La crisi finanziaria mondiale del 2008 sarà ricordata come uno degli eventi più significativi della storia recente, non solo per l'impatto negativo che ha avuto sui mercati azionari di tutto il mondo, ma anche per le conseguenze che ne sono derivate. Le banche centrali hanno ideato misure non ortodosse per aumentare l'offerta monetaria nell'economia; i governi hanno dovuto salvare i principali istituti finanziari, introducendo al tempo stesso una serie di nuovi regolamenti per evitare il ripetersi della crisi; la fiducia dei consumatori nei fornitori di servizi finanziari ha raggiunto un minimo storico e molti hanno sentito la stretta della stagnazione dei salari unita alle pressioni inflazionistiche sul potere d'acquisto. Questo nuovo ambiente globale, insieme alla crescita dell'uso di smartphone e tablet, ha posto le basi per lo sviluppo di quel fenomeno noto come Fintech, o tecnofinanza. Il termine fintech si applica a vari ambiti: dalla sicurezza informatica alla blockchain, che ingloba anche le criptovalute, dagli algoritmi in tema di consulenza finanziaria al sistema dei pagamenti e alla cosiddetta open banking. Nonostante il Covid-19, la fintech è cresciuta in media del 12% nel 2020 e alcuni rami, come quelli di sicurezza, scambio dei dati, servizi di pagamento e digitali per il risparmio, hanno registrato un incremento superiore al 20%. Soltanto il lending crowdfuning ha riportato un rallentamento dell’8%. Il mio lavoro di tesi cercherà di analizzare l’evoluzione del fenomeno in Italia, utilizzando come metro di paragone il modello di successo delle principali Fintech del mercato asiatico: è infatti qui che si trovano le aziende più digitalizzate al mondo e la maggior parte di esse appartengono al settore finanziario.
LE FINTECH DEL MONDO ASIATICO COME RIFERIMENTO PER IL MODELLO ITALIANO
NEIRONE, LUCA
2020/2021
Abstract
La crisi finanziaria mondiale del 2008 sarà ricordata come uno degli eventi più significativi della storia recente, non solo per l'impatto negativo che ha avuto sui mercati azionari di tutto il mondo, ma anche per le conseguenze che ne sono derivate. Le banche centrali hanno ideato misure non ortodosse per aumentare l'offerta monetaria nell'economia; i governi hanno dovuto salvare i principali istituti finanziari, introducendo al tempo stesso una serie di nuovi regolamenti per evitare il ripetersi della crisi; la fiducia dei consumatori nei fornitori di servizi finanziari ha raggiunto un minimo storico e molti hanno sentito la stretta della stagnazione dei salari unita alle pressioni inflazionistiche sul potere d'acquisto. Questo nuovo ambiente globale, insieme alla crescita dell'uso di smartphone e tablet, ha posto le basi per lo sviluppo di quel fenomeno noto come Fintech, o tecnofinanza. Il termine fintech si applica a vari ambiti: dalla sicurezza informatica alla blockchain, che ingloba anche le criptovalute, dagli algoritmi in tema di consulenza finanziaria al sistema dei pagamenti e alla cosiddetta open banking. Nonostante il Covid-19, la fintech è cresciuta in media del 12% nel 2020 e alcuni rami, come quelli di sicurezza, scambio dei dati, servizi di pagamento e digitali per il risparmio, hanno registrato un incremento superiore al 20%. Soltanto il lending crowdfuning ha riportato un rallentamento dell’8%. Il mio lavoro di tesi cercherà di analizzare l’evoluzione del fenomeno in Italia, utilizzando come metro di paragone il modello di successo delle principali Fintech del mercato asiatico: è infatti qui che si trovano le aziende più digitalizzate al mondo e la maggior parte di esse appartengono al settore finanziario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/32981