L’elaborato in oggetto si articola in tre sezioni e si propone di analizzare il processo di costruzione sociale delle geografie immaginarie e di come il turismo svolga un ruolo rilevante nel delinearle ed alimentarle, portando la geografia mentale a radicarsi maggiormente. Nella parte iniziale verranno analizzate origine e caratteristiche della costruzione sociale dello spazio, al fine di mostrare il procedimento di attribuzione di significato che caratterizza i luoghi e ne delinea la percezione. Conseguentemente verrà preso in esame il fenomeno del cosiddetto “spatial turn”, e dei rispettivi teorici e fautori che hanno contribuito a definirne le caratteristiche e i diversi approcci di applicazione. Nella seconda parte verrà affrontato il tema delle geografie immaginarie, con particolare attenzione agli scritti di E. Said e della sua opera “Orientalismo”, con la quale vengono poste le basi per analizzare la visione di percezione dell’“Altro” e le principali cause e fattori che la determinano. Infine, nell’ultima parte verrà analizzato il ruolo del turismo nella formazione di tali geografie sulla base della dicotomia tra produzione e consumo, caratterizzante il fondamento di questo processo. Inoltre verrà presentato un caso d’esempio relativo alla tribù Maasai del Kenya, attraverso il quale sarà possibile comprendere il fenomeno della “tourismification” e degli effetti che il turismo comporta.
Costruzione sociale delle geografie mentali: il turismo come strumento di percezione del luogo
GIRETTO, ELENA
2020/2021
Abstract
L’elaborato in oggetto si articola in tre sezioni e si propone di analizzare il processo di costruzione sociale delle geografie immaginarie e di come il turismo svolga un ruolo rilevante nel delinearle ed alimentarle, portando la geografia mentale a radicarsi maggiormente. Nella parte iniziale verranno analizzate origine e caratteristiche della costruzione sociale dello spazio, al fine di mostrare il procedimento di attribuzione di significato che caratterizza i luoghi e ne delinea la percezione. Conseguentemente verrà preso in esame il fenomeno del cosiddetto “spatial turn”, e dei rispettivi teorici e fautori che hanno contribuito a definirne le caratteristiche e i diversi approcci di applicazione. Nella seconda parte verrà affrontato il tema delle geografie immaginarie, con particolare attenzione agli scritti di E. Said e della sua opera “Orientalismo”, con la quale vengono poste le basi per analizzare la visione di percezione dell’“Altro” e le principali cause e fattori che la determinano. Infine, nell’ultima parte verrà analizzato il ruolo del turismo nella formazione di tali geografie sulla base della dicotomia tra produzione e consumo, caratterizzante il fondamento di questo processo. Inoltre verrà presentato un caso d’esempio relativo alla tribù Maasai del Kenya, attraverso il quale sarà possibile comprendere il fenomeno della “tourismification” e degli effetti che il turismo comporta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/34011