La dissonanza cognitiva (Festinger, 1957) è uno stato affettivo negativo originato dalla compresenza di due o più convinzioni incoerenti contemporaneamente o all’evidente discrepanza tra una convinzione o un valore posseduti e il comportamento effettivamente assunto dall’individuo. Questa contraddittorietà genera uno squilibrio interiore che l’individuo è indotto a ridurre per poter risolvere il disagio prodotto e mantenere uno stato soggettivo di coerenza interna. Nel caso in cui la dissonanza non possa essere spiegata attraverso le cognizioni del soggetto o risolta rettificando il comportamento, allora è molto probabile che l'atteggiamento venga modificato per renderlo consonante con il comportamento già messo in atto (Festinger, 1957). A partire dagli anni Sessanta, la teoria postulata da Festinger si è fin da subito contraddistinta come uno dei pilastri fondamentali della psicologia sociale e, negli ultimi anni, la ricerca che ruota attorno alla dissonanza cognitiva si è avvalsa del contributo delle tecniche di neuroimaging e di numerosi altri metodi volti allo studio dei correlati neurologici, cerebrali e fisiologici implicati nell’induzione e nella risoluzione della dissonanza. Questo elaborato nasce dall’interesse di esaminare i substrati neurali del fenomeno della dissonanza cognitiva. In primo luogo, ci occuperemo di fornire, a partire dalla teoria originale, una visione d’insieme del fenomeno in esame e dei suoi risvolti metodologici ed empirici. In secondo luogo, sulla base della ricerca scientifica esistente, ci soffermeremo sui substrati neurali implicati nell’induzione del fenomeno di dissonanza cognitiva e, successivamente, su quelli coinvolti nella sua riduzione e risoluzione. Infine, essendo l’intero processo una fonte di emozione, accenneremo alla, seppur limitata e ancora in evoluzione, letteratura psicologica incentrata sulle emozioni suscitate dallo stato di disagio e sulla risposta affettiva del soggetto generati dall’esperienza di dissonanza.

La dissonanza cognitiva e le neuroscienze si incontrano: i correlati neurali sottostanti alla dissonanza cognitiva

PANERO, VANESSA
2020/2021

Abstract

La dissonanza cognitiva (Festinger, 1957) è uno stato affettivo negativo originato dalla compresenza di due o più convinzioni incoerenti contemporaneamente o all’evidente discrepanza tra una convinzione o un valore posseduti e il comportamento effettivamente assunto dall’individuo. Questa contraddittorietà genera uno squilibrio interiore che l’individuo è indotto a ridurre per poter risolvere il disagio prodotto e mantenere uno stato soggettivo di coerenza interna. Nel caso in cui la dissonanza non possa essere spiegata attraverso le cognizioni del soggetto o risolta rettificando il comportamento, allora è molto probabile che l'atteggiamento venga modificato per renderlo consonante con il comportamento già messo in atto (Festinger, 1957). A partire dagli anni Sessanta, la teoria postulata da Festinger si è fin da subito contraddistinta come uno dei pilastri fondamentali della psicologia sociale e, negli ultimi anni, la ricerca che ruota attorno alla dissonanza cognitiva si è avvalsa del contributo delle tecniche di neuroimaging e di numerosi altri metodi volti allo studio dei correlati neurologici, cerebrali e fisiologici implicati nell’induzione e nella risoluzione della dissonanza. Questo elaborato nasce dall’interesse di esaminare i substrati neurali del fenomeno della dissonanza cognitiva. In primo luogo, ci occuperemo di fornire, a partire dalla teoria originale, una visione d’insieme del fenomeno in esame e dei suoi risvolti metodologici ed empirici. In secondo luogo, sulla base della ricerca scientifica esistente, ci soffermeremo sui substrati neurali implicati nell’induzione del fenomeno di dissonanza cognitiva e, successivamente, su quelli coinvolti nella sua riduzione e risoluzione. Infine, essendo l’intero processo una fonte di emozione, accenneremo alla, seppur limitata e ancora in evoluzione, letteratura psicologica incentrata sulle emozioni suscitate dallo stato di disagio e sulla risposta affettiva del soggetto generati dall’esperienza di dissonanza.
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