BACKGROUND Frailty is a multidimensional phenomenon recognized as a predictor of clinical outcomes. Patients with head and neck cancer seem to be more frail than analogs with other types of malignancy. Incorporating frailty assessments into clinical practice can provide useful informations to the otolaryngologists, enabling optimal patient care. OBJECTIVES The study of the relationship between the patient's level of frailty, measured through the modified Frailty Index (mFI), and the probability of onset of complications following surgery or other therapies. PATIENTS AND METHODS We retrospectively collected data of 733 patients with head and neck cancer from four sites (oral cavity, oropharynx, larynx, hypopharynx) treated with surgery, chemotherapy or radiotherapy in 14 piedmontese hospitals during 2017-2018. A multivariate logistic model was used to study the relationship between frailty score and post-treatment onset of complication, in which the dependent variable is a dichotomous variable (no complication vs at least one complication) and the main variable of interest is the score of the mFI. During 2019 were collected prospectively data relating to 359 patients hospitalized in 12 piedmontese hospitals by implementing the information collected in the previous study with: the date of surgery, the date of start of therapies, the date of onset of any complications, the stage of the tumor and the details of the frailty score. Using the informations about the dates, it was possible to conduct a survival analysis to study the time elapsed between the date of surgery and the onset of a possible complication using both non-parametric (Kaplan-Meier) and semi-parametric ( Cox model) methods. The main variable of interest was the mFI score in categories and the analysis focused on those who have undergone surgery. In both studies, analyzes were stratified by type of treatment and site into two categories (mouth vs throat). RESULTS In the retrospective study, relating to surgery, there is a higher probability of developing complications for mFI = 1 or ≥2 compared to mFI = 0, but the ORs are not statistically significant (p-value> 0.05). Stratifying by site, on the other hand, there is a 2.5 times probability of having a complication for those with an mFI = 1 compared to mFI = 0 and the OR is statistically significant (OR = 2.68; p-value <0.05 ). Instead, the probability does not increase for those with an mFI≥2. The same results are not observed for the throat. This confirms the presence of a change of effect by location. The overall survival analysis on the prospective data shows that those reporting an mFI = 1 compared to 0 have an 8% lower risk of having a complication, while with an mFI≥2 the risk is 38% higher, in both cases not statistically significant (p-value> 0.05). Also in this case, by stratifying the analyzes by site, a strong change in effect is noted, even if it is not statistically significant (p-value> 0.05): for mouth tumors having an mFI = 1 or ≥2 compared to 0 increases the risk of having a complication (HR of 2.15 and 2.80 respectively) while for throat tumors there seems to be no relationship between frailty score and onset of complications (HR=0.57 for mFI = 1 and HR=1.10 for mFI≥2) . CONCLUSIONS The mFI score has been shown to be useful in predicting which patients are at greater risk for peri-operative complications and how these impact on survival, with a large impact modification per site. The statistical non-significance of some results does not deny that they may be equally indicative of an existing relationship useful in the clinician's approach.
BACKGROUND La fragilità è un fenomeno multidimensionale riconosciuto come predittore di outcome clinici. I pazienti con tumore della testa e del collo tendono ad essere più fragili rispetto agli analoghi con altri tipi di tumore maligno. Incorporare le valutazioni della fragilità nella pratica clinica può fornire agli otorinolaringoiatri informazioni utili, permettendo una presa in carico ottimale del paziente. OBIETTIVI Studiare la relazione tra il livello di fragilità del paziente, misurato attraverso il modified Frailty Index (mFI), e la probabilità di insorgenza di complicanze a seguito di un intervento chirurgico o di una terapia. PAZIENTI E METODI Sono stati raccolti in maniera retrospettiva i dati relativi a 733 pazienti con tumore della testa e del collo relativi a quattro sedi (cavo orale, orofaringe, laringe, ipofaringe) trattati con intervento chirurgico, chemioterapia o radioterapia in 14 ospedali piemontesi durante il biennio 2017-2018. Per studiare la relazione tra il punteggio di fragilità e l’insorgenza di complicanza post-trattamento è stato utilizzato un modello logistico multivariato in cui la variabile dipendente è una variabile dicotomica (nessuna complicanza vs almeno una complicanza) e la variabile di interesse principale è il punteggio del mFI in categorie. Nel 2019 sono stati raccolti prospetticamente i dati di 359 pazienti ricoverati in 12 ospedali piemontesi implementando le informazioni raccolte nello studio precedente con: data dell’intervento chirurgico, dell’inizio delle terapie, della comparsa di eventuali complicanze, stadio del tumore e dettaglio del punteggio di frailty. Sfruttando l’informazione sulle date è stato possibile condurre un’analisi di sopravvivenza per studiare il tempo intercorso tra la data dell’intervento chirurgico e l’insorgenza di una eventuale complicanza utilizzando sia metodi non parametrici (Kaplan-Meier) sia semi-parametrici (modello di Cox). Anche qui la variabile di interesse principale era il punteggio del mFI in categorie e l’analisi si è concentrata su coloro che hanno subito un intervento chirurgico. In entrambi gli studi le analisi sono state stratificate per tipo di trattamento e sede in due categorie (bocca vs gola). RISULTATI Nello studio retrospettivo relativamente alla chirurgia si nota una probabilità di sviluppare la complicanza più alta per mFI=1 o ≥2 rispetto all’mFI=0, ma gli OR non sono significativi (p-value>0.05). Stratificando per sede si osserva invece una probabilità di 2,5 volte di avere una complicanza per chi ha un mFI=1 rispetto ad mFI=0 e l’OR risulta statisticamente significativo (OR=2,68; p-value<0,05). Al contrario la probabilità non aumenta per chi ha un mFI≥2. Non si osserva lo stesso risultato per la gola. Ciò conferma la presenza di una modificazione di effetto per sede. L’analisi di sopravvivenza generale sui dati prospettici evidenzia che chi riporta un mFI=1 rispetto a 0 ha l’8% di rischio in meno di avere una complicanza, mentre con un mFI≥2 il rischio è del 38% più alto, in entrambi i casi non statisticamente significativo. Anche in questo caso stratificando le analisi per sede si nota una forte modificazione di effetto, seppur non statisticamente significativa: per i tumori della bocca l’avere un mFI=1 o ≥2 rispetto a 0 aumenta il rischio di avere una complicanza (HR rispettivamente di 2.15 e 2.80) mentre per i tumori della gola non sembra esserci relazione tra punteggio di frailty e complicanza a fronte di un HR=0.57 per mFI=1 ed un HR=1.10 per mFI≥2. CONCLUSIONI Il punteggio mFI si è rivelato utile per prevedere quali pazienti siano a maggior rischio di complicanze peri-operatorie e di come queste abbiano un impatto sulla sopravvivenza, con una forte modificazione di impatto per sede. La non significatività statistica di alcuni risultati non nega che essi possano risultare ugualmente indicativi di una relazione esistente utile nell’approccio del clinico.
Il ruolo della fragilità nel trattamento dei pazienti oncologici del distretto testa-collo: studio retrospettivo e prospettico piemontese
ALLAIS, ANASTASIA
2019/2020
Abstract
BACKGROUND La fragilità è un fenomeno multidimensionale riconosciuto come predittore di outcome clinici. I pazienti con tumore della testa e del collo tendono ad essere più fragili rispetto agli analoghi con altri tipi di tumore maligno. Incorporare le valutazioni della fragilità nella pratica clinica può fornire agli otorinolaringoiatri informazioni utili, permettendo una presa in carico ottimale del paziente. OBIETTIVI Studiare la relazione tra il livello di fragilità del paziente, misurato attraverso il modified Frailty Index (mFI), e la probabilità di insorgenza di complicanze a seguito di un intervento chirurgico o di una terapia. PAZIENTI E METODI Sono stati raccolti in maniera retrospettiva i dati relativi a 733 pazienti con tumore della testa e del collo relativi a quattro sedi (cavo orale, orofaringe, laringe, ipofaringe) trattati con intervento chirurgico, chemioterapia o radioterapia in 14 ospedali piemontesi durante il biennio 2017-2018. Per studiare la relazione tra il punteggio di fragilità e l’insorgenza di complicanza post-trattamento è stato utilizzato un modello logistico multivariato in cui la variabile dipendente è una variabile dicotomica (nessuna complicanza vs almeno una complicanza) e la variabile di interesse principale è il punteggio del mFI in categorie. Nel 2019 sono stati raccolti prospetticamente i dati di 359 pazienti ricoverati in 12 ospedali piemontesi implementando le informazioni raccolte nello studio precedente con: data dell’intervento chirurgico, dell’inizio delle terapie, della comparsa di eventuali complicanze, stadio del tumore e dettaglio del punteggio di frailty. Sfruttando l’informazione sulle date è stato possibile condurre un’analisi di sopravvivenza per studiare il tempo intercorso tra la data dell’intervento chirurgico e l’insorgenza di una eventuale complicanza utilizzando sia metodi non parametrici (Kaplan-Meier) sia semi-parametrici (modello di Cox). Anche qui la variabile di interesse principale era il punteggio del mFI in categorie e l’analisi si è concentrata su coloro che hanno subito un intervento chirurgico. In entrambi gli studi le analisi sono state stratificate per tipo di trattamento e sede in due categorie (bocca vs gola). RISULTATI Nello studio retrospettivo relativamente alla chirurgia si nota una probabilità di sviluppare la complicanza più alta per mFI=1 o ≥2 rispetto all’mFI=0, ma gli OR non sono significativi (p-value>0.05). Stratificando per sede si osserva invece una probabilità di 2,5 volte di avere una complicanza per chi ha un mFI=1 rispetto ad mFI=0 e l’OR risulta statisticamente significativo (OR=2,68; p-value<0,05). Al contrario la probabilità non aumenta per chi ha un mFI≥2. Non si osserva lo stesso risultato per la gola. Ciò conferma la presenza di una modificazione di effetto per sede. L’analisi di sopravvivenza generale sui dati prospettici evidenzia che chi riporta un mFI=1 rispetto a 0 ha l’8% di rischio in meno di avere una complicanza, mentre con un mFI≥2 il rischio è del 38% più alto, in entrambi i casi non statisticamente significativo. Anche in questo caso stratificando le analisi per sede si nota una forte modificazione di effetto, seppur non statisticamente significativa: per i tumori della bocca l’avere un mFI=1 o ≥2 rispetto a 0 aumenta il rischio di avere una complicanza (HR rispettivamente di 2.15 e 2.80) mentre per i tumori della gola non sembra esserci relazione tra punteggio di frailty e complicanza a fronte di un HR=0.57 per mFI=1 ed un HR=1.10 per mFI≥2. CONCLUSIONI Il punteggio mFI si è rivelato utile per prevedere quali pazienti siano a maggior rischio di complicanze peri-operatorie e di come queste abbiano un impatto sulla sopravvivenza, con una forte modificazione di impatto per sede. La non significatività statistica di alcuni risultati non nega che essi possano risultare ugualmente indicativi di una relazione esistente utile nell’approccio del clinico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/329