L’architettura ostile si è inserita come nuova tecnica di riqualificazione urbana nella quotidianità delle città italiane e mondiali. La sua principale funzione è allontanare alcune fasce target della popolazione dal centro della città, dove si concentra l’attività economica e vitale. Per analizzare il fenomeno è fondamentale conoscerlo tramite esempi e casi reali, anche per capire come ha reagito la popolazione in merito. Sono presentati due studi empirici il cui scopo è mostrare quanto l’architettura difensiva possa essere pervasiva e radicata sul territorio, anche grazie alla tecnica dell’analisi spaziale. Questa pervasività è visibile sia a livello fisico tramite le installazioni ostili, sia a livello mentale e cognitivo. Viene successivamente affrontato il fenomeno in relazione all’empatia, nei casi in cui questa sia assente o presente con i rispettivi esempi. Infine è presentato il rischio che deriva dall’abuso dell’architettura ostile come tecnica di riqualificazione, cioè una nuova città neoliberale estremista e non aperta all’intera popolazione.
Analisi dell'architettura ostile: i nuovi metodi della riqualificazione urbana
SCRIMA, ALESSIA
2020/2021
Abstract
L’architettura ostile si è inserita come nuova tecnica di riqualificazione urbana nella quotidianità delle città italiane e mondiali. La sua principale funzione è allontanare alcune fasce target della popolazione dal centro della città, dove si concentra l’attività economica e vitale. Per analizzare il fenomeno è fondamentale conoscerlo tramite esempi e casi reali, anche per capire come ha reagito la popolazione in merito. Sono presentati due studi empirici il cui scopo è mostrare quanto l’architettura difensiva possa essere pervasiva e radicata sul territorio, anche grazie alla tecnica dell’analisi spaziale. Questa pervasività è visibile sia a livello fisico tramite le installazioni ostili, sia a livello mentale e cognitivo. Viene successivamente affrontato il fenomeno in relazione all’empatia, nei casi in cui questa sia assente o presente con i rispettivi esempi. Infine è presentato il rischio che deriva dall’abuso dell’architettura ostile come tecnica di riqualificazione, cioè una nuova città neoliberale estremista e non aperta all’intera popolazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34159