine e il senso di inadeguatezza che molti individui vivono quotidianamente portano a scegliere percorsi preconfezionati proposti dai media e da una nuova categoria di “esperti”: gli influencers. In un secondo momento verrà approfondita la concezione del corpo nella postmodernità, per poi passare all’analisi del rapporto che l’uomo contemporaneo ha instaurato con il cibo e, più nello specifico, con la dieta vegana. Nell’ultimo sottocapitolo verrà esposta una breve ricerca empirica che permetterà di approfondire le modalità con cui gli influencers trattano il tema del veganismo nei loro contenuti social. Verrà analizzato lo storytelling proposto da tre tipologie di persone influenti su Instagram: una dietologa vegana, un’attivista e cuoca vegana e dieci influencers non vegane che pubblicizzano prodotti vegani. L’obiettivo ultimo della tesi è mettere in rilievo come l’omologazione sociale possa nascere anche online.

Le implicazioni della postmodernità tra la solitudine dell'individuo e l'omologazione sociale

GARDOIS, GIULIA
2020/2021

Abstract

Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare la condizione di solitudine che accomuna gli uomini postmoderni e di legarla al concetto di omologazione sociale, visto come una possibile risposta a una realtà sempre più incerta e indecifrabile. Avendo a disposizione sempre meno carriere preconfezionate l’uomo è obbligato a compiere quotidianamente delle scelte e, spesso, è solo nel prendere decisioni. L’individuo, spaesato, si affida al mercato per avere delle spiegazioni. Finita l’era delle grandi narrazioni, che nel passato hanno tracciato delle strade da percorrere, l’uomo può fare affidamento solo su sé stesso nel gestire i successi e i fallimenti e nell’affrontare le scelte e le difficoltà della vita. Il primo capitolo della tesi è finalizzato all’analisi dei temi chiave della ricerca. In primo luogo verrà approfondito il concetto di “postmodernità”, mettendo in rilievo il pensiero di diversi autori. Successivamente si procederà a un’analisi delle nozioni di “identità” e di “solitudine”, per poi passare alla “teoria dell’individualizzazione” di Beck e alla “teoria dell’anomia” di Durkheim. Infine verranno brevemente introdotte due modalità di risposta all’incertezza del presente: l’isolamento e l’omologazione. Il secondo capitolo approfondisce gli aspetti patologici dei processi di costruzione dell’identità nella postmodernità. L’incertezza del presente, infatti, è spesso causa di patologie come depressione e ansia. Successivamente verrà esaminato il tema dell’individualismo in relazione alla globalizzazione, per poi indagare come la società postmoderna sia sempre più legata alla performance. Si tratta, infatti, di una società nella quale tutti devono dimostrare costantemente quanto valgono e ciò che sono capaci di realizzare. Il capitolo si concluderà con l’analisi di una delle possibili risposte al clima d’incertezza che caratterizza la postmodernità: l’omologazione sociale. L’incertezza e la solitudine portano gli individui ad adottare comportamenti omologanti. Il conformismo può riguardare diverse sfere della quotidianità, come il modo di vestire, di mangiare e di trascorrere il proprio tempo libero. Verranno in seguito sviscerati tre concetti sociologici: il “conformismo” di Merton, la “personalità eterodiretta” di Riesman e la “critica alla cultura di massa” di Adorno e della Scuola di Francoforte. Il terzo capitolo parte da un’analisi dei social media, strumenti che giocano un ruolo essenziale nella creazione di mode e standard seguiti da un numero sempre crescente di persone. La paura della solitudine e il senso di inadeguatezza che molti individui vivono quotidianamente portano a scegliere percorsi preconfezionati proposti dai media e da una nuova categoria di “esperti”: gli influencers. In un secondo momento verrà approfondita la concezione del corpo nella postmodernità, per poi passare all’analisi del rapporto che l’uomo contemporaneo ha instaurato con il cibo e, più nello specifico, con la dieta vegana. Nell’ultimo sottocapitolo verrà esposta una breve ricerca empirica che permetterà di approfondire le modalità con cui gli influencers trattano il tema del veganismo nei loro contenuti social. Verrà analizzato lo storytelling proposto da tre tipologie di persone influenti su Instagram: una dietologa vegana, un’attivista e cuoca vegana e dieci influencers non vegane che pubblicizzano prodotti vegani. L’obiettivo ultimo della tesi è mettere in rilievo come l’omologazione sociale possa nascere anche online.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
863124_tesigiuliagardois.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 756.94 kB
Formato Adobe PDF
756.94 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/34284