La cartolarizzazione o securitisation è una tecnica finanziaria che consente di trasformare un insieme di attività illiquide e indivisibili in titoli negoziabili, denominati Asset Backed Securities (ABS). Si tratta di una cessione a titolo oneroso di un pool di crediti da parte di un soggetto cedente (originator) ad un soggetto cessionario, costituito ad hoc (Special Purpose Vehicle - SPV), il quale procede all’emissione dei titoli. I flussi di cassa generati dalle attività cedute sono destinati a rimborsare gli investitori, i quali avranno come garanzia esclusiva l’attivo di bilancio della società veicolo. La cartolarizzazione consente di perseguire alcuni benefici significativi tra cui il miglioramento della situazione patrimoniale e finanziaria dell’originator che a fronte della rimozione di partite immobilizzate e spesso sofferenti dai propri bilanci, riceve in compenso poste monetarie liquide e risk-free, derivanti dall’incasso del prezzo di vendita delle attività cedute. Gli ABS espongono i sottoscrittori sia a rischi tipici di ogni investimento in bond, sia a rischi specifici del meccanismo di cartolarizzazione. Per mitigare tali rischi e agevolare il classamento dei titoli, si costituisce un insieme articolato di garanzie, il cui insieme prende il nome di credit enhancement. La strutturazione di tale sistema di copertura è formulata dall’arranger su orientamento dell’agenzia di rating e in funzione del rating desiderato. Nella realtà odierna, la cartolarizzazione assume rilevanza nella cessione di assets non-performing, ovvero crediti problematici, la cui riscossione è incerta sia in termini di somme dovute e sia di scadenza. Le determinanti di questa tendenza sono da attribuirsi alla crisi dei mutui subprime (2007-2009), seguita dalla crisi del debito sovrano in Europa (2010-2011) e dalla crisi epidemiologica in corso, le quali hanno sensibilmente pregiudicato la solvibilità di famiglie e imprese, contribuendo ad accrescere il tasso di deterioramento degli attivi patrimoniali del sistema bancario europeo. In Italia, il fenomeno è stato amplificato dai problemi strutturali tipici del nostro paese, tra cui in primis la lentezza della giustizia civile. Di fatto, il picco massimo di crediti deteriorati in Italia si è registrato nel 2015 con 342 miliardi di euro di NPL e un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale impieghi lordi del 17%. Le criticità del contesto nazionale, connesse ai requisiti stringenti imposti dalla normativa europea in tema di vigilanza bancaria, hanno sollecitato le banche ad intraprendere significativi piani di deleveraging, implementando diverse strategie di gestione del credito deteriorato, tra cui la cartolarizzazione. Nel contesto nazionale, il ricorso alla cartolarizzazione di NPL è agevolato dalla non presenza di una bad bank di sistema nonché dal tempo necessario per il recupero dei crediti e dalla presenza di alcune agevolazioni statali. Tra queste ultime ha assunto un discreto successo la Garanzia sulle Cartolarizzazioni delle Sofferenze (GACS), la quale consente alle banche e agli intermediari finanziari di ricorrere ad una garanzia statale per agevolare lo smobilizzo di crediti in sofferenza e ottenere vantaggi in termini di costo di finanziamento. Nell’ambito delle nuove tecniche di gestione dei crediti deteriorati, il Gruppo Prelios ha lanciato nel 2018 “BlinkS”, il primo marketplace digitale per il trading di crediti deteriorati.

Cartolarizzazione e gestione dei crediti deteriorati

PROVERI, EDOARDO
2020/2021

Abstract

La cartolarizzazione o securitisation è una tecnica finanziaria che consente di trasformare un insieme di attività illiquide e indivisibili in titoli negoziabili, denominati Asset Backed Securities (ABS). Si tratta di una cessione a titolo oneroso di un pool di crediti da parte di un soggetto cedente (originator) ad un soggetto cessionario, costituito ad hoc (Special Purpose Vehicle - SPV), il quale procede all’emissione dei titoli. I flussi di cassa generati dalle attività cedute sono destinati a rimborsare gli investitori, i quali avranno come garanzia esclusiva l’attivo di bilancio della società veicolo. La cartolarizzazione consente di perseguire alcuni benefici significativi tra cui il miglioramento della situazione patrimoniale e finanziaria dell’originator che a fronte della rimozione di partite immobilizzate e spesso sofferenti dai propri bilanci, riceve in compenso poste monetarie liquide e risk-free, derivanti dall’incasso del prezzo di vendita delle attività cedute. Gli ABS espongono i sottoscrittori sia a rischi tipici di ogni investimento in bond, sia a rischi specifici del meccanismo di cartolarizzazione. Per mitigare tali rischi e agevolare il classamento dei titoli, si costituisce un insieme articolato di garanzie, il cui insieme prende il nome di credit enhancement. La strutturazione di tale sistema di copertura è formulata dall’arranger su orientamento dell’agenzia di rating e in funzione del rating desiderato. Nella realtà odierna, la cartolarizzazione assume rilevanza nella cessione di assets non-performing, ovvero crediti problematici, la cui riscossione è incerta sia in termini di somme dovute e sia di scadenza. Le determinanti di questa tendenza sono da attribuirsi alla crisi dei mutui subprime (2007-2009), seguita dalla crisi del debito sovrano in Europa (2010-2011) e dalla crisi epidemiologica in corso, le quali hanno sensibilmente pregiudicato la solvibilità di famiglie e imprese, contribuendo ad accrescere il tasso di deterioramento degli attivi patrimoniali del sistema bancario europeo. In Italia, il fenomeno è stato amplificato dai problemi strutturali tipici del nostro paese, tra cui in primis la lentezza della giustizia civile. Di fatto, il picco massimo di crediti deteriorati in Italia si è registrato nel 2015 con 342 miliardi di euro di NPL e un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale impieghi lordi del 17%. Le criticità del contesto nazionale, connesse ai requisiti stringenti imposti dalla normativa europea in tema di vigilanza bancaria, hanno sollecitato le banche ad intraprendere significativi piani di deleveraging, implementando diverse strategie di gestione del credito deteriorato, tra cui la cartolarizzazione. Nel contesto nazionale, il ricorso alla cartolarizzazione di NPL è agevolato dalla non presenza di una bad bank di sistema nonché dal tempo necessario per il recupero dei crediti e dalla presenza di alcune agevolazioni statali. Tra queste ultime ha assunto un discreto successo la Garanzia sulle Cartolarizzazioni delle Sofferenze (GACS), la quale consente alle banche e agli intermediari finanziari di ricorrere ad una garanzia statale per agevolare lo smobilizzo di crediti in sofferenza e ottenere vantaggi in termini di costo di finanziamento. Nell’ambito delle nuove tecniche di gestione dei crediti deteriorati, il Gruppo Prelios ha lanciato nel 2018 “BlinkS”, il primo marketplace digitale per il trading di crediti deteriorati.
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