This elaborate, divided into two sections, was born from the intention to investigate the impact that the Spanish language currently has in the world. Following an introduction on bilingualism, precisely on the importance it assumes in the contemporary era (and beyond), I intended to focus the analysis on the history of journalism, specifically the Spanish one, and on how the new social media have influenced and modified the way of making information in general, observing the change that the Spanish language undergoes, in particular of the press, following the phenomenon of globalization. The first chapter presents an in-depth study of the concept of bilingualism, starting from the analysis of the theories formulated by the US linguist Noam Chomsky, and examining the data from the Instituto Cervantes study. Spanish is the most spoken and studied language, as evidenced by the statistics and data collected by Eurostat in 2016: this language is recognized as an official language in numerous organizations and institutions, such as the United Nations and the European Union. Business negotiations and commercial agreements in both hemispheres are also conditioned by the economic importance of the Spanish. In the second part of the first chapter, the history of Spanish journalism is retraced from a historical point of view and a reflection is made on the media, which are going through an era that sees them involved in rapid changes, oriented towards modernity. To this end, the main historical events that influenced the evolution of printing over time were examined and the publications and the editions of periodicals such as 'La Vanguardia', 'El Heraldo', and in particular 'ABC' were consulted. Finally, data and surveys were examined aimed at highlighting the press crisis (a period in which the advent of the internet led to the almost total disappearance of the written press, in favor of the digital one) and the creation of new jargons. and languages cybernetic. The second chapter focuses on the "how" and "why" Italian journalism uses loans from Spanish, observing how two distinct media systems: the official local press and the multicultural magazines produced by the Latin American migrant community residing in Italy. These aspects have been deepened through the content and linguistic study of publications such as 'Il Secolo XIX' and 'La Repubblica' and of multicultural magazines such as 'Los Andes', with the aim of illustrating the communicative function that this language assumes and the social reasons that led the media the preference for certain linguistic choices. In conclusion, in order to illustrate an overview of Hispanisms in the Italian language, some examples have been identified and commented on in the context of three articles "The arena in triumph for the first Italian bullfighter", "A coup dismisses for only 48 hours Hugo Chavez ”, and“ Sudan, coup in coup ”, respectively appeared on 'The Republic', '21st century' and 'RSI News'.
Il presente elaborato, articolato in due sezioni, è nato dall’intenzione di approfondire l’incidenza che attualmente la lingua spagnola ricopre nel mondo. A seguito di un’introduzione sul bilinguismo, precisamente sull'importanza che esso assume nell’epoca contemporanea (e non solo), ho inteso focalizzare l’analisi sulla storia del giornalismo, nello specifico quello spagnolo, e su come i nuovi social media abbiano influenzato e modificato il modo di fare informazione in generale, osservando il cambiamento che subisce la lingua spagnola, in particolare della stampa, a seguito del fenomeno della globalizzazione. Il primo capitolo presenta un approfondimento del concetto di bilinguismo, partendo dall’analisi delle teorie formulate dal linguista Statunitense Noam Chomsky, e prendendo in esame i dati dello studio dell’Instituto Cervantes. Lo spagnolo risulta essere l’idioma più parlato e studiato, come dimostrano le statistiche e dati raccolti dall’Eurostat nel 2016: tale lingua è riconosciuta quale ufficiale in numerose organizzazioni e istituzioni, come le Nazioni Unite e l'Unione Europea. Anche le negoziazioni d’affari e gli accordi commerciali in entrambi gli emisferi sono condizionati dall’importanza economica dello spagnolo. Nella seconda parte del primo capitolo viene ripercorsa, da un punto di vista storico, la storia del giornalismo spagnolo ed effettuata una riflessione sui mezzi di informazione, che stanno attraversando un’epoca che li vede coinvolti in rapidi cambiamenti, orientati verso la modernità. A tal fine sono stati presi in esame i principali eventi storici che hanno condizionato l’evoluzione della stampa nel tempo e sono state consultate le testate e le tirature di periodici quali ‘La Vanguardia’, ‘El Heraldo’, ed in particolare ‘ABC’. Infine, sono stati presi in esame dati e sondaggi volti a mettere in risalto la crisi della stampa (periodo in cui l’avvento di internet ha portato alla scomparsa quasi totale della stampa scritta, a favore di quella digitale) e la creazione di nuovi gerghi e lingue cibernetiche. Il secondo capitolo si focalizza sui “come” e sui “perché” il giornalismo italiano ricorra ai prestiti dallo spagnolo, osservando come due distinti sistemi 3 mediatici: la stampa ufficiale locale e le riviste multiculturali prodotte dalla comunità migrante latino-americana residente in Italia. Tali aspetti sono stati approfonditi attraverso lo studio contenutistico e linguistico di testate quali ‘Il Secolo XIX’ e ‘La Repubblica’ e di riviste multiculturali come ‘Los Andes’, con il fine di illustrare la funzione comunicativa che assume tale idioma e le ragioni sociali che hanno indotto i media alla predilezione di determinate scelte linguistiche. In conclusione, nella prospettiva di illustrare una panoramica sugli ispanismi nella lingua italiana, ne sono stati individuati e commentati alcuni esempi nell’ambito di tre articoli «L’arena in tripudio per la prima torera italiana», «Un golpe destituisce per solo 48 ore Hugo Chavez», e «Sudan, golpe nel golpe», apparsi rispettivamente su ‘La Repubblica’, ‘XXI secolo’ e ‘RSI News’.
Il giornalismo spagnolo dall’Ottocento all’epoca dei social media: un’analisi sui fenomeni di globalizzazione e sulla presenza degli ispanismi nei media italiani.
CORTESI, MARTINA
2020/2021
Abstract
Il presente elaborato, articolato in due sezioni, è nato dall’intenzione di approfondire l’incidenza che attualmente la lingua spagnola ricopre nel mondo. A seguito di un’introduzione sul bilinguismo, precisamente sull'importanza che esso assume nell’epoca contemporanea (e non solo), ho inteso focalizzare l’analisi sulla storia del giornalismo, nello specifico quello spagnolo, e su come i nuovi social media abbiano influenzato e modificato il modo di fare informazione in generale, osservando il cambiamento che subisce la lingua spagnola, in particolare della stampa, a seguito del fenomeno della globalizzazione. Il primo capitolo presenta un approfondimento del concetto di bilinguismo, partendo dall’analisi delle teorie formulate dal linguista Statunitense Noam Chomsky, e prendendo in esame i dati dello studio dell’Instituto Cervantes. Lo spagnolo risulta essere l’idioma più parlato e studiato, come dimostrano le statistiche e dati raccolti dall’Eurostat nel 2016: tale lingua è riconosciuta quale ufficiale in numerose organizzazioni e istituzioni, come le Nazioni Unite e l'Unione Europea. Anche le negoziazioni d’affari e gli accordi commerciali in entrambi gli emisferi sono condizionati dall’importanza economica dello spagnolo. Nella seconda parte del primo capitolo viene ripercorsa, da un punto di vista storico, la storia del giornalismo spagnolo ed effettuata una riflessione sui mezzi di informazione, che stanno attraversando un’epoca che li vede coinvolti in rapidi cambiamenti, orientati verso la modernità. A tal fine sono stati presi in esame i principali eventi storici che hanno condizionato l’evoluzione della stampa nel tempo e sono state consultate le testate e le tirature di periodici quali ‘La Vanguardia’, ‘El Heraldo’, ed in particolare ‘ABC’. Infine, sono stati presi in esame dati e sondaggi volti a mettere in risalto la crisi della stampa (periodo in cui l’avvento di internet ha portato alla scomparsa quasi totale della stampa scritta, a favore di quella digitale) e la creazione di nuovi gerghi e lingue cibernetiche. Il secondo capitolo si focalizza sui “come” e sui “perché” il giornalismo italiano ricorra ai prestiti dallo spagnolo, osservando come due distinti sistemi 3 mediatici: la stampa ufficiale locale e le riviste multiculturali prodotte dalla comunità migrante latino-americana residente in Italia. Tali aspetti sono stati approfonditi attraverso lo studio contenutistico e linguistico di testate quali ‘Il Secolo XIX’ e ‘La Repubblica’ e di riviste multiculturali come ‘Los Andes’, con il fine di illustrare la funzione comunicativa che assume tale idioma e le ragioni sociali che hanno indotto i media alla predilezione di determinate scelte linguistiche. In conclusione, nella prospettiva di illustrare una panoramica sugli ispanismi nella lingua italiana, ne sono stati individuati e commentati alcuni esempi nell’ambito di tre articoli «L’arena in tripudio per la prima torera italiana», «Un golpe destituisce per solo 48 ore Hugo Chavez», e «Sudan, golpe nel golpe», apparsi rispettivamente su ‘La Repubblica’, ‘XXI secolo’ e ‘RSI News’.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/33577