Con questo elaborato si propone di analizzare la tematica dello spazio-tempo dell’immagine in movimento – all’interno del corpus mechanicum del video – e di come quest’ultima sia manipolata, con varie tecniche artistiche, per costruire ambienti artificiali e tendenzialmente infiniti. Ci si soffermerà soprattutto sulla tecnica del chroma key, in particolar modo sul suo utilizzo da parte di due videoartisti: Nam June Paik e Zbigniew Rybczyński. Confrontando alcune loro opere, si potrà evincere la primordiale importanza della manipolazione spazio-temporale nei confronti della videoarte.

L'infinito apparente della video-immagine - Manipolare lo spazio-tempo: un confronto tra Nam June Paik e Zbigniew Rybczyński ​

D'AMBRA, LORIS
2020/2021

Abstract

Con questo elaborato si propone di analizzare la tematica dello spazio-tempo dell’immagine in movimento – all’interno del corpus mechanicum del video – e di come quest’ultima sia manipolata, con varie tecniche artistiche, per costruire ambienti artificiali e tendenzialmente infiniti. Ci si soffermerà soprattutto sulla tecnica del chroma key, in particolar modo sul suo utilizzo da parte di due videoartisti: Nam June Paik e Zbigniew Rybczyński. Confrontando alcune loro opere, si potrà evincere la primordiale importanza della manipolazione spazio-temporale nei confronti della videoarte.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/33814