BACKGROUND The IBD are inflammatory chronic relapsing diseases of the digestive tract, of which CD and UC are the major representative. There’s still no known pathogenesis, therefore there’s not yet a specific diagnostic test, but we rely on anatomopathological analysis. Given the increasing incidence of these diseases, it’s important to look for faster, cheaper and less invasive diagnostic tests, that can give an accurate evaluation of the disease and a prediction on therapeutic response. Serological markers are used for differential diagnosis between CD and UC, but their diagnostic accuracy is still not reliable enough, and their prognostic value requires further study. The aim of the study is to evaluate whether certain ASCA and ALCA values can be used in the diagnosis of IBD and as a predictive factor for disease progression in IBD. METHODS In this retrospective observational study, participants were 168 patients with diagnosed IBD (116 diagnosed with CD and 52 diagnosed with UC) who were chosen among the patients of the clinic of the S.C. Gastroenterology-U Molinette, San Giovanni Vecchio Antica Sede. We considered the serological values of ASCA and ALCA obtained in a previous study and, 15 years later, they were compared with disease aggressiveness throughout the patients' clinical history (judged by Siegel’s score: need for surgery, need for immunosuppressant or biological therapy in the clinical history, need for 2 or more cycles of systemic corticosteroid therapy, need for hospitalization for disease activity during history, presence of disabling symptoms for more than one consecutive year), generalities (sex, age, smoking habit, familiarity with IBD), and the clinical history of patients (age at diagnosis, presence of perianal pathology). RESULTS The results of this study confirm the usefulness of ASCA and ALCA in the diagnosis and prognosis of inflammatory bowel diseases. ASCA and ALCA values are useful in the differential diagnosis of CD with UC (ASCA>22.3, sensitivity 75.0%, specificity 78.9%, AUC 0.8, p<0.0001, ALCA>36.2, sensitivity 65.5%, specificity 71.2%, AUC 0.7, p=0001). ALCA values show a significant correlation with disease aggressiveness in both CD patients and UC patients, but with opposite trends: ALCA values are lower in CD patients who have had an aggressive disease course (ALCA<55.5, sensitivity 87.6%, specificity 52.6%, AUC 0.7, p=0.012). ALCA values are higher in UC patients who have had an aggressive disease course (ALCA>21.3, sensitivity 51.7%, specificity 91.3%, AUC 0.8, p=0.0001). Noticeably in the subgroup with CD it is observed: low ALCA values correlate significantly with the need to take two or more cycles of steroids during the course of illness (p=0.02) and the need to be hospitalized for disease activity (p=0.04). In the population with UC it is observed: high ALCA values correlate significantly with the need to take advanced therapies (p=0.02) and two or more steroid cycles (p=0.009). ALCA values are significantly higher in patients with a family history of IBD (p=0.0001). CONCLUSIONS ASCA and ALCA are useful in the diagnosis of IBD, ALCA values can be used as predictive factors of disease aggressiveness with good specificity and low sensitivity in CD, and good sensitivity but low specificity in UC.
BACKGROUND Le IBD sono disordini cronico recidivanti infiammatori del tratto intestinale, rappresentate da CD e UC. La patogenesi è ancora sconosciuta, di conseguenza manca un unico test diagnostico specifico, ma si basa sull’interpretazione dei referti anatomopatologici. Data la crescente incidenza di queste patologie è importante la ricerca di test diagnostici più rapidi, economici e meno invasivi, e che abbiano un’accurata valutazione della malattia e una predizione della risposta terapeutica. I marker sierologici vengono utilizzati per la diagnosi differenziale tra CD e UC, ma la loro accuratezza diagnostica non è ancora abbastanza affidabile, e il loro valore prognostico richiede ulteriori studi. L’obiettivo dello studio è di valutare se determinati valori di ASCA e ALCA possano essere usati nella diagnosi di IBD e come fattore predittivo per l’andamento di malattia. MATERIALI E METODI In questo studio retrospettivo osservazionale sono stati inclusi 168 pazienti con accertata diagnosi di IBD (116 con diagnosi di CD e 52 con diagnosi di UC) scelti tra i pazienti dell’ambulatorio della S.C. Gastroenterologia-U Molinette, presidio San Giovanni Vecchio Antica Sede. A distanza di 15 anni, sono stati presi in considerazione i valori sierologici di ASCA e ALCA ottenuti da uno studio precedente e sono stati rapportati con l’aggressività di malattia durante tutta la storia clinica dei pazienti (giudicata con lo score di Siegel: necessità di intervento chirurgico, necessità di immunosoppressore o biologico nella storia clinica, necessità di 2 o più cicli di terapia sistemica corticosteroidea, necessità di ricovero per attività di malattia durante la storia, presenza di sintomi invalidanti per più di un anno consecutivo), le generalità (sesso, età, abitudine tabagica, familiarità per IBD), e la storia clinica dei pazienti (età alla diagnosi, presenza di patologia perianale). RISULTATI I risultati di questo studio confermano l’utilità di ASCA e ALCA nella diagnosi e nella prognosi delle malattie infiammatorie croniche intestinali. I valori di ASCA e ALCA sono utili nella diagnosi differenziale di CD con UC (ASCA>22.3, sensibilità 75.0%, specificità 78.9%, AUC 0.8, p<0.0001 , ALCA>36.2, sensibilità 65.5%, specificità 71.2%, AUC 0.7, p=0001). I valori di ALCA mostrano una correlazione significativa con l’aggressività di malattia sia nei pazienti affetti da CD, che con i pazienti affetti da UC, ma con tendenza opposta: i valori di ALCA sono minori in pazienti affetti da CD che hanno avuto un andamento di malattia aggressivo (ALCA<55.5, sensibilità 87.6%, specificità 52.6%, AUC 0.7, p=0.012). I valori di ALCA sono maggiori in pazienti affetti da UC che hanno avuto un andamento di malattia aggressivo (ALCA>21.3, sensibilità 51.7%, specificità 91.3%, AUC 0.8, p=0.0001). Nello specifico nella popolazione con CD si osserva: bassi valori di ALCA correlano significativamente con la necessità di assumere due o più cicli di steroidi durante il corso di malattia (p=0.02) e la necessità di venire ricoverati per attività di malattia (p=0.04). Nella popolazione con UC si osserva: alti valori di ALCA correlano significativamente con la necessità di assumere terapie avanzate (p=0.02) e due o più cicli di steroidi (p=0.009). I valori di ALCA sono significativamente più alti in pazienti con anamnesi familiare positiva per IBD (p=0.0001). CONCLUSIONI ASCA e ALCA sono utili nella diagnosi di IBD, i valori di ALCA possono essere utilizzati come fattori predittivi di aggressività di malattia con buona specificità e bassa sensibilità nella CD, e buona sensibilità ma bassa specificità nella UC.
Ruolo degli antiglicani nella diagnosi e nella predizione dell'outcome nelle malattie infiammatorie croniche intestinali: risultati di uno studio osservazionale retrospettivo
CONTE, ANTONELLA
2021/2022
Abstract
BACKGROUND Le IBD sono disordini cronico recidivanti infiammatori del tratto intestinale, rappresentate da CD e UC. La patogenesi è ancora sconosciuta, di conseguenza manca un unico test diagnostico specifico, ma si basa sull’interpretazione dei referti anatomopatologici. Data la crescente incidenza di queste patologie è importante la ricerca di test diagnostici più rapidi, economici e meno invasivi, e che abbiano un’accurata valutazione della malattia e una predizione della risposta terapeutica. I marker sierologici vengono utilizzati per la diagnosi differenziale tra CD e UC, ma la loro accuratezza diagnostica non è ancora abbastanza affidabile, e il loro valore prognostico richiede ulteriori studi. L’obiettivo dello studio è di valutare se determinati valori di ASCA e ALCA possano essere usati nella diagnosi di IBD e come fattore predittivo per l’andamento di malattia. MATERIALI E METODI In questo studio retrospettivo osservazionale sono stati inclusi 168 pazienti con accertata diagnosi di IBD (116 con diagnosi di CD e 52 con diagnosi di UC) scelti tra i pazienti dell’ambulatorio della S.C. Gastroenterologia-U Molinette, presidio San Giovanni Vecchio Antica Sede. A distanza di 15 anni, sono stati presi in considerazione i valori sierologici di ASCA e ALCA ottenuti da uno studio precedente e sono stati rapportati con l’aggressività di malattia durante tutta la storia clinica dei pazienti (giudicata con lo score di Siegel: necessità di intervento chirurgico, necessità di immunosoppressore o biologico nella storia clinica, necessità di 2 o più cicli di terapia sistemica corticosteroidea, necessità di ricovero per attività di malattia durante la storia, presenza di sintomi invalidanti per più di un anno consecutivo), le generalità (sesso, età, abitudine tabagica, familiarità per IBD), e la storia clinica dei pazienti (età alla diagnosi, presenza di patologia perianale). RISULTATI I risultati di questo studio confermano l’utilità di ASCA e ALCA nella diagnosi e nella prognosi delle malattie infiammatorie croniche intestinali. I valori di ASCA e ALCA sono utili nella diagnosi differenziale di CD con UC (ASCA>22.3, sensibilità 75.0%, specificità 78.9%, AUC 0.8, p<0.0001 , ALCA>36.2, sensibilità 65.5%, specificità 71.2%, AUC 0.7, p=0001). I valori di ALCA mostrano una correlazione significativa con l’aggressività di malattia sia nei pazienti affetti da CD, che con i pazienti affetti da UC, ma con tendenza opposta: i valori di ALCA sono minori in pazienti affetti da CD che hanno avuto un andamento di malattia aggressivo (ALCA<55.5, sensibilità 87.6%, specificità 52.6%, AUC 0.7, p=0.012). I valori di ALCA sono maggiori in pazienti affetti da UC che hanno avuto un andamento di malattia aggressivo (ALCA>21.3, sensibilità 51.7%, specificità 91.3%, AUC 0.8, p=0.0001). Nello specifico nella popolazione con CD si osserva: bassi valori di ALCA correlano significativamente con la necessità di assumere due o più cicli di steroidi durante il corso di malattia (p=0.02) e la necessità di venire ricoverati per attività di malattia (p=0.04). Nella popolazione con UC si osserva: alti valori di ALCA correlano significativamente con la necessità di assumere terapie avanzate (p=0.02) e due o più cicli di steroidi (p=0.009). I valori di ALCA sono significativamente più alti in pazienti con anamnesi familiare positiva per IBD (p=0.0001). CONCLUSIONI ASCA e ALCA sono utili nella diagnosi di IBD, i valori di ALCA possono essere utilizzati come fattori predittivi di aggressività di malattia con buona specificità e bassa sensibilità nella CD, e buona sensibilità ma bassa specificità nella UC.File | Dimensione | Formato | |
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