The thesis analyzes, on a theoretical level and through the analysis of a case study, the issue of ascertaining the "causal link" (Articles 40 and 41 of the Criminal Code) in the criminal trial. The first chapter, more descriptive, will deal with the main theories that revolve around the demonstration of the causal link in the trial phase, approaching the latter as "tools" that will then be used in support of the II and III chapter. The second chapter will use a case study such as that of the Olivetti sentence “Criminal Cassation, Sec. IV, Sent. October 28, 2019 (Ud. October 8, 2019) which will allow you to observe the ascertainment of the causal relationship in a culpable crime and how these tools adapt to the context of safety in the workplace. The objective of this thesis, chapter three, is to demonstrate that, as the complexity and multiplicity of the new scenarios of application of criminal law (such as that of safety in the workplace) increase, the tools used for the search for causality also increase , and therefore the search for a certain imputation, must deepen towards horizons that would not have previously been imagined. This growing complexity will lead to an increasingly analytical use of judgment tools. In this demonstration it will be seen that the need for evolution and deepening of the instruments of judgment has as its purpose the overcoming of uncertainties towards a jurisprudence that promotes legal certainty.
La tesi analizza, sul piano teorico e attraverso l’analisi di un caso-studio, il tema dell’accertamento del “nesso di causalità” (art. 40 e 41 del Codice Penale) nel processo penale. Il primo capitolo, maggiormente descrittivo, tratterà le principali teorie che ruotano attorno alla dimostrazione del nesso causale in fase di giudizio, approcciando queste ultime come “strumenti” che saranno poi utilizzati a sostegno del II e III capitolo. Il secondo capitolo utilizzerà un caso di studio quale quello della sentenza Olivetti “Cassazione penale, Sez. IV, Sent. 28 ottobre 2019 (Ud. 8 ottobre 2019) che permetterà di osservare l’accertamento del rapporto causale in un reato colposo e come tali strumenti si adattino al contesto della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’obiettivo di questa tesi, capitolo terzo, è dimostrare che, all’aumentare delle complessità e della molteplicità dei nuovi scenari di applicazione del diritto penale (come quello della sicurezza sul lavoro), anche gli strumenti utilizzati per la ricerca del nesso di causalità, e quindi la ricerca di una certa imputazione, devono approfondirsi verso orizzonti che non si sarebbero immaginati precedentemente. Questa complessità crescente porterà ad un utilizzo sempre più analitico degli strumenti di giudizio. In questa dimostrazione si vedrà che l’esigenza di evoluzione e approfondimento degli strumenti di giudizio ha come fine il superamento delle incertezze verso una giurisprudenza che promuova la certezza del diritto.
I nuovi orizzonti del rapporto di causalità nei reati colposi. Il caso Olivetti
VACCARINO, RICCARDO
2020/2021
Abstract
La tesi analizza, sul piano teorico e attraverso l’analisi di un caso-studio, il tema dell’accertamento del “nesso di causalità” (art. 40 e 41 del Codice Penale) nel processo penale. Il primo capitolo, maggiormente descrittivo, tratterà le principali teorie che ruotano attorno alla dimostrazione del nesso causale in fase di giudizio, approcciando queste ultime come “strumenti” che saranno poi utilizzati a sostegno del II e III capitolo. Il secondo capitolo utilizzerà un caso di studio quale quello della sentenza Olivetti “Cassazione penale, Sez. IV, Sent. 28 ottobre 2019 (Ud. 8 ottobre 2019) che permetterà di osservare l’accertamento del rapporto causale in un reato colposo e come tali strumenti si adattino al contesto della sicurezza sui luoghi di lavoro. L’obiettivo di questa tesi, capitolo terzo, è dimostrare che, all’aumentare delle complessità e della molteplicità dei nuovi scenari di applicazione del diritto penale (come quello della sicurezza sul lavoro), anche gli strumenti utilizzati per la ricerca del nesso di causalità, e quindi la ricerca di una certa imputazione, devono approfondirsi verso orizzonti che non si sarebbero immaginati precedentemente. Questa complessità crescente porterà ad un utilizzo sempre più analitico degli strumenti di giudizio. In questa dimostrazione si vedrà che l’esigenza di evoluzione e approfondimento degli strumenti di giudizio ha come fine il superamento delle incertezze verso una giurisprudenza che promuova la certezza del diritto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/33253