The aim of the paper is to provide a theoretical framework of reference of false memories, defining them and trying to understand their origin and legal consequences. The first chapter is aimed at analysing the Italian legal structure: the role of the witness and the different biases he/she may incur are explained. The second part lists the different theories that explain how false memories are formed (disinformation effect, Fuzzy trace theory, DRM paradigm), how they are maintained and how they interfere in criminal trials. The third chapter deals with interview techniques useful to detect false memories and, as far as possible, minimize their consequences, trying to understand which mistakes the interviewer should avoid (cognitive interview, SAI, Reid's technique). The last chapter is dedicated to more practical aspects of the court context, explaining how central the role of the witness is, with reference to the Innocence Project. At present, the use of more advanced scientific techniques protects against false positives, but overconfidence in human memory and overestimation of its capacity are still a deficit in the detection of the real perpetrators.
Lo scopo dell'elaborato è fornire un quadro teorico di riferimento dei falsi ricordi, definendoli e cercando di capirne l'origine e le conseguenze giuridiche. Il primo capitolo è finalizzato all'analisi della struttura giuridica italiana: viene esplicitato il ruolo del testimone e i diversi bias in cui egli può incorrere. Nella seconda parte verranno elencate le diverse teorie che spiegano come si formano i falsi ricordi (effetto disinformazione, Fuzzy trace theory, paradigma DRM), come si mantengono e come interferiscono nei processi penali. Il terzo capitolo si interessa alle tecniche di intervista utili per scovare i falsi ricordi e, per quanto possibile, minimizzarne le conseguenze, cercando di capire quali errori deve evitare l'intervistatore (intervista cognitiva, SAI, tecnica di Reid). L'ultimo capitolo è dedicato ad aspetti più pratici del contesto del tribunale, spiegando quanto sia centrale il ruolo del testimone, con riferimento all'Innocence Project. Attualmente l'utilizzo di tecniche scientifiche più avanzate protegge dai falsi positivi, tuttavia l'eccessiva fiducia nella memoria umana e la sovrastima delle sue capacità costituiscono ancora un deficit per l'individuazione dei reali colpevoli.
Falsi ricordi e testimonianza nel contesto giuridico italiano
FAGONE LA ZITA, BENEDETTA
2020/2021
Abstract
Lo scopo dell'elaborato è fornire un quadro teorico di riferimento dei falsi ricordi, definendoli e cercando di capirne l'origine e le conseguenze giuridiche. Il primo capitolo è finalizzato all'analisi della struttura giuridica italiana: viene esplicitato il ruolo del testimone e i diversi bias in cui egli può incorrere. Nella seconda parte verranno elencate le diverse teorie che spiegano come si formano i falsi ricordi (effetto disinformazione, Fuzzy trace theory, paradigma DRM), come si mantengono e come interferiscono nei processi penali. Il terzo capitolo si interessa alle tecniche di intervista utili per scovare i falsi ricordi e, per quanto possibile, minimizzarne le conseguenze, cercando di capire quali errori deve evitare l'intervistatore (intervista cognitiva, SAI, tecnica di Reid). L'ultimo capitolo è dedicato ad aspetti più pratici del contesto del tribunale, spiegando quanto sia centrale il ruolo del testimone, con riferimento all'Innocence Project. Attualmente l'utilizzo di tecniche scientifiche più avanzate protegge dai falsi positivi, tuttavia l'eccessiva fiducia nella memoria umana e la sovrastima delle sue capacità costituiscono ancora un deficit per l'individuazione dei reali colpevoli.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/33540