La riduzione dei fondi pubblici a disposizione anche per la difesa, dovuta alle politiche di rigore intraprese negli Stati membri, e il progressivo aumento dei costi dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei prodotti militari, caratterizzati da contenuti tecnologici sempre più avanzati, richiedono necessariamente delle forme di cooperazione o collaborazione industriale e rafforzano la necessità di procedere alla creazione di un mercato aperto alla concorrenza anche in questo importante e delicato settore. Per competere su scala mondiale l’Europa dovrà mettere in comune e integrare le capacità industriali e tecnologiche di ogni Stato Membro, dal momento che l’efficacia della sicurezza e della difesa europee si basa sull’efficienza di coordinamento dei grandi investimenti che l’UE e i singoli Stati verseranno nelle attività di ricerca e sviluppo, strettamente necessarie per essere al passo con i nuovi trend (Big Data, Cloud computing, i veicoli a pilotaggio remoto e l’intelligenza artificiale) e per garantirsi un’indispensabile autonomia strategica. La strada per la ripresa post-Covid passa necessariamente attraverso la ricerca e l'innovazione. Infatti, allo scopo di conferire concretezza agli accordi politici sviluppati e da svilupparsi all’interno della Cooperazione Strutturata Permanente nel settore della politica di sicurezza e di difesa (PESCO), è stato avviato, nell'ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale 2021-2027, il Fondo europeo per la difesa che, incentivando il sostegno alla cooperazione transfrontaliera tra gli Stati membri e imprese, centri di ricerca, amministrazioni nazionali, organizzazioni internazionali e università nella fase di ricerca sui prodotti e sulle tecnologie della difesa, migliorerà la competitività, l'innovazione, l'efficienza e l'autonomia dell'industria della difesa dell'Unione. Nell’ottica di fornire il massimo sostegno alle imprese che operano nel settore Aerospace, Defence & Security e allo sviluppo di cluster europei regionali, è, inoltre, importante sottolineare che le cd. tecnologie “duali”, ossia applicabili sia al settore civile che a quello militare, possono beneficiare dei più consistenti finanziamenti derivanti dal programma di ricerca Orizzonte Europa. In tale contesto occorre, dunque, rivitalizzare il ruolo del settore pubblico come promotore - e beneficiario - dell’innovazione, specialmente nel comparto Aerospace, Defence & Security. Affinché sia possibile finanziare e supportare efficacemente i progetti di Ricerca & Sviluppo fino alla commercializzazione dei nuovi prodotti e servizi in grado di rispondere all’esigenze del settore pubblico, è necessario esplorare i meccanismi di co-finanziamento attraverso cui è possibile stimolare ed incentivare la domanda di innovazione: gli appalti pre-commerciali, preferiti quando non vi sono soluzioni prossime alla commercializzazione; gli appalti pubblici di soluzioni innovative, utilizzati per acquisire beni e servizi caratterizzati da un elevato grado di innovazione. Per il rafforzamento del mercato unico della difesa risulta necessario promuovere, oltre alla messa in comune di risorse nazionali per il finanziamento di progetti collaborativi, l'acquisizione congiunta di capacità da parte degli Stati membri. Numerose sono le iniziative intraprese per rafforzare la cooperazione europea in materia di difesa, specialmente nel settore degli appalti, come quelle dell’OCCAR e dell'Agenzia europea per la difesa.

L’INTEGRAZIONE DEL MERCATO EUROPEO DELLA DIFESA: EU-FUNDED DEFENCE RESEARCH PROJECTS & JOINT DEFENCE PROCUREMENT

GARZILLO, ALESSANDRO
2020/2021

Abstract

La riduzione dei fondi pubblici a disposizione anche per la difesa, dovuta alle politiche di rigore intraprese negli Stati membri, e il progressivo aumento dei costi dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei prodotti militari, caratterizzati da contenuti tecnologici sempre più avanzati, richiedono necessariamente delle forme di cooperazione o collaborazione industriale e rafforzano la necessità di procedere alla creazione di un mercato aperto alla concorrenza anche in questo importante e delicato settore. Per competere su scala mondiale l’Europa dovrà mettere in comune e integrare le capacità industriali e tecnologiche di ogni Stato Membro, dal momento che l’efficacia della sicurezza e della difesa europee si basa sull’efficienza di coordinamento dei grandi investimenti che l’UE e i singoli Stati verseranno nelle attività di ricerca e sviluppo, strettamente necessarie per essere al passo con i nuovi trend (Big Data, Cloud computing, i veicoli a pilotaggio remoto e l’intelligenza artificiale) e per garantirsi un’indispensabile autonomia strategica. La strada per la ripresa post-Covid passa necessariamente attraverso la ricerca e l'innovazione. Infatti, allo scopo di conferire concretezza agli accordi politici sviluppati e da svilupparsi all’interno della Cooperazione Strutturata Permanente nel settore della politica di sicurezza e di difesa (PESCO), è stato avviato, nell'ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale 2021-2027, il Fondo europeo per la difesa che, incentivando il sostegno alla cooperazione transfrontaliera tra gli Stati membri e imprese, centri di ricerca, amministrazioni nazionali, organizzazioni internazionali e università nella fase di ricerca sui prodotti e sulle tecnologie della difesa, migliorerà la competitività, l'innovazione, l'efficienza e l'autonomia dell'industria della difesa dell'Unione. Nell’ottica di fornire il massimo sostegno alle imprese che operano nel settore Aerospace, Defence & Security e allo sviluppo di cluster europei regionali, è, inoltre, importante sottolineare che le cd. tecnologie “duali”, ossia applicabili sia al settore civile che a quello militare, possono beneficiare dei più consistenti finanziamenti derivanti dal programma di ricerca Orizzonte Europa. In tale contesto occorre, dunque, rivitalizzare il ruolo del settore pubblico come promotore - e beneficiario - dell’innovazione, specialmente nel comparto Aerospace, Defence & Security. Affinché sia possibile finanziare e supportare efficacemente i progetti di Ricerca & Sviluppo fino alla commercializzazione dei nuovi prodotti e servizi in grado di rispondere all’esigenze del settore pubblico, è necessario esplorare i meccanismi di co-finanziamento attraverso cui è possibile stimolare ed incentivare la domanda di innovazione: gli appalti pre-commerciali, preferiti quando non vi sono soluzioni prossime alla commercializzazione; gli appalti pubblici di soluzioni innovative, utilizzati per acquisire beni e servizi caratterizzati da un elevato grado di innovazione. Per il rafforzamento del mercato unico della difesa risulta necessario promuovere, oltre alla messa in comune di risorse nazionali per il finanziamento di progetti collaborativi, l'acquisizione congiunta di capacità da parte degli Stati membri. Numerose sono le iniziative intraprese per rafforzare la cooperazione europea in materia di difesa, specialmente nel settore degli appalti, come quelle dell’OCCAR e dell'Agenzia europea per la difesa.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/32983