Lo scopo di questo elaborato è quello di investigare gli effetti dell’allenamento isometrico su diverse popolazioni, applicandolo nelle sue diverse metodiche. Vengono infatti riportati i risultati di diversi studi che analizzano le diverse modalità di contrazione isometrica, differenziate per angolo di contrazione, durata di contrazione e intensità di contrazione. In base all’utilizzo di queste variabili si è dimostrato che è possibile incorrere in diversi tipi di adattamento a livello strutturale del complesso muscolo-tendineo. Lo studio riporta successivamente come l’allenamento isometrico abbia dimostrato di portare cambiamenti a livello tissutale tendineo, agendo positivamente sulle sue proprietà meccaniche, fondamentali per la performance sportiva. A riguardo di quest’ultima si è poi dimostrato come l’allenamento isometrico (nonostante la sua natura statica) applicato correttamente con le giuste modalità di contrazione, sia anche in grado di avere effetti positivi sulla performance. L’elaborato evidenzia poi i meccanismi con cui l’allenamento isometrico è in grado di intervenire, provocando un effetto analgesico per quei soggetti che soffrono di tendinopatie, permettendo a coloro che praticano sport di poter comunque svolgere programmi di allenamento della forza anche in presenza di dolore. L’allenamento isometrico è infatti in grado di produrre una finestra di tempo di 45 minuti post-intervento, in cui l’atleta percepisce livelli molto bassi di dolore. Vengono poi presentate delle metodologie di intervento di allenamento isometrico per porre quelle che sono le fondamenta di forza nei giovani atleti, costruendo quindi la loro tolleranza agli stimoli dell’allenamento, ma anche metodiche da implementare con atleti avanzati in modo tale da aumentare ulteriormente i loro livelli di forza muscolare. L’elaborato si conclude con una parte dedicata ai test di forza massima isometrica, classificandoli come test facilmente standardizzabili e di conseguenza ad alta validità e affidabilità, per andare a valutare sia il grado di funzione motoria nei soggetti sedentari, sia a valutare i livelli di performance nella popolazione sportiva.

ALLENAMENTO ISOMETRICO: COSTRUIRE LE FONDAMENTA DI FORZA NEGLI ATLETI E BENEFICI SULLA POPOLAZIONE GENERALE

SARTORE, GIACOMO
2020/2021

Abstract

Lo scopo di questo elaborato è quello di investigare gli effetti dell’allenamento isometrico su diverse popolazioni, applicandolo nelle sue diverse metodiche. Vengono infatti riportati i risultati di diversi studi che analizzano le diverse modalità di contrazione isometrica, differenziate per angolo di contrazione, durata di contrazione e intensità di contrazione. In base all’utilizzo di queste variabili si è dimostrato che è possibile incorrere in diversi tipi di adattamento a livello strutturale del complesso muscolo-tendineo. Lo studio riporta successivamente come l’allenamento isometrico abbia dimostrato di portare cambiamenti a livello tissutale tendineo, agendo positivamente sulle sue proprietà meccaniche, fondamentali per la performance sportiva. A riguardo di quest’ultima si è poi dimostrato come l’allenamento isometrico (nonostante la sua natura statica) applicato correttamente con le giuste modalità di contrazione, sia anche in grado di avere effetti positivi sulla performance. L’elaborato evidenzia poi i meccanismi con cui l’allenamento isometrico è in grado di intervenire, provocando un effetto analgesico per quei soggetti che soffrono di tendinopatie, permettendo a coloro che praticano sport di poter comunque svolgere programmi di allenamento della forza anche in presenza di dolore. L’allenamento isometrico è infatti in grado di produrre una finestra di tempo di 45 minuti post-intervento, in cui l’atleta percepisce livelli molto bassi di dolore. Vengono poi presentate delle metodologie di intervento di allenamento isometrico per porre quelle che sono le fondamenta di forza nei giovani atleti, costruendo quindi la loro tolleranza agli stimoli dell’allenamento, ma anche metodiche da implementare con atleti avanzati in modo tale da aumentare ulteriormente i loro livelli di forza muscolare. L’elaborato si conclude con una parte dedicata ai test di forza massima isometrica, classificandoli come test facilmente standardizzabili e di conseguenza ad alta validità e affidabilità, per andare a valutare sia il grado di funzione motoria nei soggetti sedentari, sia a valutare i livelli di performance nella popolazione sportiva.
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