Grazie alla collaborazione con l’OVSG-IPGP, tramite uno stage della durata di un mese e mezzo, sono state realizzate delle misurazioni di flusso di gas uscente dal suolo nei pressi della cima del duomo vulcanico Soufrière di Guadeloupe. Tramite l’utilizzo di uno strumento prodotto dalla West Systems di Pisa, il Portable Flux meter, ed il supporto nella visualizzazione ed analisi dei dati raccolti tramite l’uso di software quali FluxManager e FluxRevision è stato possibile realizzare studi di variazione di flusso su tracce di misura in corrispondenza di luoghi di interesse. Sono stati selezionati il Cratere Dupuy, posto a Nord della cima del vulcano e l’area fumarolica del cratere Napoleon, nella sua porzione Nord ed Est. La genesi del gas che fuoriesce dal suolo è radicalmente differente rispetto a quella che caratterizza il gas delle fumarole; il gas del suolo attraversa il complesso sistema idrotermale del vulcano andando in contro a numerose reazioni chimiche che ne fanno variare considerevolmente la natura e le caratteristiche principali. Le specie gassose coinvolte nello studio sono il diossido di carbonio e l’acido solfidrico, l’uno considerato uno dei principali componenti volatili dei magmi, l’altro come gas strettamente legato alle eruzioni vulcaniche. L’operato dell’OVSG-IPGP si caratterizza per la raccolta ed analisi continua di un ampissimo numero di dati che comprendono lo studio delle effusioni gassose delle fumarole, tramite analisi di composizione e temperatura, studio della chimica e temperatura delle acque di sorgente, captazione ed analisi dei segnali sismici, misurazione dei movimenti del duomo e delle sue fratture. L’Osservatorio Vulcanologico e Sismologico di Guadeloupe classifica i segnali sismici che riceve tramite un sistema automatizzato e la sorveglianza di tecnici specializzati. Sebbene nell'analisi dei dati da parte dell'osservatorio siano riconosciuti cinque tipi principali di segnali, solo tre classi principali sono facilmente distinguibili sulle tracce sismiche continue durante il protocollo analitico giornaliero, che sono definite come: Eventi VT (vulcano-tettonici, ad alta frequenza), Eventi Nested (annidati) ed Eventi LP (a lungo periodo o a bassa frequenza). Le altre due classi, come eventi ibridi ed eventi LP monocromatici (o Tornillos) sono inclusi rispettivamente come eventi VT e LP. La correlazione tra effusione di gas del suolo e sismicità superficiale può essere uno strumento di grande aiuto nella detezione di fratture in apertura o aperte, al di sotto della superficie del suolo. Lo studio condotto presso l’OVSG ha permesso la detezione di un punto di misura in cui le effusioni gassose registrano un intenso picco nel flusso del gas che fuoriesce dal suolo, conseguentemente ad eventi di tipo VT concentrati in uno sciame sismico. La correlazione tra questi due elementi porta a supporre la presenza di una frattura al di sotto del suolo in corrispondenza del secondo punto di misura in prossimità del Cratere Napoleon Nord.

SVILUPPO DI UN SISTEMA DI MONITORAGGIO DEL FLUSSO DI CO2 E H2S SUL DUOMO DEL VULCANO SOUFRIÈRE ALL’ISOLA DI GUADELOUPE (ANTILLE FRANCESI)

BONI, TOMMASO
2020/2021

Abstract

Grazie alla collaborazione con l’OVSG-IPGP, tramite uno stage della durata di un mese e mezzo, sono state realizzate delle misurazioni di flusso di gas uscente dal suolo nei pressi della cima del duomo vulcanico Soufrière di Guadeloupe. Tramite l’utilizzo di uno strumento prodotto dalla West Systems di Pisa, il Portable Flux meter, ed il supporto nella visualizzazione ed analisi dei dati raccolti tramite l’uso di software quali FluxManager e FluxRevision è stato possibile realizzare studi di variazione di flusso su tracce di misura in corrispondenza di luoghi di interesse. Sono stati selezionati il Cratere Dupuy, posto a Nord della cima del vulcano e l’area fumarolica del cratere Napoleon, nella sua porzione Nord ed Est. La genesi del gas che fuoriesce dal suolo è radicalmente differente rispetto a quella che caratterizza il gas delle fumarole; il gas del suolo attraversa il complesso sistema idrotermale del vulcano andando in contro a numerose reazioni chimiche che ne fanno variare considerevolmente la natura e le caratteristiche principali. Le specie gassose coinvolte nello studio sono il diossido di carbonio e l’acido solfidrico, l’uno considerato uno dei principali componenti volatili dei magmi, l’altro come gas strettamente legato alle eruzioni vulcaniche. L’operato dell’OVSG-IPGP si caratterizza per la raccolta ed analisi continua di un ampissimo numero di dati che comprendono lo studio delle effusioni gassose delle fumarole, tramite analisi di composizione e temperatura, studio della chimica e temperatura delle acque di sorgente, captazione ed analisi dei segnali sismici, misurazione dei movimenti del duomo e delle sue fratture. L’Osservatorio Vulcanologico e Sismologico di Guadeloupe classifica i segnali sismici che riceve tramite un sistema automatizzato e la sorveglianza di tecnici specializzati. Sebbene nell'analisi dei dati da parte dell'osservatorio siano riconosciuti cinque tipi principali di segnali, solo tre classi principali sono facilmente distinguibili sulle tracce sismiche continue durante il protocollo analitico giornaliero, che sono definite come: Eventi VT (vulcano-tettonici, ad alta frequenza), Eventi Nested (annidati) ed Eventi LP (a lungo periodo o a bassa frequenza). Le altre due classi, come eventi ibridi ed eventi LP monocromatici (o Tornillos) sono inclusi rispettivamente come eventi VT e LP. La correlazione tra effusione di gas del suolo e sismicità superficiale può essere uno strumento di grande aiuto nella detezione di fratture in apertura o aperte, al di sotto della superficie del suolo. Lo studio condotto presso l’OVSG ha permesso la detezione di un punto di misura in cui le effusioni gassose registrano un intenso picco nel flusso del gas che fuoriesce dal suolo, conseguentemente ad eventi di tipo VT concentrati in uno sciame sismico. La correlazione tra questi due elementi porta a supporre la presenza di una frattura al di sotto del suolo in corrispondenza del secondo punto di misura in prossimità del Cratere Napoleon Nord.
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