Lo scopo di questa tesi è quello di studiare il ruolo dello sprint nel calcio, analizzando e prendendo in considerazioni tutte le sue espressioni che si possono verificare durante la prestazione sport specifica. Inoltre, questo elaborato prende in esame sia il calcio maschile che il calcio femminile, cercando un confronto nelle caratteristiche della performance ma anche differenze di carattere fisico. Una breve introduzione generale esplora quelle che sono le prestazioni di corsa e camminata durante una partita di calcio, in relazione al ruolo del giocatore in campo e al tempo di gioco, differenziando le varie intensità dello sforzo prodotto e le distanze percorse con tali sforzi. Dai dati riportati appare evidente come il calcio sia uno sport caratterizzato da un’attività di sforzi intermittenti ad alta intensità, che spesso anticipano le occasioni più importanti per fare goal. Successivamente si distinguono le espressioni di sprint maggiormente discriminanti nella prestazione del calciatore moderno: lo sprint rettilineo, l’agilità e l’abilità di ripetere sprint con poco tempo di recupero (RSA). Lo sprint rettilineo, che comprende accelerazioni, decelerazioni e velocità massima, è la prima espressione di sprint studiata in questa tesi. Vengono riportati diversi studi che hanno esaminato le manifestazioni di sprint rettilineo durante una partita, confrontando il primo e il secondo tempo di gioco. Si entra poi maggiormente nello specifico studiando le soglie di accelerazione e decelerazione espresse dai giocatori di calcio maschile e calcio femminile, anche in relazione all’età dei soggetti presi in considerazione. Successivamente si tratta l’agilità, in particolare riferendosi ai cambi di direzione (COD). Questa importante caratteristica dello sprint viene studiata analizzando i fattori tecnici e fisici che agiscono sulla prestazione sia dei calciatori che delle calciatrici, ponendo l’accento anche sugli aspetti neuromuscolari. Infine, viene esaminata la repeated sprint ability (RSA) attraverso dei parametri come il tempo di sprint e l’indice di fatica nella sequenza di sprint ripetuti. Un confronto tra calcio maschile e femminile è stato fatto riportando l’importanza della correlazione tra RSA e posizione in campo. Concludendo, si sottolinea l’implicazione dei salti verticali nella performance di sprint riportando i risultati di alcuni studi scientifici.
Il ruolo dello sprint nel calcio: confronto tra calcio maschile e calcio femminile
BREGOLIN, STEFANO
2020/2021
Abstract
Lo scopo di questa tesi è quello di studiare il ruolo dello sprint nel calcio, analizzando e prendendo in considerazioni tutte le sue espressioni che si possono verificare durante la prestazione sport specifica. Inoltre, questo elaborato prende in esame sia il calcio maschile che il calcio femminile, cercando un confronto nelle caratteristiche della performance ma anche differenze di carattere fisico. Una breve introduzione generale esplora quelle che sono le prestazioni di corsa e camminata durante una partita di calcio, in relazione al ruolo del giocatore in campo e al tempo di gioco, differenziando le varie intensità dello sforzo prodotto e le distanze percorse con tali sforzi. Dai dati riportati appare evidente come il calcio sia uno sport caratterizzato da un’attività di sforzi intermittenti ad alta intensità, che spesso anticipano le occasioni più importanti per fare goal. Successivamente si distinguono le espressioni di sprint maggiormente discriminanti nella prestazione del calciatore moderno: lo sprint rettilineo, l’agilità e l’abilità di ripetere sprint con poco tempo di recupero (RSA). Lo sprint rettilineo, che comprende accelerazioni, decelerazioni e velocità massima, è la prima espressione di sprint studiata in questa tesi. Vengono riportati diversi studi che hanno esaminato le manifestazioni di sprint rettilineo durante una partita, confrontando il primo e il secondo tempo di gioco. Si entra poi maggiormente nello specifico studiando le soglie di accelerazione e decelerazione espresse dai giocatori di calcio maschile e calcio femminile, anche in relazione all’età dei soggetti presi in considerazione. Successivamente si tratta l’agilità, in particolare riferendosi ai cambi di direzione (COD). Questa importante caratteristica dello sprint viene studiata analizzando i fattori tecnici e fisici che agiscono sulla prestazione sia dei calciatori che delle calciatrici, ponendo l’accento anche sugli aspetti neuromuscolari. Infine, viene esaminata la repeated sprint ability (RSA) attraverso dei parametri come il tempo di sprint e l’indice di fatica nella sequenza di sprint ripetuti. Un confronto tra calcio maschile e femminile è stato fatto riportando l’importanza della correlazione tra RSA e posizione in campo. Concludendo, si sottolinea l’implicazione dei salti verticali nella performance di sprint riportando i risultati di alcuni studi scientifici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/33685