Attraverso un viaggio pionieristico, con il presente studio si vuole indagare l’affinità tra il sogno lucido, cioè lo stato di consapevolezza di star sognando che può avvenire durante il sonno e la pratica motoria. Si vuole inoltre dimostrare che l’esperienza del sogno lucido può essere una tecnica valida, così come l’allenamento fisico e la pratica mentale, nel miglioramento della propria prestazione. Dopo aver presentato la fenomenologia del sogno lucido e del sonno, ne vengono analizzati gli effetti neurofisiologici e le correlazioni neurali con lo stato di veglia. Successivamente, vengono introdotte le tecniche di induzione di maggior successo, esaminate quali cause influiscono sulla qualità del sonno e infine presentate nuove tecniche di induzione, alcune non ancora testate nel panorama scientifico. In seguito vengono mostrate ricerche di laboratorio e di campo effettuate con sognatori lucidi esperti e non, tra cui anche atleti, istruiti a svolgere varie azioni di routine che vanno da semplici gesti motori a schemi motori più complessi, i quali vengono confrontati con la pratica fisica e la pratica mentale. Al contempo viene analizzata la percezione sensoriale durante il sogno lucido e il tempo trascorso all’interno del sogno. Per concludere vengono presentati alcuni recenti studi, come gli effetti dell’utilizzo della meditazione a lungo termine per migliorare la frequenza dei sogni lucidi e come ampliare le possibilità di esplorare scientificamente le esperienze oniriche attraverso il dialogo, ponendo il tema ad una possibile ricerca di nuove pratiche di allenamento mentale interattivo all’interno di un sogno lucido.

L’utilizzo del sogno lucido per migliorare la prestazione motoria

BELBA, KEVIN
2020/2021

Abstract

Attraverso un viaggio pionieristico, con il presente studio si vuole indagare l’affinità tra il sogno lucido, cioè lo stato di consapevolezza di star sognando che può avvenire durante il sonno e la pratica motoria. Si vuole inoltre dimostrare che l’esperienza del sogno lucido può essere una tecnica valida, così come l’allenamento fisico e la pratica mentale, nel miglioramento della propria prestazione. Dopo aver presentato la fenomenologia del sogno lucido e del sonno, ne vengono analizzati gli effetti neurofisiologici e le correlazioni neurali con lo stato di veglia. Successivamente, vengono introdotte le tecniche di induzione di maggior successo, esaminate quali cause influiscono sulla qualità del sonno e infine presentate nuove tecniche di induzione, alcune non ancora testate nel panorama scientifico. In seguito vengono mostrate ricerche di laboratorio e di campo effettuate con sognatori lucidi esperti e non, tra cui anche atleti, istruiti a svolgere varie azioni di routine che vanno da semplici gesti motori a schemi motori più complessi, i quali vengono confrontati con la pratica fisica e la pratica mentale. Al contempo viene analizzata la percezione sensoriale durante il sogno lucido e il tempo trascorso all’interno del sogno. Per concludere vengono presentati alcuni recenti studi, come gli effetti dell’utilizzo della meditazione a lungo termine per migliorare la frequenza dei sogni lucidi e come ampliare le possibilità di esplorare scientificamente le esperienze oniriche attraverso il dialogo, ponendo il tema ad una possibile ricerca di nuove pratiche di allenamento mentale interattivo all’interno di un sogno lucido.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
890047_tesi_kevin_belba.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.33 MB
Formato Adobe PDF
1.33 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/33456