OBJECTIVE AND BACKGROUND: This study evaluates the long-term efficacy of surgical treatment for obstructive sleep apnea syndrome (OSAS). OSAS is characterized by recurrent episodes of partial or complete obstruction of the upper airways during sleep, resulting in oxygen desaturation and subsequent decreases in arterial oxygen levels. The prevalence of OSAS in the general population ranges from 9% to 38%, with approximately 80-90% of cases remaining undiagnosed. Risk factors for OSAS include obesity, age, gender, family history, and snoring. OSAS is associated with various complications such as systemic hypertension, ischemic heart disease, stroke, pulmonary hypertension, endocrine and metabolic disorders, and motor vehicle accidents. The diagnosis of OSAS involves a comprehensive assessment of medical history, including sleep-related behaviors, nicturia, and daytime sleepiness. Objective examination of the upper airways is performed, including anthropometric measurements, craniofacial morphology, dental occlusion, and assessments using tools such as Mallampati, Friedman, tonsil size, soft palate, uvula, tongue, and tonsillar pillars. Instrumental tests, including overnight polysomnography (gold standard) and drug-induced sleep endoscopy, are used to confirm the diagnosis. The main treatment options for OSAS include continuous positive airway pressure (cPAP) therapy, oral appliances, and surgical interventions targeting the oropharyngeal, maxillofacial, or nasal regions. Secondary treatments include positional therapy and behavioral interventions. MATERIALS AND METHOD: This study analyzes the outcomes of 27 patients who underwent snoring surgery between 2008 and 2016 and were followed up in an ENT outpatient clinic approximately 9 years after the surgery. RESULTS:The results showed significant improvements in sleep parameters postoperatively, with a statistically significant reduction in the average apnea-hypopnea index (AHI) from 34.25 to 12.83 (62.5% decrease, p < 0.00001). The oxygen desaturation index (ODI) also significantly decreased from 31.20 to 12.66 (59.4% decrease, p = 0.00018), and daytime sleepiness measured by the Epworth Sleepiness Scale significantly decreased from 8.43 to 2.10 (75% decrease, p < 0.0001). However, there was no significant change in body mass index (BMI) before and after surgery. When comparing the postoperative statistics to updated data in 2023, the AHI and ODI showed a nonsignificant increase, while the Epworth Sleepiness Scale score significantly increased. The distribution of OSAS severity also shifted, with a decrease in moderate OSAS cases and an increase in severe OSAS cases. The percentage of patients with mild OSAS remained unchanged. Endoscopic evaluations revealed changes in collapsibility grades, with a nonsignificant decrease in higher-grade collapsibility and an increase in lower-grade collapsibility at the oropharyngeal level. Collapsibility at the hypopharyngeal level remained relatively stable. CONCLUSIONS: this study highlights the importance of long-term follow-up after surgical treatment for OSAS. The findings demonstrate the significant efficacy of surgical interventions in reducing AHI, ODI, and daytime sleepiness. However, there is a need for continued monitoring and management of OSAS due to potential changes in sleep parameters over time.
OBIETTIVO E INTRODUZIONE: Questo studio valuta l'efficacia a lungo termine del trattamento chirurgico per la sindrome dell'apnea ostruttiva del sonno (OSAS). L'OSAS è caratterizzata da episodi ripetuti di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno, che portano a una desaturazione dell'ossigeno e a successive riduzioni dei livelli di ossigeno arterioso. La prevalenza dell'OSAS nella popolazione generale varia dal 9% al 38% con età compresa tra i 30 e 70 anni, con circa l'80-90% dei casi che rimangono non diagnosticati. I fattori di rischio per l'OSAS includono l'obesità, l'età, il sesso, la familiarità e la roncopatia. L'OSAS è associata a varie complicanze come l'ipertensione sistemica, la cardiopatia ischemica, l'ictus, l'ipertensione polmonare, disturbi endocrini e metabolici e incidenti automobilistici. La diagnosi dell'OSAS prevede una valutazione accurata della storia medica, compresi i comportamenti correlati al sonno, la nicturia e la sonnolenza diurna. Si effettua un esame obiettivo delle vie aeree superiori, comprese misurazioni antropometriche, morfologia craniofacciale, occlusione dentale e valutazioni con strumenti come Mallampati, Friedman, dimensione delle tonsille, palato molle, ugola, lingua e pilastri tonsillari. Sono utilizzati test strumentali, tra cui la polisonnografia notturna (gold standard) e la drug induced sleep endoscopy, per confermare la diagnosi. Le principali opzioni di trattamento per l'OSAS includono la terapia con pressione positiva continua delle vie aeree (cPAP), dispositivi orali e interventi chirurgici mirati alle regioni orofaringee, mascellari o nasali. I trattamenti secondari includono la terapia posizionale e interventi comportamentali. MATERIALI E METODI: Questo studio analizza i risultati di 27 pazienti sottoposti a intervento di roncochirurgia tra il 2008 e il 2016 e visitati presso una clinica ambulatoriale otorinolaringoiatria circa 9 anni dopo l'intervento. RISULTATI: i risultati hanno mostrato miglioramenti significativi dei parametri del sonno dopo l'intervento, con una riduzione statisticamente significativa dell'indice di apnea-ipopnea (AHI) medio da 34,25 a 12,83 (diminuzione del 62,5%, p < 0,00001). Anche l'indice di desaturazione dell'ossigeno (ODI) è diminuito significativamente da 31,20 a 12,66 (diminuzione del 59,4%, p = 0,00018), e la sonnolenza diurna misurata dalla Scala di Sonnolenza di Epworth è diminuita significativamente da 8,43 a 2,10 (diminuzione del 75%, p < 0,0001). Non è stato osservato alcun cambiamento significativo nell'indice di massa corporea (BMI) tra prima e dopo l'intervento. Confrontando le statistiche postoperatorie con i dati aggiornati al 2023, l'AHI e l'ODI hanno mostrato un aumento non significativo, mentre il punteggio della Scala di Sonnolenza di Epworth è aumentato significativamente. Anche la distribuzione della gravità dell'OSAS è cambiata, con una diminuzione dei casi di OSAS moderata e un aumento dei casi di OSAS grave. La percentuale di pazienti affetti da OSAS lieve è rimasta invariata. Le valutazioni endoscopiche hanno rivelato cambiamenti nei gradi di collassabilità, con una diminuzione non significativa della collassabilità di grado più alto e un aumento della collassabilità di grado inferiore a livello Orofaringeo. La collassabilità a livello Ipofaringeo è rimasta sostanzialmente invariata. CONCLUSIONI: i risultati dimostrano l'efficacia significativa degli interventi chirurgici nella riduzione dell'AHI, dell'ODI e della sonnolenza diurna. Tuttavia, è necessario continuare il monitoraggio e la gestione dell'OSAS a causa dei potenziali cambiamenti nei parametri del sonno nel tempo.
Valutazione dell’efficacia a lungo termine del trattamento chirurgico per la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).
CASULA, PIERRE EMANUEL
2022/2023
Abstract
OBIETTIVO E INTRODUZIONE: Questo studio valuta l'efficacia a lungo termine del trattamento chirurgico per la sindrome dell'apnea ostruttiva del sonno (OSAS). L'OSAS è caratterizzata da episodi ripetuti di ostruzione parziale o completa delle vie aeree superiori durante il sonno, che portano a una desaturazione dell'ossigeno e a successive riduzioni dei livelli di ossigeno arterioso. La prevalenza dell'OSAS nella popolazione generale varia dal 9% al 38% con età compresa tra i 30 e 70 anni, con circa l'80-90% dei casi che rimangono non diagnosticati. I fattori di rischio per l'OSAS includono l'obesità, l'età, il sesso, la familiarità e la roncopatia. L'OSAS è associata a varie complicanze come l'ipertensione sistemica, la cardiopatia ischemica, l'ictus, l'ipertensione polmonare, disturbi endocrini e metabolici e incidenti automobilistici. La diagnosi dell'OSAS prevede una valutazione accurata della storia medica, compresi i comportamenti correlati al sonno, la nicturia e la sonnolenza diurna. Si effettua un esame obiettivo delle vie aeree superiori, comprese misurazioni antropometriche, morfologia craniofacciale, occlusione dentale e valutazioni con strumenti come Mallampati, Friedman, dimensione delle tonsille, palato molle, ugola, lingua e pilastri tonsillari. Sono utilizzati test strumentali, tra cui la polisonnografia notturna (gold standard) e la drug induced sleep endoscopy, per confermare la diagnosi. Le principali opzioni di trattamento per l'OSAS includono la terapia con pressione positiva continua delle vie aeree (cPAP), dispositivi orali e interventi chirurgici mirati alle regioni orofaringee, mascellari o nasali. I trattamenti secondari includono la terapia posizionale e interventi comportamentali. MATERIALI E METODI: Questo studio analizza i risultati di 27 pazienti sottoposti a intervento di roncochirurgia tra il 2008 e il 2016 e visitati presso una clinica ambulatoriale otorinolaringoiatria circa 9 anni dopo l'intervento. RISULTATI: i risultati hanno mostrato miglioramenti significativi dei parametri del sonno dopo l'intervento, con una riduzione statisticamente significativa dell'indice di apnea-ipopnea (AHI) medio da 34,25 a 12,83 (diminuzione del 62,5%, p < 0,00001). Anche l'indice di desaturazione dell'ossigeno (ODI) è diminuito significativamente da 31,20 a 12,66 (diminuzione del 59,4%, p = 0,00018), e la sonnolenza diurna misurata dalla Scala di Sonnolenza di Epworth è diminuita significativamente da 8,43 a 2,10 (diminuzione del 75%, p < 0,0001). Non è stato osservato alcun cambiamento significativo nell'indice di massa corporea (BMI) tra prima e dopo l'intervento. Confrontando le statistiche postoperatorie con i dati aggiornati al 2023, l'AHI e l'ODI hanno mostrato un aumento non significativo, mentre il punteggio della Scala di Sonnolenza di Epworth è aumentato significativamente. Anche la distribuzione della gravità dell'OSAS è cambiata, con una diminuzione dei casi di OSAS moderata e un aumento dei casi di OSAS grave. La percentuale di pazienti affetti da OSAS lieve è rimasta invariata. Le valutazioni endoscopiche hanno rivelato cambiamenti nei gradi di collassabilità, con una diminuzione non significativa della collassabilità di grado più alto e un aumento della collassabilità di grado inferiore a livello Orofaringeo. La collassabilità a livello Ipofaringeo è rimasta sostanzialmente invariata. CONCLUSIONI: i risultati dimostrano l'efficacia significativa degli interventi chirurgici nella riduzione dell'AHI, dell'ODI e della sonnolenza diurna. Tuttavia, è necessario continuare il monitoraggio e la gestione dell'OSAS a causa dei potenziali cambiamenti nei parametri del sonno nel tempo.File | Dimensione | Formato | |
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