The following study aims to answer the question posed by Dr. Scanferla at the IV National Conference of Montagna-therapy: "Does the proposed Montagna-therapy activity bring measurable improvements in the motor-sensory sphere?", a sentence taken from the speech "Motor and sensory stimulation in disability". Several scientific studies (Bartlo & Klein, 2011; Davidson et all., 2003; Arela, Sardinha & Pitetti, 2001; Heller, Hsieh & Rimmer, 2004) show that physical activity for adults with neurodevelopmental disorders, mood disorders, personality disorders and schizophrenia spectrum disorders has an impact on the Activity of Daily Living (ADL) that determines the level of autonomy of the subject. We can therefore deduce that mountain therapy activity brings benefits, but in what physical capacities and to what extent? These are the questions posed by the fact that there are still few scientific studies evaluating the effectiveness of this activity for this population. We therefore intend to compare the results of an experimental group that carried out Montagnatherapy activities with those of a control group. In particular, this work involves thirty-five people suffering from depressive disorders, bipolar disorder, autism spectrum disorders, schizophrenia spectrum disorders, personality disorders, attention deficit/hyperactivity disorders and mild, moderate and severe intellectual disability, aged between 18 and 65. The study subjects were therefore given a battery of field tests at t0 before the mountain therapy activity, at T1 immediately after the activity, and at T2 after 15 days. In conclusion, the data are treated statistically and the results discussed on the basis of the literature analysis carried out.

Il seguente studio si pone come obiettivo di rispondere alla domanda della Dott.ssa Scanferla al IV Convegno Nazionale di Montagnaterapia: “L'attività di Montagnaterapia proposta porta miglioramenti misurabili nella sfera motorio-sensoriale?" frase tratta dall'intervento "La stimolazione motoria e sensoriale nella disabilità". Diversi studi scientifici (Bartlo & Klein, 2011; Davidson et all., 2003; arela, Sardinha & Pitetti, 2001; Heller., Hsieh & Rimmer, 2004) dimostrano come l’attività fisica per adulti con disturbi del neuro-sviluppo, disturbi dell’umore, disturbi della personalità e dello spettro della schizofrenia abbia delle ricadute nelle Activity of Daily Living (ADL) che determinano il livello di autonomia del soggetto. Possiamo quindi dedurre che l’attività di Montagnaterapia porti dei benefici, ma in quali capacità fisiche e in quale misura? Sono gli interrogativi che ci si pone esistendo ancora pochi studi scientifici che valutino l’efficacia di questa attività per questa popolazione. Si intende, quindi, confrontare i risultati di un gruppo sperimentale che ha svolto attività di Montagnaterapia con quelli di un gruppo di controllo. In particolare questo lavoro coinvolge trentacinque persone affette da disturbi depressivi, disturbo bipolare, disturbo dello spettro dell’autismo, disturbi dello spettro della schizofrenia, disturbi della personalità, disturbi da deficit di attenzione/iperattività e disabilità intellettiva lieve, moderata, grave di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Ai soggetti dello studio è stata dunque proposta una batteria di test sul campo a t0 prima dell’attività di Montagnaterapia a T1, subito dopo l’attività, a T2 dopo 15 giorni. In conclusione i dati sono trattati statisticamente e i risultati discussi sulla base dell'analisi della letteratura effettuata

Efficacia fisica di un’attività di Montagnaterapia per persone con disturbi del neuro-sviluppo, disturbi di personalità, disturbi dell’umore e dello spettro della schizofrenia.

TESTA, MARCO
2020/2021

Abstract

Il seguente studio si pone come obiettivo di rispondere alla domanda della Dott.ssa Scanferla al IV Convegno Nazionale di Montagnaterapia: “L'attività di Montagnaterapia proposta porta miglioramenti misurabili nella sfera motorio-sensoriale?" frase tratta dall'intervento "La stimolazione motoria e sensoriale nella disabilità". Diversi studi scientifici (Bartlo & Klein, 2011; Davidson et all., 2003; arela, Sardinha & Pitetti, 2001; Heller., Hsieh & Rimmer, 2004) dimostrano come l’attività fisica per adulti con disturbi del neuro-sviluppo, disturbi dell’umore, disturbi della personalità e dello spettro della schizofrenia abbia delle ricadute nelle Activity of Daily Living (ADL) che determinano il livello di autonomia del soggetto. Possiamo quindi dedurre che l’attività di Montagnaterapia porti dei benefici, ma in quali capacità fisiche e in quale misura? Sono gli interrogativi che ci si pone esistendo ancora pochi studi scientifici che valutino l’efficacia di questa attività per questa popolazione. Si intende, quindi, confrontare i risultati di un gruppo sperimentale che ha svolto attività di Montagnaterapia con quelli di un gruppo di controllo. In particolare questo lavoro coinvolge trentacinque persone affette da disturbi depressivi, disturbo bipolare, disturbo dello spettro dell’autismo, disturbi dello spettro della schizofrenia, disturbi della personalità, disturbi da deficit di attenzione/iperattività e disabilità intellettiva lieve, moderata, grave di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Ai soggetti dello studio è stata dunque proposta una batteria di test sul campo a t0 prima dell’attività di Montagnaterapia a T1, subito dopo l’attività, a T2 dopo 15 giorni. In conclusione i dati sono trattati statisticamente e i risultati discussi sulla base dell'analisi della letteratura effettuata
ITA
The following study aims to answer the question posed by Dr. Scanferla at the IV National Conference of Montagna-therapy: "Does the proposed Montagna-therapy activity bring measurable improvements in the motor-sensory sphere?", a sentence taken from the speech "Motor and sensory stimulation in disability". Several scientific studies (Bartlo & Klein, 2011; Davidson et all., 2003; Arela, Sardinha & Pitetti, 2001; Heller, Hsieh & Rimmer, 2004) show that physical activity for adults with neurodevelopmental disorders, mood disorders, personality disorders and schizophrenia spectrum disorders has an impact on the Activity of Daily Living (ADL) that determines the level of autonomy of the subject. We can therefore deduce that mountain therapy activity brings benefits, but in what physical capacities and to what extent? These are the questions posed by the fact that there are still few scientific studies evaluating the effectiveness of this activity for this population. We therefore intend to compare the results of an experimental group that carried out Montagnatherapy activities with those of a control group. In particular, this work involves thirty-five people suffering from depressive disorders, bipolar disorder, autism spectrum disorders, schizophrenia spectrum disorders, personality disorders, attention deficit/hyperactivity disorders and mild, moderate and severe intellectual disability, aged between 18 and 65. The study subjects were therefore given a battery of field tests at t0 before the mountain therapy activity, at T1 immediately after the activity, and at T2 after 15 days. In conclusion, the data are treated statistically and the results discussed on the basis of the literature analysis carried out.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/33677