La tesi descrive le caratteristiche morfologiche ed ecologiche di Alnus glutinosa (L.) Gaertn. (ontano nero. Nel corso della trattazione si terrà conto del contesto regionale e della classificazione in tipi forestali con la loro collocazione nel territorio piemontese. Pur collocandosi in ambienti marginali rispetto a quella che potrebbe essere la sua diffusione potenziale, la specie riveste un ruolo di fondamentale interesse paesaggistico ed ambientale; a livello europeo A. glutinosa viene collocata nell’habitat di interesse comunitario “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior” (91E0*), in cui sono presenti misure volte a conservare la cenosi. Infatti, A. glutinosa è l’unica pianta forestale, talvolta in compresenza a Fraxinus excelsior L. (frassino maggiore), presente ai margini delle paludi, ormai poco diffuse nelle pianure alluvionali. La specie, inoltre, riveste un ruolo importante in ambito ripariale, nella prevenzione dell’erosione e nel controllo della regimazione delle acque. Alnus glutinosa è una pianta arborea decidua, può crescere fino a 20 m e talvolta, ma raramente, raggiunge i 40 m di altezza. È poco longeva in quanto può vivere al massimo da 100 a 160 anni. Il fusto dell’ontano può essere lungo e sottile, quando la pianta si trova all’interno di cenosi forestali, oppure più corto e con robuste biforcazioni se la pianta si trova isolata. Nel primo caso si avrà una pianta con una chioma rada e con rami principali corti. I rami sono glabri, hanno una scorza lucida, di colore verde scuro tendente al bruno, così come quella delle piante giovani. Con l’invecchiamento, la scorza diviene più scura e tende a fessurarsi. Sono presenti lenticelle di colore giallo-bruno. Alnus glutinosa possiede un apparato radicale robusto e profondo. Ciò le permette di vivere o sopravvivere anche quando le condizioni di umidità non sono ottimali, poiché le radici possono crescere in profondità fino a intercettare la falda acquifera. Inoltre, le robuste radici consentono ad A. glutinosa di crescere anche su suoli compatti o sulle rive dei fiumi. Alnus glutinosa riveste un notevole interesse selvicolturale per via della rapidità di crescita che le consente di ottenere buone produzioni in tempi brevi. La capacità pollonifera della specie permette, inoltre, di governarla come ceduo, in questo modo si possono ridurre ulteriormente i tempi di utilizzazione. Alnus glutinosa è una specie estremamente esigente dal punto di vista idrico, questo fa sì che le fluttuazioni della falda idrica, nonché il livello delle acque fluviali e, di conseguenza, le precipitazioni stesse, influiscano sulla specie. Quello che, a prima vista, sembrerebbe un fattore limitante, sotto altri aspetti potrebbe invece tradursi in un punto di forza, infatti, A. glutinosa è una delle poche specie arboree che riesce a crescere in aree in cui le dinamiche evolutive sono fortemente dominate dalla presenza di acqua, per le frequenti inondazioni o per il verificarsi di ristagni idrici. L’apparato radicale della pianta le consente di crescere nelle condizioni descritte e di sopravvivere agli allagamenti per mezzo di adattamenti come la presenza di parenchima aerifero. Infine, le simbiosi che si verificano nelle radici permettono di utilizzare la pianta anche nei suoli poveri dove può incidere positivamente sulla crescita delle altre specie presenti.

Caratteristiche morfologiche ed ecologia di Alnus glutinosa (L.) Gaertn. (ontano nero)

CASTELLAN, FRANCESCO
2020/2021

Abstract

La tesi descrive le caratteristiche morfologiche ed ecologiche di Alnus glutinosa (L.) Gaertn. (ontano nero. Nel corso della trattazione si terrà conto del contesto regionale e della classificazione in tipi forestali con la loro collocazione nel territorio piemontese. Pur collocandosi in ambienti marginali rispetto a quella che potrebbe essere la sua diffusione potenziale, la specie riveste un ruolo di fondamentale interesse paesaggistico ed ambientale; a livello europeo A. glutinosa viene collocata nell’habitat di interesse comunitario “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior” (91E0*), in cui sono presenti misure volte a conservare la cenosi. Infatti, A. glutinosa è l’unica pianta forestale, talvolta in compresenza a Fraxinus excelsior L. (frassino maggiore), presente ai margini delle paludi, ormai poco diffuse nelle pianure alluvionali. La specie, inoltre, riveste un ruolo importante in ambito ripariale, nella prevenzione dell’erosione e nel controllo della regimazione delle acque. Alnus glutinosa è una pianta arborea decidua, può crescere fino a 20 m e talvolta, ma raramente, raggiunge i 40 m di altezza. È poco longeva in quanto può vivere al massimo da 100 a 160 anni. Il fusto dell’ontano può essere lungo e sottile, quando la pianta si trova all’interno di cenosi forestali, oppure più corto e con robuste biforcazioni se la pianta si trova isolata. Nel primo caso si avrà una pianta con una chioma rada e con rami principali corti. I rami sono glabri, hanno una scorza lucida, di colore verde scuro tendente al bruno, così come quella delle piante giovani. Con l’invecchiamento, la scorza diviene più scura e tende a fessurarsi. Sono presenti lenticelle di colore giallo-bruno. Alnus glutinosa possiede un apparato radicale robusto e profondo. Ciò le permette di vivere o sopravvivere anche quando le condizioni di umidità non sono ottimali, poiché le radici possono crescere in profondità fino a intercettare la falda acquifera. Inoltre, le robuste radici consentono ad A. glutinosa di crescere anche su suoli compatti o sulle rive dei fiumi. Alnus glutinosa riveste un notevole interesse selvicolturale per via della rapidità di crescita che le consente di ottenere buone produzioni in tempi brevi. La capacità pollonifera della specie permette, inoltre, di governarla come ceduo, in questo modo si possono ridurre ulteriormente i tempi di utilizzazione. Alnus glutinosa è una specie estremamente esigente dal punto di vista idrico, questo fa sì che le fluttuazioni della falda idrica, nonché il livello delle acque fluviali e, di conseguenza, le precipitazioni stesse, influiscano sulla specie. Quello che, a prima vista, sembrerebbe un fattore limitante, sotto altri aspetti potrebbe invece tradursi in un punto di forza, infatti, A. glutinosa è una delle poche specie arboree che riesce a crescere in aree in cui le dinamiche evolutive sono fortemente dominate dalla presenza di acqua, per le frequenti inondazioni o per il verificarsi di ristagni idrici. L’apparato radicale della pianta le consente di crescere nelle condizioni descritte e di sopravvivere agli allagamenti per mezzo di adattamenti come la presenza di parenchima aerifero. Infine, le simbiosi che si verificano nelle radici permettono di utilizzare la pianta anche nei suoli poveri dove può incidere positivamente sulla crescita delle altre specie presenti.
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