Irene Poggiolini 901508 Supervisors: Prof. E. Bugianesi, Dr. A. Armandi “Echocardiography-based markers of pre-clinical heart dysfunction in subjects with metabolic dysfunction-associated steatotic liver disease: results from a prospective study” Background: MASLD has been linked to an increase in cardiovascular risk: common pathogenetic mechanisms, such as inflammation and insulin resistance, together with the increase in pericardial adipose tissue can lead to cardiac fibrosis and, consequently, to heart failure with preserved ejection fraction. Aim: The objective of the study was to evaluate diastolic and systolic function and pericardial fat in MASLD individuals with preserved ejection fraction and no history of cardiovascular disease (CVD), in order to assess potential early pre-clinical markers of myocardial dysfunction in this population. Methods: We prospectively enrolled patients with ultrasound diagnosed MASLD. All patients with a history of CVD were excluded. After enrolment, patients underwent full clinical and biochemical evaluation, and a vibration-controlled transient elastography (VCTE) to determine liver stiffness measurement (LSM); the Controlled Attenuation Parameter (CAP) was measured to quantify liver fat content. The FIB-4 score was calculated for all patients as a non-invasive marker of liver fibrosis. A screening echocardiography was also performed within three months of the VCTE, including speckle tracking analysis to measure myocardial fibre deformation (strain), and to assess pericardial adipose tissue. Significant liver fibrosis (SLF) was defined as a FIB-4 score > 1.3 or LSM > 7 kPa; severe liver steatosis was defined by CAP > 300 dB/m. Diastolic dysfunction was defined as mitral E/e’ ratio ≥ 9, while systolic dysfunction was defined by left ventricular global longitudinal strain (GLS) > -18%. Results: A total of 94 patients were included in the study. Median age was 53.0 years [44.5-62.5], 43.6% were male. The main comorbidities were Type 2 Diabetes Mellitus (T2DM), arterial hypertension and dyslipidaemia, with a frequency of 20.2%, 45.7% and 55.3% respectively. The median Body Mass Index was 29.7 kg/m2 [25.9-32.8], and 41.5% of individuals were obese. SLF was detected in 19.1% by FIB-4; severe steatosis was present in 52.1% of cases. FIB-4 values were significantly higher in patients with diastolic (p = 0.008) and systolic (p = 0.006) dysfunction. Patients with a FIB-4 score > 1.3 presented with impaired left and right atrial compliance (lower absolute atrial strain values) compared to individuals with a normal FIB-4, especially regarding the reservoir and conduit phases of the cardiac cycle, with p values of 0.027 e 0.020 for left atrial reservoir and conduit strain, and p values of 0.011 and 0.020 for right atrial strains. Patients with CAP > 300dB/m had increased epicardial (p = 0.020) and pericardial (p=0.047) fat tissue thickness. In a multiple stepwise logistic regression analysis, an independent association was found between diastolic dysfunction and SLF by FIB-4 (OR 6.2; 95% CI 1.5-25.1; p=0.011), and with T2DM (OR 5.2; 95% CI 1.4-20.0; p=0.015). T2DM, but not SLF, was independently associated with systolic dysfunction (OR 4.6; 95% CI 1.3-16.8; p=0.021). Conclusion: MASLD patients with indirect signs of SLF without known CVD have echocardiography-based pre-clinical markers of cardiac dysfunction. Increased FIB-4 values are independently associated with diastolic dysfunction independently of major risk factors for CVD.
Irene Poggiolini 901508 Relatrice: Prof.ssa E. Bugianesi Correlatore: Dott. A. Armandi “Marcatori ecocardiografici di disfunzione cardiaca preclinica in individui con steatosi epatica su base dismetabolica: risultati di uno studio prospettico” Background: La MASLD è stata associata ad un aumentato rischio cardiovascolare: meccanismi patogenetici comuni, come l’infiammazione e l’insulino-resistenza, unitamente all’aumento del tessuto adiposo pericardico, possono condurre all’insorgenza di fibrosi e, quindi, a scompenso cardiaco a frazione d’eiezione (FE) preservata. Obiettivi: L’obiettivo dello studio era di valutare la funzione diastolica e sistolica ed il grasso pericardico in individui con MASLD e FE preservata, in assenza di malattia cardiovascolare (CVD) nota, per evidenziare eventuali marcatori precoci di disfunzione miocardica. Metodi: Sono stati arruolati prospetticamente pazienti con diagnosi ecografica di MASLD. Individui con anamnesi positiva per CVD sono stati esclusi. Dopo l’arruolamento, i pazienti venivano sottoposti ad esami ematochimici e a valutazione non invasiva della fibrosi epatica tramite elastografia transiente controllata da vibrazioni (VCTE) per calcolare la durezza (stiffness) epatica (LSM); la quantificazione del grasso epatico è avvenuta tramite misurazione del Controlled Attenuation Parameter (CAP). Lo score FIB-4 è stato calcolato come indice non invasivo di fibrosi epatica. Entro tre mesi dalla VCTE, è stata effettuata un’ecocardiografia di screening; l’esame includeva l’analisi speckle tracking per la misura della deformazione miocardica (strain), e per la valutazione della quantità di tessuto adiposo pericardico. La fibrosi epatica significativa (SLF) è stata definita come un valore FIB-4 > 1.3 o LSM > 7 kPa; la steatosi severa da un CAP > 300 dB/m; la disfunzione diastolica come rapporto E/e’ ≥ 9, mentre quella sistolica da uno strain longitudinale globale del ventricolo sinistro (GLS) > -18%. Risultati: Lo studio ha incluso 94 pazienti. La mediana dell’età era di 53 anni [44.5-62.5], il 43.6% era di sesso maschile. Le principali comorbidità erano: diabete mellito tipo 2 (T2DM) (20.2%), ipertensione arteriosa (45.7%) e dislipidemia (55.3%). L’indice di massa corporea mediano era 29.7 kg/m2 [25.9-32.8] e il 41.5% degli individui era obeso. La SLF è stata individuata nel 19.1% dei soggetti attraverso il FIB-4; la steatosi severa era presente nel 52.1% dei casi. I valori di FIB-4 erano più alti in pazienti con disfunzione cardiaca diastolica (p=0.008) e sistolica (p=0.006). I pazienti con FIB-4>1.3 avevano una ridotta compliance dell’atrio sinistro e destro (valori assoluti inferiori di strain atriali) rispetto ai pazienti con FIB-4 di norma, soprattutto nelle fasi reservoir e conduit del ciclo cardiaco, con valori p di 0.027 e 0.020 per lo strain atriale sinistro reservoir e conduit, e p di 0.011 e 0.020 per gli strain atriali destri. I pazienti con CAP>300dB/m presentavano spessori aumentati del tessuto adiposo epicardico (p=0.020) e pericardico (p=0.047). All’analisi di regressione logistica multivariata, un’associazione indipendente con la disfunzione diastolica è stata rilevata per la SLF tramite FIB-4 (OR 6.2; 95% CI 1.5-25.1; p=0.011) ed il T2DM (OR 5.2; 95% CI 1.4-20.0; p=0.015). Il T2DM, ma non la SLF, ha mostrato un’associazione indipendente con la disfunzione sistolica (OR 4.6; 95% CI 1.3-16.8; p=0.021). Conclusioni: I pazienti MASLD con segni indiretti di fibrosi significativa e senza storia di CVD presentano segni ecocardiografici di disfunzione cardiaca preclinica. L’incremento del FIB-4 si associa a disfunzione diastolica indipendentemente dai maggiori fattori di rischio cardiovascolari.
Marcatori ecocardiografici di disfunzione cardiaca preclinica in individui con steatosi epatica su base dismetabolica: risultati di uno studio prospettico
POGGIOLINI, IRENE
2023/2024
Abstract
Irene Poggiolini 901508 Relatrice: Prof.ssa E. Bugianesi Correlatore: Dott. A. Armandi “Marcatori ecocardiografici di disfunzione cardiaca preclinica in individui con steatosi epatica su base dismetabolica: risultati di uno studio prospettico” Background: La MASLD è stata associata ad un aumentato rischio cardiovascolare: meccanismi patogenetici comuni, come l’infiammazione e l’insulino-resistenza, unitamente all’aumento del tessuto adiposo pericardico, possono condurre all’insorgenza di fibrosi e, quindi, a scompenso cardiaco a frazione d’eiezione (FE) preservata. Obiettivi: L’obiettivo dello studio era di valutare la funzione diastolica e sistolica ed il grasso pericardico in individui con MASLD e FE preservata, in assenza di malattia cardiovascolare (CVD) nota, per evidenziare eventuali marcatori precoci di disfunzione miocardica. Metodi: Sono stati arruolati prospetticamente pazienti con diagnosi ecografica di MASLD. Individui con anamnesi positiva per CVD sono stati esclusi. Dopo l’arruolamento, i pazienti venivano sottoposti ad esami ematochimici e a valutazione non invasiva della fibrosi epatica tramite elastografia transiente controllata da vibrazioni (VCTE) per calcolare la durezza (stiffness) epatica (LSM); la quantificazione del grasso epatico è avvenuta tramite misurazione del Controlled Attenuation Parameter (CAP). Lo score FIB-4 è stato calcolato come indice non invasivo di fibrosi epatica. Entro tre mesi dalla VCTE, è stata effettuata un’ecocardiografia di screening; l’esame includeva l’analisi speckle tracking per la misura della deformazione miocardica (strain), e per la valutazione della quantità di tessuto adiposo pericardico. La fibrosi epatica significativa (SLF) è stata definita come un valore FIB-4 > 1.3 o LSM > 7 kPa; la steatosi severa da un CAP > 300 dB/m; la disfunzione diastolica come rapporto E/e’ ≥ 9, mentre quella sistolica da uno strain longitudinale globale del ventricolo sinistro (GLS) > -18%. Risultati: Lo studio ha incluso 94 pazienti. La mediana dell’età era di 53 anni [44.5-62.5], il 43.6% era di sesso maschile. Le principali comorbidità erano: diabete mellito tipo 2 (T2DM) (20.2%), ipertensione arteriosa (45.7%) e dislipidemia (55.3%). L’indice di massa corporea mediano era 29.7 kg/m2 [25.9-32.8] e il 41.5% degli individui era obeso. La SLF è stata individuata nel 19.1% dei soggetti attraverso il FIB-4; la steatosi severa era presente nel 52.1% dei casi. I valori di FIB-4 erano più alti in pazienti con disfunzione cardiaca diastolica (p=0.008) e sistolica (p=0.006). I pazienti con FIB-4>1.3 avevano una ridotta compliance dell’atrio sinistro e destro (valori assoluti inferiori di strain atriali) rispetto ai pazienti con FIB-4 di norma, soprattutto nelle fasi reservoir e conduit del ciclo cardiaco, con valori p di 0.027 e 0.020 per lo strain atriale sinistro reservoir e conduit, e p di 0.011 e 0.020 per gli strain atriali destri. I pazienti con CAP>300dB/m presentavano spessori aumentati del tessuto adiposo epicardico (p=0.020) e pericardico (p=0.047). All’analisi di regressione logistica multivariata, un’associazione indipendente con la disfunzione diastolica è stata rilevata per la SLF tramite FIB-4 (OR 6.2; 95% CI 1.5-25.1; p=0.011) ed il T2DM (OR 5.2; 95% CI 1.4-20.0; p=0.015). Il T2DM, ma non la SLF, ha mostrato un’associazione indipendente con la disfunzione sistolica (OR 4.6; 95% CI 1.3-16.8; p=0.021). Conclusioni: I pazienti MASLD con segni indiretti di fibrosi significativa e senza storia di CVD presentano segni ecocardiografici di disfunzione cardiaca preclinica. L’incremento del FIB-4 si associa a disfunzione diastolica indipendentemente dai maggiori fattori di rischio cardiovascolari.File | Dimensione | Formato | |
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