Questo lavoro di tesi si è posto come principale obbiettivo quello di analizzare il commercio internazionale dei paesi in via di sviluppo e per farlo si sono utilizzati principalmente gli anni precedenti al dilamento del Covid-19, per poi osservare brevemente i cambiamenti nelle politiche commerciali avvenuti con la pandemia. il concetto di “paesi in via di sviluppo” come gruppo sta assumendo sempre più una maggiore rilevanza a livello internazionale. Negli ultimi anni questi paesi hanno liberalizzato sempre più i loro mercati e ridotto notevolmente le proprie barriere commerciali. Essi allo stesso tempo però individuano nel protezionismo una misura efficace per difendere le loro fragili industrie nazionali e parallelamente contrastare il crescente grado di competizione esistente tra i vari paesi. Si utilizzano tre tipi di barriere al commercio: le barriere tariffarie, le barriere non tariffarie (NTMs) e le barriere para-tariffarie e osserveremo come si distribuiscono nelle diverse aree del mondo. I requisiti di contenuto locale sono regolamentazioni interne classificabili come misure non tariffarie, che favoriscono la produzione nazionale e richiedono che almeno una frazione produttiva di un certo bene sia realizzata localmente. I paesi in via di sviluppo ormai sono determinanti nelle dinamiche economiche mondiali e sono sempre più influenti nelle negoziazioni multilaterali, tanto del WTO, tanto che portano al fallimento del Doha round. A causa delle difficoltà riscontrate nel raggiungimento di accordi multilaterali, c’è stato nell’ultimo decennio una proliferazione di nuovi accordi commerciali più selettivi, con un ristretto numero di partner, come accordi di libero scambio, accordi commerciali preferenziali e deep trade agreements. L’integrazione economica regionale è una tendenza rilevante nell’economia globale negli ultimi anni e i paesi in via di sviluppo si raggruppano in blocchi regionali per conseguire dei vantaggi sia economici che commerciali. Tra questi possiamo citare il MERCOSUR, l’ASEAN, il NAFTA, l’APEC e il patto Andino e molti altri sono ancora in fase di negoziazione. Osserveremo quanto questi accordi influiscono nell’economia mondiale e come si collocano nel contesto internazionale. In conclusione, tratteremo le ripercussioni create dalla crisi globale di Covid-19 e in particolare analizzeremo in primo luogo gli effetti che l’economia cinese ha avuto nel resto del mondo e successivamente i cambiamenti avvenuti nelle scelte di politica commerciale nei paesi in via di sviluppo, soprattutto l’aumento delle barriere non tariffarie.

Politiche commerciali internazionali nei paesi in via di sviluppo

BUSETTO, SARA
2020/2021

Abstract

Questo lavoro di tesi si è posto come principale obbiettivo quello di analizzare il commercio internazionale dei paesi in via di sviluppo e per farlo si sono utilizzati principalmente gli anni precedenti al dilamento del Covid-19, per poi osservare brevemente i cambiamenti nelle politiche commerciali avvenuti con la pandemia. il concetto di “paesi in via di sviluppo” come gruppo sta assumendo sempre più una maggiore rilevanza a livello internazionale. Negli ultimi anni questi paesi hanno liberalizzato sempre più i loro mercati e ridotto notevolmente le proprie barriere commerciali. Essi allo stesso tempo però individuano nel protezionismo una misura efficace per difendere le loro fragili industrie nazionali e parallelamente contrastare il crescente grado di competizione esistente tra i vari paesi. Si utilizzano tre tipi di barriere al commercio: le barriere tariffarie, le barriere non tariffarie (NTMs) e le barriere para-tariffarie e osserveremo come si distribuiscono nelle diverse aree del mondo. I requisiti di contenuto locale sono regolamentazioni interne classificabili come misure non tariffarie, che favoriscono la produzione nazionale e richiedono che almeno una frazione produttiva di un certo bene sia realizzata localmente. I paesi in via di sviluppo ormai sono determinanti nelle dinamiche economiche mondiali e sono sempre più influenti nelle negoziazioni multilaterali, tanto del WTO, tanto che portano al fallimento del Doha round. A causa delle difficoltà riscontrate nel raggiungimento di accordi multilaterali, c’è stato nell’ultimo decennio una proliferazione di nuovi accordi commerciali più selettivi, con un ristretto numero di partner, come accordi di libero scambio, accordi commerciali preferenziali e deep trade agreements. L’integrazione economica regionale è una tendenza rilevante nell’economia globale negli ultimi anni e i paesi in via di sviluppo si raggruppano in blocchi regionali per conseguire dei vantaggi sia economici che commerciali. Tra questi possiamo citare il MERCOSUR, l’ASEAN, il NAFTA, l’APEC e il patto Andino e molti altri sono ancora in fase di negoziazione. Osserveremo quanto questi accordi influiscono nell’economia mondiale e come si collocano nel contesto internazionale. In conclusione, tratteremo le ripercussioni create dalla crisi globale di Covid-19 e in particolare analizzeremo in primo luogo gli effetti che l’economia cinese ha avuto nel resto del mondo e successivamente i cambiamenti avvenuti nelle scelte di politica commerciale nei paesi in via di sviluppo, soprattutto l’aumento delle barriere non tariffarie.
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