The thesis will mainly concern the field of Diversity Management aimed at enhancing cultural differences within the working environment. We will start from the definition of Diversity Management and what areas it concerns, a brief reference to the birth of the term in the United States and the social context at the basis of the term, up to the advent of the concept in Europe and Italy and to a sociological perspective of theme of individual diversity (visible and invisible differences, primary and secondary diversities) and the culture of diversity. Next we will mention the national and international regulatory context and the two levels of legal regulation: international and EU, the European Convention on Human Rights with reference to the Italian anti-discrimination policies that define the categories of migrants. The theme of the Diversity Charters will be dealt with with particular reference to the Italian Charter: which companies are adhering to, the practices promoted and the integration policies and how immigration acquires an economic value when immigrants choose to settle by looking at the different opportunities referring research by the Debenedetti foundation on the issue of immigration and access to welfare by foreigners. Secondly, who the migrants are and what leads them to emigrate (not just escape from oppression, but individual choices and social networks) will be defined, underlining the importance of intercultural management and its effects on various management levels. We will talk about an integrated approach to outline a multicultural organization with reference to the management of human resources with respect to migrants: training, recruitment, personnel selection, positive work environment and career development for immigrants, thus mentioning the companies awarded for the integration of refugees as inclusive companies (from Inalpi. to Lavazza) and the “Working for Refugee Integration” project. Subsequently we will discuss the political and ideological debate in Italy today, asking ourselves if we can currently consider Italian companies as promoters of integration into the company? A brief reference to the Carta di Roma association and the study by the ISMU and Union Chambers on the subject of corporate strategies and migration policies. This will highlight an aspect related to when companies are started by foreigners and their importance (which are the main sectors chosen by immigrant entrepreneurs, what drives them to drive entrepreneurship and what are the obstacles they can face along their path) . Like immigrant entrepreneurship, it is therefore modest but growing rapidly. A brief reference to the Dimicome project, carried out by the ISMU and FAMI foundation, which aims to promote the economic integration of migrants through the enhancement of their skills and, in conclusion, it will deal with inclusion policies as an element of growth favorable to companies and why this type of policy can represent an element of growth for companies. Diversification between companies that adopt innovation strategies (large multinationals and production companies) and companies that adopt defense strategies (medium-large companies in the manufacturing sector and large-scale distribution) and finally, as in Italy, the management and promotion of diversity is growing but not fully integrated with today's policies (brief case study: in Italy the editorial offices are still devoid of foreign journalists). ​

La tesi riguarderà principalmente l'ambito del Diversity Management volto a valorizzare le differenze culturali all'interno dell'ambiente lavorativo. Si partirà dalla definizione di Diversity Management e quali ambiti riguarda, breve accenno alle nascita del termine negli Stati Uniti e del contesto sociale alla base del termine, fino ad arrivare all’avvento del concetto in Europa e Italia e ad una prospettiva in ambito sociologico del tema delle diversità individuali (differenze visibili e non visibili, diversità primarie e secondarie) e della cultura della diversità. Successivamente si accennerà al contesto normativo nazionale ed internazionale e ai due livelli di regolazione giuridica: internazionale e UE, la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo con riferimento alle politiche antidiscriminatorie italiane che definiscono le categorie di migranti. Verrà trattato il tema delle Carte della diversità con particolare riferimento alla Carta italiana: quali sono le imprese aderenti, le pratiche promosse e le politiche integrative e come l’immigrazione acquisisca un valore economico quando gli immigrati scelgono di insediarsi guardando alle diverse opportunità facendo riferimento alla ricerca della fondazione Debenedetti sul tema dell’immigrazione e dell’accesso al welfare da parte degli stranieri. In secondo luogo si definirà chi sono i migranti e che cosa li porta ad emigrare (non solo fuga dall’oppressione, ma scelte individuali e reti sociali) sottolineando l'importanza del Management interculturale e dei i suoi effetti su vari livelli gestionali. Si parlerà di un approccio integrato per delineare un’organizzazione multiculturale con riferimento alla gestione delle risorse umane rispetto ai migranti: formazione, reclutamento, selezione del personale, ambiente di lavoro positivo e sviluppi di carriera per gli immigrati accennando così alle aziende premiate per l’inserimento dei rifugiati come aziende inclusive (da Inalpi.a Lavazza) e il progetto “Working for Refugee Integration”. Un breve riferimento all’associazione Carta di Roma e lo studio dell’ISMU e Union Camere sul tema di strategie aziendali e politiche migratorie. Si evidenzierà così un aspetto relativo a quando le aziende sono avviate da stranieri e la loro importanza (quali sono i maggiori settori scelti dagli imprenditori immigrati, cosa li porta alla spinta all’imprenditorialità e quali sono gli ostacoli che possono affrontare durante il loro percorso). Come l’imprenditoria immigrata risulta dunque modesta ma in rapida crescita. Un breve riferimento al progetto Dimicome, realizzato dalla fondazione ISMU e FAMI, che ha come obiettivo la promozione dell’integrazione economica dei migranti tramite la valorizzazione delle loro competenze e, in conclusione, si tratterà delle politiche di inclusione come elemento di crescita favorevole alle aziende e perché questa tipologia di politiche possa rappresentare un elemento di crescita per le aziende. Diversificazione tra imprese che adottano strategie di innovazione (grandi multinazionali e imprese di produzione) e imprese che adottano strategie di difesa (aziende medio-grandi del settore manifatturiero e della grande distribuzione) ed infine come in Italia la gestione e promozione della diversità sia in crescita ma non del tutto integrata con le policy odierne (breve caso studio: in Italia le redazioni sono ancora prive di giornalisti stranieri). ​

Diversity Management: valorizzare le differenze culturali nell'ambiente lavorativo ​

REMONDINO, FRANCESCA
2020/2021

Abstract

La tesi riguarderà principalmente l'ambito del Diversity Management volto a valorizzare le differenze culturali all'interno dell'ambiente lavorativo. Si partirà dalla definizione di Diversity Management e quali ambiti riguarda, breve accenno alle nascita del termine negli Stati Uniti e del contesto sociale alla base del termine, fino ad arrivare all’avvento del concetto in Europa e Italia e ad una prospettiva in ambito sociologico del tema delle diversità individuali (differenze visibili e non visibili, diversità primarie e secondarie) e della cultura della diversità. Successivamente si accennerà al contesto normativo nazionale ed internazionale e ai due livelli di regolazione giuridica: internazionale e UE, la Convenzione Europea dei diritti dell’uomo con riferimento alle politiche antidiscriminatorie italiane che definiscono le categorie di migranti. Verrà trattato il tema delle Carte della diversità con particolare riferimento alla Carta italiana: quali sono le imprese aderenti, le pratiche promosse e le politiche integrative e come l’immigrazione acquisisca un valore economico quando gli immigrati scelgono di insediarsi guardando alle diverse opportunità facendo riferimento alla ricerca della fondazione Debenedetti sul tema dell’immigrazione e dell’accesso al welfare da parte degli stranieri. In secondo luogo si definirà chi sono i migranti e che cosa li porta ad emigrare (non solo fuga dall’oppressione, ma scelte individuali e reti sociali) sottolineando l'importanza del Management interculturale e dei i suoi effetti su vari livelli gestionali. Si parlerà di un approccio integrato per delineare un’organizzazione multiculturale con riferimento alla gestione delle risorse umane rispetto ai migranti: formazione, reclutamento, selezione del personale, ambiente di lavoro positivo e sviluppi di carriera per gli immigrati accennando così alle aziende premiate per l’inserimento dei rifugiati come aziende inclusive (da Inalpi.a Lavazza) e il progetto “Working for Refugee Integration”. Un breve riferimento all’associazione Carta di Roma e lo studio dell’ISMU e Union Camere sul tema di strategie aziendali e politiche migratorie. Si evidenzierà così un aspetto relativo a quando le aziende sono avviate da stranieri e la loro importanza (quali sono i maggiori settori scelti dagli imprenditori immigrati, cosa li porta alla spinta all’imprenditorialità e quali sono gli ostacoli che possono affrontare durante il loro percorso). Come l’imprenditoria immigrata risulta dunque modesta ma in rapida crescita. Un breve riferimento al progetto Dimicome, realizzato dalla fondazione ISMU e FAMI, che ha come obiettivo la promozione dell’integrazione economica dei migranti tramite la valorizzazione delle loro competenze e, in conclusione, si tratterà delle politiche di inclusione come elemento di crescita favorevole alle aziende e perché questa tipologia di politiche possa rappresentare un elemento di crescita per le aziende. Diversificazione tra imprese che adottano strategie di innovazione (grandi multinazionali e imprese di produzione) e imprese che adottano strategie di difesa (aziende medio-grandi del settore manifatturiero e della grande distribuzione) ed infine come in Italia la gestione e promozione della diversità sia in crescita ma non del tutto integrata con le policy odierne (breve caso studio: in Italia le redazioni sono ancora prive di giornalisti stranieri). ​
ITA
The thesis will mainly concern the field of Diversity Management aimed at enhancing cultural differences within the working environment. We will start from the definition of Diversity Management and what areas it concerns, a brief reference to the birth of the term in the United States and the social context at the basis of the term, up to the advent of the concept in Europe and Italy and to a sociological perspective of theme of individual diversity (visible and invisible differences, primary and secondary diversities) and the culture of diversity. Next we will mention the national and international regulatory context and the two levels of legal regulation: international and EU, the European Convention on Human Rights with reference to the Italian anti-discrimination policies that define the categories of migrants. The theme of the Diversity Charters will be dealt with with particular reference to the Italian Charter: which companies are adhering to, the practices promoted and the integration policies and how immigration acquires an economic value when immigrants choose to settle by looking at the different opportunities referring research by the Debenedetti foundation on the issue of immigration and access to welfare by foreigners. Secondly, who the migrants are and what leads them to emigrate (not just escape from oppression, but individual choices and social networks) will be defined, underlining the importance of intercultural management and its effects on various management levels. We will talk about an integrated approach to outline a multicultural organization with reference to the management of human resources with respect to migrants: training, recruitment, personnel selection, positive work environment and career development for immigrants, thus mentioning the companies awarded for the integration of refugees as inclusive companies (from Inalpi. to Lavazza) and the “Working for Refugee Integration” project. Subsequently we will discuss the political and ideological debate in Italy today, asking ourselves if we can currently consider Italian companies as promoters of integration into the company? A brief reference to the Carta di Roma association and the study by the ISMU and Union Chambers on the subject of corporate strategies and migration policies. This will highlight an aspect related to when companies are started by foreigners and their importance (which are the main sectors chosen by immigrant entrepreneurs, what drives them to drive entrepreneurship and what are the obstacles they can face along their path) . Like immigrant entrepreneurship, it is therefore modest but growing rapidly. A brief reference to the Dimicome project, carried out by the ISMU and FAMI foundation, which aims to promote the economic integration of migrants through the enhancement of their skills and, in conclusion, it will deal with inclusion policies as an element of growth favorable to companies and why this type of policy can represent an element of growth for companies. Diversification between companies that adopt innovation strategies (large multinationals and production companies) and companies that adopt defense strategies (medium-large companies in the manufacturing sector and large-scale distribution) and finally, as in Italy, the management and promotion of diversity is growing but not fully integrated with today's policies (brief case study: in Italy the editorial offices are still devoid of foreign journalists). ​
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