L'elaborato intende esaminare il fenomeno della sottorappresentazione della comunità transgender nei prodotti audiovisivi mainstream statunitensi e anglosassoni, evidenziando come le persone appartenenti a questa minoranza sociale non abbiano spazio sugli schermi, e che anche nei casi in cui questo spazio venga loro concesso, la narrazione delle loro storie tende a essere stereotipica e stigmatizzante. Nella prima parte della tesi si analizzeranno cinema e televisione come strumenti riproduttori della realtà, che nel momento in cui omettono sistematicamente di raccontare le storie di una certa fascia della popolazione diventano parziali e discriminatori, incapaci di contenere la complessità delle identità umane. Nella seconda parte verrà sottolineato come tale fenomeno abbia ricadute sul piano psicosociale sia delle persone appartenenti alla comunità trans*, in termini di autostima e percezione di supporto sociale, sia sul resto della popolazione, che viene indotta a guardare a tale minoranza con una lente discriminatoria ed escludente. Infine sarà operata un'accurata disamina dei principali tropi narrativi adoperati per la creazione dei personaggi transgender e di genere non binario, i quali nel corso della storia della rappresentazione delle persone trans* nei prodotti audiovisivi hanno contribuito a rinforzare determinati stereotipi e ad appiattire le persone appartenenti alla comunità su un'unica storia, omologata per tutte.
Stereotipi e rappresentazione audiovisiva: conseguenze psicosociali di una narrazione stigmatizzante della popolazione transgender
GAGLIANO, TIZIANA
2020/2021
Abstract
L'elaborato intende esaminare il fenomeno della sottorappresentazione della comunità transgender nei prodotti audiovisivi mainstream statunitensi e anglosassoni, evidenziando come le persone appartenenti a questa minoranza sociale non abbiano spazio sugli schermi, e che anche nei casi in cui questo spazio venga loro concesso, la narrazione delle loro storie tende a essere stereotipica e stigmatizzante. Nella prima parte della tesi si analizzeranno cinema e televisione come strumenti riproduttori della realtà, che nel momento in cui omettono sistematicamente di raccontare le storie di una certa fascia della popolazione diventano parziali e discriminatori, incapaci di contenere la complessità delle identità umane. Nella seconda parte verrà sottolineato come tale fenomeno abbia ricadute sul piano psicosociale sia delle persone appartenenti alla comunità trans*, in termini di autostima e percezione di supporto sociale, sia sul resto della popolazione, che viene indotta a guardare a tale minoranza con una lente discriminatoria ed escludente. Infine sarà operata un'accurata disamina dei principali tropi narrativi adoperati per la creazione dei personaggi transgender e di genere non binario, i quali nel corso della storia della rappresentazione delle persone trans* nei prodotti audiovisivi hanno contribuito a rinforzare determinati stereotipi e ad appiattire le persone appartenenti alla comunità su un'unica storia, omologata per tutte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34060