Il piede piatto è un dismorfismo molto comune nell’età preadolescenziale e adolescenziale. Uno studio tedesco condotto nel 2018, e altri studi prima di questo, hanno dimostrato che circa il 97% dei bambini in età uguale o inferiore ai 6 anni presenta un piattismo funzionale del piede. Tutti i bambini nascono con il piede piatto e il problema normalmente sparisce spontaneamente con la crescita nei primi 10 anni di vita. Solo una minoranza (4% in soggetti di 10 anni) di cui, fortunatamente, solo il 2% lamenta dolore, continua a presentare questo problema anche oltre il periodo sensibile. Il piattismo è una deformità caratterizzata dall’abbassamento della volta plantare. Può essere dovuto da molteplici fattori quali ipotonia dei muscoli plantari, o patologie secondarie come ritrazione del tendine d’Achille, disfunzione del tendine tibiale posteriore, sindrome del tunnel tarsale, neuroma di Morton. È necessario eseguire attente valutazioni per identificare la tipologia di piattismo: attraverso test statici e dinamici eseguiti su tapis roulant baropodometrico – treadmill baropodografico – si possono individuare le forme di piede funzionalmente piatto, che possono essere causa di dolore e deformità secondarie, distinguendole dalle forme di piede morfologicamente piatto che sono per lo più asintomatiche. In caso di patologie secondarie, il piattismo non è risolvibile se non con ortesi o, in casi estremi, interventi chirurgici come il calcagno-stop; nel caso in cui si tratti di una deformità dovuto a ipotonia, questa può essere risolta tramite esercizi propriocettivi di rinforzo dei muscoli plantari.

Piede piatto in età evolutiva: valutazione baropodometrica ed esercizi propriocettivi

GATTO, FEDERICA
2020/2021

Abstract

Il piede piatto è un dismorfismo molto comune nell’età preadolescenziale e adolescenziale. Uno studio tedesco condotto nel 2018, e altri studi prima di questo, hanno dimostrato che circa il 97% dei bambini in età uguale o inferiore ai 6 anni presenta un piattismo funzionale del piede. Tutti i bambini nascono con il piede piatto e il problema normalmente sparisce spontaneamente con la crescita nei primi 10 anni di vita. Solo una minoranza (4% in soggetti di 10 anni) di cui, fortunatamente, solo il 2% lamenta dolore, continua a presentare questo problema anche oltre il periodo sensibile. Il piattismo è una deformità caratterizzata dall’abbassamento della volta plantare. Può essere dovuto da molteplici fattori quali ipotonia dei muscoli plantari, o patologie secondarie come ritrazione del tendine d’Achille, disfunzione del tendine tibiale posteriore, sindrome del tunnel tarsale, neuroma di Morton. È necessario eseguire attente valutazioni per identificare la tipologia di piattismo: attraverso test statici e dinamici eseguiti su tapis roulant baropodometrico – treadmill baropodografico – si possono individuare le forme di piede funzionalmente piatto, che possono essere causa di dolore e deformità secondarie, distinguendole dalle forme di piede morfologicamente piatto che sono per lo più asintomatiche. In caso di patologie secondarie, il piattismo non è risolvibile se non con ortesi o, in casi estremi, interventi chirurgici come il calcagno-stop; nel caso in cui si tratti di una deformità dovuto a ipotonia, questa può essere risolta tramite esercizi propriocettivi di rinforzo dei muscoli plantari.
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