Il movimento è fondamentale nell’arco di tutta la vita, non solo, ne costituisce l’espressione più simbolica e immediata del proprio sé in relazione al mondo esterno. Una corretta, costante ed equilibrata attività fisica durante l’età evolutiva porta, non soltanto, ad un buon sviluppo della componente fisica del corpo, della sua armonia e ad un aumento dell’autostima, ma anche ad un migliore sviluppo delle capacità cognitive. La memoria, la prontezza di riflessi, la gestione degli stati emotivi, l’elaborazione e i collegamenti sinaptico-cognitivi uniti sinergicamente al movimento contribuiscono ad ottenere rendimenti scolastici migliori. Attraverso il corpo l’individuo sperimenta l’ambiente; esso è proprio il primo canale di comunicazione fra l’individuo e gli altri, ed è destinato ad essere l’intermediario privilegiato sia per quanto riguarda il rapporto tra sé e sé, sia tra sé e l’ambiente esterno. Attraverso tutte le attività di movimento controllate, coordinate e organizzate, si interviene sul processo educativo-formativo contribuendo, nelle fasi di crescita, alla maturazione in tutte le sue forme di sviluppo. Il “fare” genera processi cognitivi; la conoscenza attraverso i sensi rappresenta la prima forma di rapporto con l’ambiente. È il punto di partenza su cui si costruisce e si sperimenta il mondo percettivo e concettuale. Il corpo è essenziale per la costruzione della mente, e il suo linguaggio universale rappresenta il mediatore tra l’io e il mondo, concorrendo ai principali processi esperienziali. L’educatore, per ogni stadio evolutivo, programma la più ampia proposta motoria, proponendo attività multilaterali, polivalenti, multidisciplinari e motivanti. Costruire un’ampia alfabetizzazione motoria consente di trovare più facilmente soluzioni diverse ai problemi, arricchendo l’individuo di armonia, coordinazione, funzionalità ed espressività. Ogni situazione esperienziale si tradurrà così in apprendimento. L’azione è quindi conseguenza dell’elaborazione dei pensieri. In un quadro più ampio di analisi, relativa alla connessione tra sviluppo cognitivo e attività motoria, si indagherà su quali fattori e come il movimento possa influire sullo sviluppo cognitivo e sull’apprendimento.

Attiva-mente L’incidenza dello sport di squadra extracurriculare nello sviluppo cognitivo dei bambini tra i sei e gli undici anni.

DAMIANO, MARIANNA
2020/2021

Abstract

Il movimento è fondamentale nell’arco di tutta la vita, non solo, ne costituisce l’espressione più simbolica e immediata del proprio sé in relazione al mondo esterno. Una corretta, costante ed equilibrata attività fisica durante l’età evolutiva porta, non soltanto, ad un buon sviluppo della componente fisica del corpo, della sua armonia e ad un aumento dell’autostima, ma anche ad un migliore sviluppo delle capacità cognitive. La memoria, la prontezza di riflessi, la gestione degli stati emotivi, l’elaborazione e i collegamenti sinaptico-cognitivi uniti sinergicamente al movimento contribuiscono ad ottenere rendimenti scolastici migliori. Attraverso il corpo l’individuo sperimenta l’ambiente; esso è proprio il primo canale di comunicazione fra l’individuo e gli altri, ed è destinato ad essere l’intermediario privilegiato sia per quanto riguarda il rapporto tra sé e sé, sia tra sé e l’ambiente esterno. Attraverso tutte le attività di movimento controllate, coordinate e organizzate, si interviene sul processo educativo-formativo contribuendo, nelle fasi di crescita, alla maturazione in tutte le sue forme di sviluppo. Il “fare” genera processi cognitivi; la conoscenza attraverso i sensi rappresenta la prima forma di rapporto con l’ambiente. È il punto di partenza su cui si costruisce e si sperimenta il mondo percettivo e concettuale. Il corpo è essenziale per la costruzione della mente, e il suo linguaggio universale rappresenta il mediatore tra l’io e il mondo, concorrendo ai principali processi esperienziali. L’educatore, per ogni stadio evolutivo, programma la più ampia proposta motoria, proponendo attività multilaterali, polivalenti, multidisciplinari e motivanti. Costruire un’ampia alfabetizzazione motoria consente di trovare più facilmente soluzioni diverse ai problemi, arricchendo l’individuo di armonia, coordinazione, funzionalità ed espressività. Ogni situazione esperienziale si tradurrà così in apprendimento. L’azione è quindi conseguenza dell’elaborazione dei pensieri. In un quadro più ampio di analisi, relativa alla connessione tra sviluppo cognitivo e attività motoria, si indagherà su quali fattori e come il movimento possa influire sullo sviluppo cognitivo e sull’apprendimento.
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