La crescita delle disuguaglianze, l’acuirsi della crisi climatica, l’instabilità dei mercati finanziari, l’inadeguatezza del welfare sociale e sanitario nel fronteggiare la crisi pandemica: queste sono alcune delle gravi problematiche che la nostra società si trova a dover affrontare e che rappresentano gli effetti del fallimento delle politiche economiche neoliberiste, divenute dominanti a partire dagli anni ’80. Di fronte alla sempre più evidente insostenibilità del neoliberismo ci si è chiesti quali possano essere dei modelli economici alternativi, che mettano al centro l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e il perseguimento del bene comune, invece che del profitto, attraverso pratiche di economia circolare, solidale e partecipata. Nell’elaborato si è proceduto ad analizzare da un punto di vista sia teorico che pratico due importanti modelli alternativi: l’Economia Circolare e l’Economia Sociale e Solidale. L’approccio circolare ha come obiettivo il superamento del sistema di produzione lineare attraverso il riutilizzo e il reinserimento nel ciclo produttivo dei materiali di cui è composto il prodotto, in modo da ridurre al minimo i rifiuti. L’Economia Sociale e Solidale, invece, si concentra sulla capacità degli individui legati da valori come l’inclusione e la giustizia sociale di collaborare e sviluppare forme organizzative per la produzione di beni e servizi che soddisfino l’interesse generale. In particolare verrà approfondito, anche attraverso l’analisi di casi studio, il modello delle imprese sociali, che rappresentano un interessante esempio di sviluppo comunitario e locale.

ALTERNATIVE AL PARADIGMA NEOLIBERISTA: MODELLI DI ECONOMIE SOSTENIBILI, SOCIALI E SOLIDALI

GORGERINO, MARIANNA
2020/2021

Abstract

La crescita delle disuguaglianze, l’acuirsi della crisi climatica, l’instabilità dei mercati finanziari, l’inadeguatezza del welfare sociale e sanitario nel fronteggiare la crisi pandemica: queste sono alcune delle gravi problematiche che la nostra società si trova a dover affrontare e che rappresentano gli effetti del fallimento delle politiche economiche neoliberiste, divenute dominanti a partire dagli anni ’80. Di fronte alla sempre più evidente insostenibilità del neoliberismo ci si è chiesti quali possano essere dei modelli economici alternativi, che mettano al centro l’utilizzo sostenibile delle risorse naturali e il perseguimento del bene comune, invece che del profitto, attraverso pratiche di economia circolare, solidale e partecipata. Nell’elaborato si è proceduto ad analizzare da un punto di vista sia teorico che pratico due importanti modelli alternativi: l’Economia Circolare e l’Economia Sociale e Solidale. L’approccio circolare ha come obiettivo il superamento del sistema di produzione lineare attraverso il riutilizzo e il reinserimento nel ciclo produttivo dei materiali di cui è composto il prodotto, in modo da ridurre al minimo i rifiuti. L’Economia Sociale e Solidale, invece, si concentra sulla capacità degli individui legati da valori come l’inclusione e la giustizia sociale di collaborare e sviluppare forme organizzative per la produzione di beni e servizi che soddisfino l’interesse generale. In particolare verrà approfondito, anche attraverso l’analisi di casi studio, il modello delle imprese sociali, che rappresentano un interessante esempio di sviluppo comunitario e locale.
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