Attachment and loneliness are two constructs that were generated and adapted to the environment in which humans lived (Cacippo & Patrick, 2013; Siegel, 2013). As man is a social animal, and one that cannot ignore creating relationships, loneliness would put survival at risk, with both physiological and psychological damage (Cacioppo & Patrick, 2013). Attachment, being the primary human relationship, makes it possible to create an initial scheme of mental representation, which provides expectations for future relationships (Siegel, 2013). This work aims to define attachment and loneliness through the presentation of different authors, and finally to consider whether there is anything that accumulates these two constructs. Is it possible, then, that there is an actual link between attachment and loneliness? Does the secure attachment make it more difficult to get stuck in the quagmire of loneliness? And, if there is such a relationship, how does it affect young adulthood, when the social environment of reference has often changed abruptly? The studies of DiTommaso et al. (2003), Bogaerts et al. (2006) and Bernardon et al. (2011) show that there is a relationship between attachment, that secure attachment leads to a lower level of loneliness, and that in young adulthood attachment to peers and to the love affair is very important to prevent dysfunctional feelings of loneliness.
L’attaccamento e la solitudine sono due costrutti che si sono generati e adattati all’ambiente in cui l’uomo viveva (Cacippo & Patrick, 2013; Siegel, 2013). Essendo l’uomo un animale sociale, e che non può prescindere dal creare delle relazioni, la solitudine metterebbe a rischio di sopravvivenza, con danni sia fisiologici che psicologici (Cacioppo & Patrick, 2013). L’attaccamento, essendo la primaria relazione umana, rende possibile la creazione di un primo schema di rappresentazione mentale, che munisce di aspettative verso le future relazioni (Siegel, 2013). Questo lavoro si propone di definire l’attaccamento e la solitudine attraverso la presentazione dei contributi di diversi autori, ed infine di considerare se c’è qualcosa che accumuna questi due costrutti. È possibile quindi che ci sia un effettivo collegamento tra attaccamento e solitudine? Che un attaccamento sicuro renda più difficile rimanere incastrati nel pantano della solitudine? E inoltre, se c’è questa relazione, in che modo essa influisce nell’età giovane adulta, quando l’ambiente sociale di riferimento è spesso cambiato repentinamente? Gli studi di DiTommaso et al. (2003), Bogaerts et al. (2006) e Bernardon et al. (2011) dimostrano come esista una relazione tra attaccamento e solitudine, come un attaccamento sicuro porti ad un livello di solitudine minore, e che in età giovane-adulta abbia molto importanza l’attaccamento con i pari e la relazione amorosa nel prevenire un senso di solitudine disfunzionale.
Attaccamento e solitudine in età giovane adulta
RUSSING, FRANCESCO
2020/2021
Abstract
L’attaccamento e la solitudine sono due costrutti che si sono generati e adattati all’ambiente in cui l’uomo viveva (Cacippo & Patrick, 2013; Siegel, 2013). Essendo l’uomo un animale sociale, e che non può prescindere dal creare delle relazioni, la solitudine metterebbe a rischio di sopravvivenza, con danni sia fisiologici che psicologici (Cacioppo & Patrick, 2013). L’attaccamento, essendo la primaria relazione umana, rende possibile la creazione di un primo schema di rappresentazione mentale, che munisce di aspettative verso le future relazioni (Siegel, 2013). Questo lavoro si propone di definire l’attaccamento e la solitudine attraverso la presentazione dei contributi di diversi autori, ed infine di considerare se c’è qualcosa che accumuna questi due costrutti. È possibile quindi che ci sia un effettivo collegamento tra attaccamento e solitudine? Che un attaccamento sicuro renda più difficile rimanere incastrati nel pantano della solitudine? E inoltre, se c’è questa relazione, in che modo essa influisce nell’età giovane adulta, quando l’ambiente sociale di riferimento è spesso cambiato repentinamente? Gli studi di DiTommaso et al. (2003), Bogaerts et al. (2006) e Bernardon et al. (2011) dimostrano come esista una relazione tra attaccamento e solitudine, come un attaccamento sicuro porti ad un livello di solitudine minore, e che in età giovane-adulta abbia molto importanza l’attaccamento con i pari e la relazione amorosa nel prevenire un senso di solitudine disfunzionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
900992_tesi_completa_russing.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
480.03 kB
Formato
Adobe PDF
|
480.03 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/33944