La capigliatura è parte integrante dell’identità dell’individuo, con profondo significato estetico e ricadute a livello psicologico. L’invecchiamento dei capelli è un fenomeno naturale che dipende da molteplici fattori. Tra le cause intrinseche vi sono aspetti legati all’avanzare dell’età: scompensi ormonali, diminuzione del microcircolo sanguigno a livello del cuoio capelluto, minor produzione di cheratina. Le cause estrinseche coinvolgono fattori chimici, fisici e atmosferici o anche abitudini e stili di vita; i capelli sono soggetti a raggi solari, inquinamento, calore e trattamenti aggressivi. Dati di letteratura sul photoaging che colpisce i capelli evidenziano alterazione del colore e diminuzione delle cellule della cuticola: la chioma perde lucentezza, le fibre diventano fragili e vulnerabili. L’obiettivo di questo lavoro è stato valutare con test in vitro, su ciocche di capelli naturali o decolorati, i cambiamenti di peculiari proprietà fisiche in seguito al danno indotto da foto-irraggiamento simulando l’esposizione solare, trattamenti chimici aggressivi o calore. Impiegando lampade che emettono nel range dell’UV, è stata monitorata mediante colorimetro la variazione della lucentezza, proprietà dipendente dall’integrità dello strato più esterno. Dopo 96 h complessive di irraggiamento è stata osservata una diminuzione media di lucentezza del 2,35% per gli UVA, a fronte del -11,40% rilevato per gli UVB. Tali informazioni sono state integrate con l’osservazione al FESEM, permettendo di correlarle alle modifiche morfologiche della singola fibra. Nei capelli irraggiati 96 h agli UVB si è notato che la radiazione provoca fratture nelle scaglie di cuticola, con conseguente esposizione della corteccia sottostante. Per verificare la possibilità di contrastare il danno foto-indotto, sono state allestite due preparazioni leave on, una maschera e un balsamo funzionalizzati con sericina (1% p/p). Tale proteina, che si estrae dal baco da seta (Bombyx mori), ha proprietà antiossidanti e fotoprotettive sfruttabili in formulazioni anti-aging per il viso e in ambito hair care. Dopo trattamenti ripetuti delle ciocche con i prodotti contenenti sericina, si è osservato un aumento della lucentezza nei campioni esaminati corrispondente a +4,98% con la maschera (MS) e +13,35% con il balsamo (BS), rispetto al controllo. La capacità di adesione della sericina alla fibra è stata confermata dalle immagini acquisite al FESEM: la struttura della cuticola è risultata più omogenea, con aree ben visibili di deposizione dei prodotti tricologici applicati. Al fine di studiare le conseguenze dello stress termico su capelli naturali o decolorati, si è determinata mediante glossimetro la brillantezza, che misura la riflessione diretta della luce inviata su una superficie. Dopo cicli ripetuti, comprensivi di lavaggio con shampoo e passaggio di piastra lisciante a 220°C si è osservato per le ciocche decolorate un calo della brillantezza dell’8,97% rispetto al valore originale. Al FESEM si è confermato che il calore altera la struttura a livello superficiale, provoca gravi lesioni su entrambe le tipologie di capelli presi in esame: si evidenziano zone di distacco delle scaglie della cuticola, profonde fratture e solchi, oltre ad aree di pre-frattura. In conclusione, per rallentare l’invecchiamento dei capelli può essere utile il trattamento con prodotti tricologici specifici dopo ogni lavaggio, limitare l’esposizione solare e le temperature d’uso della piastra lisciante.

Valutazione in vitro del danno indotto sul capello da irraggiamento UV, calore e trattamenti chimici

BERGAMO, FRANCESCA
2020/2021

Abstract

La capigliatura è parte integrante dell’identità dell’individuo, con profondo significato estetico e ricadute a livello psicologico. L’invecchiamento dei capelli è un fenomeno naturale che dipende da molteplici fattori. Tra le cause intrinseche vi sono aspetti legati all’avanzare dell’età: scompensi ormonali, diminuzione del microcircolo sanguigno a livello del cuoio capelluto, minor produzione di cheratina. Le cause estrinseche coinvolgono fattori chimici, fisici e atmosferici o anche abitudini e stili di vita; i capelli sono soggetti a raggi solari, inquinamento, calore e trattamenti aggressivi. Dati di letteratura sul photoaging che colpisce i capelli evidenziano alterazione del colore e diminuzione delle cellule della cuticola: la chioma perde lucentezza, le fibre diventano fragili e vulnerabili. L’obiettivo di questo lavoro è stato valutare con test in vitro, su ciocche di capelli naturali o decolorati, i cambiamenti di peculiari proprietà fisiche in seguito al danno indotto da foto-irraggiamento simulando l’esposizione solare, trattamenti chimici aggressivi o calore. Impiegando lampade che emettono nel range dell’UV, è stata monitorata mediante colorimetro la variazione della lucentezza, proprietà dipendente dall’integrità dello strato più esterno. Dopo 96 h complessive di irraggiamento è stata osservata una diminuzione media di lucentezza del 2,35% per gli UVA, a fronte del -11,40% rilevato per gli UVB. Tali informazioni sono state integrate con l’osservazione al FESEM, permettendo di correlarle alle modifiche morfologiche della singola fibra. Nei capelli irraggiati 96 h agli UVB si è notato che la radiazione provoca fratture nelle scaglie di cuticola, con conseguente esposizione della corteccia sottostante. Per verificare la possibilità di contrastare il danno foto-indotto, sono state allestite due preparazioni leave on, una maschera e un balsamo funzionalizzati con sericina (1% p/p). Tale proteina, che si estrae dal baco da seta (Bombyx mori), ha proprietà antiossidanti e fotoprotettive sfruttabili in formulazioni anti-aging per il viso e in ambito hair care. Dopo trattamenti ripetuti delle ciocche con i prodotti contenenti sericina, si è osservato un aumento della lucentezza nei campioni esaminati corrispondente a +4,98% con la maschera (MS) e +13,35% con il balsamo (BS), rispetto al controllo. La capacità di adesione della sericina alla fibra è stata confermata dalle immagini acquisite al FESEM: la struttura della cuticola è risultata più omogenea, con aree ben visibili di deposizione dei prodotti tricologici applicati. Al fine di studiare le conseguenze dello stress termico su capelli naturali o decolorati, si è determinata mediante glossimetro la brillantezza, che misura la riflessione diretta della luce inviata su una superficie. Dopo cicli ripetuti, comprensivi di lavaggio con shampoo e passaggio di piastra lisciante a 220°C si è osservato per le ciocche decolorate un calo della brillantezza dell’8,97% rispetto al valore originale. Al FESEM si è confermato che il calore altera la struttura a livello superficiale, provoca gravi lesioni su entrambe le tipologie di capelli presi in esame: si evidenziano zone di distacco delle scaglie della cuticola, profonde fratture e solchi, oltre ad aree di pre-frattura. In conclusione, per rallentare l’invecchiamento dei capelli può essere utile il trattamento con prodotti tricologici specifici dopo ogni lavaggio, limitare l’esposizione solare e le temperature d’uso della piastra lisciante.
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