L'elaborato vuole evidenziare l’impatto della microgravità sull’organismo, l’importanza del movimento, la gestione dell’allenamento e l’applicazione sia in campo preventivo che riabilitativo. La scelta dell'argomento è scaturita dall’insieme di due fattori principali, il periodo di innovazione che sta contribuendo allo sviluppo di nuove tecnologie sia per la riabilitazione in ipogravità post mielolesioni, sia per la prevenzione di disordini motori provocati dall’assenza di gravità e l’avanzamento delle scienze spaziali che, dando la possibilità dell’essere umano di esplorare e uscire dall’orbita terrestre, hanno allargato gli orizzonti aprendo le porte a nuovi studi, nuove scienze e nuove tecniche anche in campo medico e riabilitativo. Sono stati analizzati l’impatto della microgravità sull’apparato cardiovascolare, sull’apparato muscoloscheletrico (con particolare attenzione alla variazione della densità ossea e attivazione muscolare), i vantaggi della coltivazione in microgravità di cellule staminali mesenchimali, l’applicazione delle stesse e i metodi per il recupero neurologico. Sono quindi stati valutati l’allenamento e la riabilitazione successiva ad una lesione midollare in ipogravità. Comparando i vantaggi della tecnologia per la riabilitazione a gravità ridotta agli svantaggi e l’aumentato rischio di malattie ad insorgenza tardiva causate dalla permanenza dell’organismo a gravità differenti da quella terrestre (g=1).
Impatto della microgravità sull’organismo e applicazione al recupero in soggetti affetti da mielolesioni
ELLENA, GABRIELE
2020/2021
Abstract
L'elaborato vuole evidenziare l’impatto della microgravità sull’organismo, l’importanza del movimento, la gestione dell’allenamento e l’applicazione sia in campo preventivo che riabilitativo. La scelta dell'argomento è scaturita dall’insieme di due fattori principali, il periodo di innovazione che sta contribuendo allo sviluppo di nuove tecnologie sia per la riabilitazione in ipogravità post mielolesioni, sia per la prevenzione di disordini motori provocati dall’assenza di gravità e l’avanzamento delle scienze spaziali che, dando la possibilità dell’essere umano di esplorare e uscire dall’orbita terrestre, hanno allargato gli orizzonti aprendo le porte a nuovi studi, nuove scienze e nuove tecniche anche in campo medico e riabilitativo. Sono stati analizzati l’impatto della microgravità sull’apparato cardiovascolare, sull’apparato muscoloscheletrico (con particolare attenzione alla variazione della densità ossea e attivazione muscolare), i vantaggi della coltivazione in microgravità di cellule staminali mesenchimali, l’applicazione delle stesse e i metodi per il recupero neurologico. Sono quindi stati valutati l’allenamento e la riabilitazione successiva ad una lesione midollare in ipogravità. Comparando i vantaggi della tecnologia per la riabilitazione a gravità ridotta agli svantaggi e l’aumentato rischio di malattie ad insorgenza tardiva causate dalla permanenza dell’organismo a gravità differenti da quella terrestre (g=1).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/33277