The purpose of this thesis is to analyze a shift in the public's perception of democratic legitimacy that occurred in the US between the presidential elections of 2000 and 2020. The thesis proposes an argument according to which the public reaction to election results derives from the radical transformation of political discourse prompted by the growing partisan polarization of American politics. In the 2000 election, Al Gore won the popular vote with 48.4%, however, the electoral vote was at first undecided because the returns from Florida showed Bush leading by such a close margin that state law required a recount. A month-long series of legal battles led to the highly controversial, for some even unconstitutional, Supreme Court decision, which ended the recount and established the previously certified total: Bush got the 25 electoral votes and won the election. In the end, Democrats’ supporters accepted the top-down institutional legitimation, however controversial, of Bush as president. In the 2020 election, the controversy is related to mail-in ballots, the preferable choice for democrats and demonized by republicans as election frauds, supposedly because they cannot be verified and properly tracked but no proof of that was ever provided. The days following the election, with the counting of said mail-in ballots, Joe Biden won both the electoral vote and the popular vote by 51.31%. This time, the Republican supporters did not accept the institutional legitimation of the election and had an unexpected reaction: on January 6th, a mob of Trump's supporters responded to "Stop the Steal" and assaulted Capitol Hill. At the center of the analysis is the surprising contradiction displayed by public opinion regarding the legitimacy of the elections. While Al Gore and his supporters accepted the result despite the controversial Supreme Court intervention, twenty years later, Donald Trump not only refused and disputed the election results, but raised a movement legitimized by his communication. To explain the change, it is crucial to introduce the concepts of partisanship and polarization. Partisanship is the psychological identification, of emotional origin, that an individual has towards a particular social group, in this case, the supporters of a political party: the Republican party and the Democrat party. Polarization is the act of dividing something, especially something that contains different people or opinions, into two completely opposing groups, in this case, liberals and conservatives. The analysis concludes that, between the two elections, the polarization of the American public intensified so much it transformed into a political conflict between the parties and the social groups they represent. As Druckman wrote, "polarization intensifies the impact of party endorsements on opinions, decreases the impact of substantive information and, perhaps ironically, stimulates greater confidence in those—less substantively grounded—opinions" and this is the core of the analysis. Both situations display an ideological conflict of interests: in Bush v Gore, although there were divergences of partisanship, the conflict of institutional top-down legitimacy versus the bottom-up legitimacy of public opinion was orthogonal, the political parties distinguished institutional legitimacy from popular legitimacy; in Biden vs Trump, the two conflicts align, almost to overlap, with the partisan vision of the right and left conflict.
Questa tesi analizza un cambiamento nella percezione pubblica della legittimità democratica che si è verificato negli Stati Uniti tra le elezioni presidenziali del 2000 e del 2020. La tesi propone un argomento secondo il quale la reazione pubblica ai risultati elettorali deriva dalla radicale trasformazione del discorso politico indotta dalla crescente polarizzazione partitica della politica americana. Nelle elezioni del 2000, Al Gore vinse il voto popolare con il 48,4%, tuttavia, il voto elettorale fu inizialmente indeciso perché in Florida il margine di vantaggio di Bush richiese per legge un riconteggio. Si arrivò così alla decisione, molto controversa e per alcuni incostituzionale, della Corte Suprema, che fermò il riconteggio e certificò la vittoria di Bush. I sostenitori dei democratici accettarono la legittimazione istituzionale top-down di Bush come presidente, per quanto controversa. Nelle elezioni del 2020, la controversia riguarda il voto per corrispondenza, ampiamente utilizzato dai democratici e demonizzato dai repubblicani come frode elettorale, presumibilmente perché non verificaibile nè tracciabile correttamente, ma non è mai stata presentata alcuna prova a sostegno delle accuse. Con il conteggio delle suddette schede elettorali per posta, Joe Biden vinse sia il voto elettorale che il voto popolare con il 51,31%. Questa volta, i sostenitori repubblicani non accettarono la legittimazione istituzionale dell'elezione e la loro reazione fu inaspettata: il 6 gennaio, una folla di sostenitori di Trump rispose allo slogan di "Stop the Steal" e assaltò Capitol Hill. L’analisi si concentra sulla sorprendente contraddizione dell'opinione pubblica riguardo la legittimità delle elezioni. Mentre Al Gore e i suoi sostenitori accettarono il risultato nonostante la decisione controversa della Corte Suprema, vent'anni dopo, Donald Trump non solo ha rifiutato e contestato i risultati elettorali, ma ha scatenato un movimento di protesta violenta, legittimato dalla sua comunicazione elettorale. Per spiegare il ribaltamento è fondamentale introdurre i concetti di partisanship e polarizzazione. La partisanship è l'identificazione psicologica, di origine emotiva, che un individuo ha verso un particolare gruppo sociale, in questo caso i sostenitori di un partito politico: il partito repubblicano e il partito democratico. La polarizzazione è l'atto di dividere qualcosa, soprattutto riguardante persone o opinioni diverse, in due gruppi completamente opposti, in questo caso liberali e conservatori. La conclusione dell’analisi è che tra le due elezioni la polarizzazione del pubblico americano si è intensificata così tanto da trasformarsi in un conflitto politico tra i partiti e i gruppi sociali che rappresentano. Citando Druckman, "la polarizzazione intensifica l'impatto degli endorsement di partito sulle opinioni, diminuisce l'impatto delle informazioni sostanziali e, forse ironicamente, stimola una maggiore fiducia in quelle opinioni meno fondate dal punto di vista sostanziale”. Entrambe le situazioni mostrano un conflitto ideologico di interessi: in Bush vs Gore, sebbene ci fossero divergenze di partisanship, il conflitto di legittimità istituzionale top-down contro la legittimità bottom-up dell'opinione pubblica era ortogonale, i partiti politici distinguevano la legittimità istituzionale da quella popolare; in Biden vs Trump, i due conflitti si allineano, quasi a sovrapporsi, con la visione partisan del conflitto di destra e sinistra.
La polarizzazione dell'opinione pubblica americana e la legittimazione delle elezioni presidenziali
SOBRERO, ELEONORA
2020/2021
Abstract
Questa tesi analizza un cambiamento nella percezione pubblica della legittimità democratica che si è verificato negli Stati Uniti tra le elezioni presidenziali del 2000 e del 2020. La tesi propone un argomento secondo il quale la reazione pubblica ai risultati elettorali deriva dalla radicale trasformazione del discorso politico indotta dalla crescente polarizzazione partitica della politica americana. Nelle elezioni del 2000, Al Gore vinse il voto popolare con il 48,4%, tuttavia, il voto elettorale fu inizialmente indeciso perché in Florida il margine di vantaggio di Bush richiese per legge un riconteggio. Si arrivò così alla decisione, molto controversa e per alcuni incostituzionale, della Corte Suprema, che fermò il riconteggio e certificò la vittoria di Bush. I sostenitori dei democratici accettarono la legittimazione istituzionale top-down di Bush come presidente, per quanto controversa. Nelle elezioni del 2020, la controversia riguarda il voto per corrispondenza, ampiamente utilizzato dai democratici e demonizzato dai repubblicani come frode elettorale, presumibilmente perché non verificaibile nè tracciabile correttamente, ma non è mai stata presentata alcuna prova a sostegno delle accuse. Con il conteggio delle suddette schede elettorali per posta, Joe Biden vinse sia il voto elettorale che il voto popolare con il 51,31%. Questa volta, i sostenitori repubblicani non accettarono la legittimazione istituzionale dell'elezione e la loro reazione fu inaspettata: il 6 gennaio, una folla di sostenitori di Trump rispose allo slogan di "Stop the Steal" e assaltò Capitol Hill. L’analisi si concentra sulla sorprendente contraddizione dell'opinione pubblica riguardo la legittimità delle elezioni. Mentre Al Gore e i suoi sostenitori accettarono il risultato nonostante la decisione controversa della Corte Suprema, vent'anni dopo, Donald Trump non solo ha rifiutato e contestato i risultati elettorali, ma ha scatenato un movimento di protesta violenta, legittimato dalla sua comunicazione elettorale. Per spiegare il ribaltamento è fondamentale introdurre i concetti di partisanship e polarizzazione. La partisanship è l'identificazione psicologica, di origine emotiva, che un individuo ha verso un particolare gruppo sociale, in questo caso i sostenitori di un partito politico: il partito repubblicano e il partito democratico. La polarizzazione è l'atto di dividere qualcosa, soprattutto riguardante persone o opinioni diverse, in due gruppi completamente opposti, in questo caso liberali e conservatori. La conclusione dell’analisi è che tra le due elezioni la polarizzazione del pubblico americano si è intensificata così tanto da trasformarsi in un conflitto politico tra i partiti e i gruppi sociali che rappresentano. Citando Druckman, "la polarizzazione intensifica l'impatto degli endorsement di partito sulle opinioni, diminuisce l'impatto delle informazioni sostanziali e, forse ironicamente, stimola una maggiore fiducia in quelle opinioni meno fondate dal punto di vista sostanziale”. Entrambe le situazioni mostrano un conflitto ideologico di interessi: in Bush vs Gore, sebbene ci fossero divergenze di partisanship, il conflitto di legittimità istituzionale top-down contro la legittimità bottom-up dell'opinione pubblica era ortogonale, i partiti politici distinguevano la legittimità istituzionale da quella popolare; in Biden vs Trump, i due conflitti si allineano, quasi a sovrapporsi, con la visione partisan del conflitto di destra e sinistra.File | Dimensione | Formato | |
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