Drug-induced myopathies represent a clinical picture, often underestimated, which determines muscular hypotrophy in the proximal areas of the limbs and therefore requires a management by the rehabilitator. Many drugs can cause the onset of myopathies (statins, ꞵ-blockers, azidovudine, antimalarial drugs, antiarrhythmic drugs, tetracyclines, ethanol ...) although the most common drug-induced myopathy is that related to the use of steroids. The role of therapeutic exercise and training in myopathic muscle is still controversial, from the analysis of the literature, and the physiotherapy approach plays a very important role in the treatment of these patients; This thesis analyzes the mechanisms underlying muscle damage and the most suitable types of rehabilitation treatment applicable to the myopathic muscle in order to identify a targeted rehabilitation protocol. Cases of 5 patients affected by myopathy related to a Rehabilitation Service were also examined, which made it possible to assess the incidence of this pathology in the rehabilitation field. For each patient, the underlying pathology that required pharmacological treatment was assessed; the drug responsible for myopathy, its dosage and use over time; the presence of any concomitant and / or associated problems. In each patient a balance of the muscle strength of the limbs was carried out through the MRC scale from 0 to 5 with particular attention to the proximal muscles of the lower limbs (iliopsoas, quadriceps, buttocks); a balance of the autonomy in the transfers, in the maintenance of the sitting station, in the achievement and maintenance of the upright statics and in the walking with the use of evaluation scales such as the Modified Barthel Index and the Kenny Self Care Status; the presence of pain at various levels and any compensation implemented. The length of hospital stays and any related hypokinetic syndrome, the indication and type of rehabilitation treatment used according to the neuromotor framework, its duration and the possible need to continue to discharge on an 4 outpatient basis were also assessed. A distant follow-up was carried out in all patients, over a period of 2 weeks in field and 3 weeks remotely, in which neuromotor recovery was evaluated. All the patients examined underwent rehabilitation treatment lasting from a minimum of two weeks to a maximum of five weeks, with daily sessions for inpatients and three times a week for outpatients. In most cases, the main objectives have been the strengthening of the deficient muscles, the improvement of autonomy in transfers and the recovery or improvement of walking. The tools used in order to reach the objectives were active assisted and active mobilization, correct postures, different muscle strengthening techniques according to the extent and location of the hyposthenia (including biofeedback, neuro-muscular-proprioceptive facilitation). An improvement was found in all patients undergoing treatment

Le miopatie da farmaci rappresentano un quadro clinico, spesso sottostimato, che determina ipotrofia muscolare nei distretti prossimali degli arti e che richiede pertanto una presa in carico da parte del riabilitatore. Molti farmaci possono causare l’insorgenza di miopatie (statine, ꞵ-bloccanti, azidovudina, farmaci antimalarici, antiaritmici, tetracicline, etanolo…) anche se la più diffusa tra le miopatie da farmaci è quella correlata all’impiego di steroidi. Il ruolo dell’esercizio terapeutico e dell’allenamento nel muscolo miopatico risulta, dall’analisi della letteratura, ancora controverso e l’approccio fisioterapico gioca un ruolo molto importante nel trattamento di questi pazienti; In questa tesi vengono analizzati i meccanismi che sottendono al danno muscolare e le tipologie di trattamento riabilitativo più idonee applicabili al muscolo miopatico al fine di identificare un protocollo riabilitativo mirato. È stata inoltre esaminata la casistica di 5 pazienti effetti da miopatia afferenti ad un Servizio di Riabilitazione che ha consentito di valutare l’incidenza di questa patologia in ambito riabilitativo. Per ogni paziente sono stati valutati la patologia di base che aveva richiesto il trattamento farmacologico; il farmaco responsabile della miopatia, la sua posologia e I ‘impiego nel tempo; la presenza di eventuali patologie concomitanti e/o problematiche associate. In ogni paziente è stato effettuato un bilancio della forza muscolare degli arti attraverso la scala MRC da 0 a 5 con particolare attenzione ai muscoli prossimali degli arti inferiori (ileopsoas, quadricipite, glutei); un bilancio dell'autonomia nei trasferimenti, nel mantenimento della stazione seduta, nel raggiungimento e mantenimento della statica eretta e nella deambulazione con l'utilizzo di scale di valutazione quali la “Modified Barthel” Index e la Kenny Self Care Status; la presenza di dolori a vari livelli e di eventuali compensi attuati. Si è inoltre valutata la durata della degenza ospedaliera e l'eventuale sindrome ipocinetica correlata, l‘indicazione e la tipologia di trattamento riabilitativo impiegato in funzione del quadro neuromotorio, la sua durata e 2 l'eventuale necessità di proseguire alle dimissioni in regime ambulatoriale. In tutti i pazienti è stato effettuato un follow-up a distanza per un periodo di tempo di 5 settimane in cui si è valutato il recupero neuromotorio. Tutti i soggetti esaminati sono stati sottoposti ad un trattamento riabilitativo di durata variabile da un minimo di due settimane a un massimo di cinque settimane, con sedute a cadenza quotidiana per i pazienti ricoverati e trisettimanali per i pazienti ambulatoriali. Nella maggior parte dei casi si sono posti come obiettivi principali il rinforzo dei muscoli deficitari, il miglioramento dell'autonomia nei trasferimenti e il recupero o miglioramento della deambulazione. Gli strumenti utilizzati al fine di raggiungere gli obiettivi sono stati la mobilizzazione attiva assistita e attiva, posture corrette, tecniche di rinforzo muscolare diversificate in funzione dell'entità e della sede dell'ipostenia (tra cui biofeedback, facilitazioni neuro-muscolari propriocettive). È stato riscontrato un miglioramento in tutti i pazienti sottoposti al trattamento.

Approccio riabilitativo al paziente con miopatia da farmaci

AFSHARI, ELAHE
2016/2017

Abstract

Le miopatie da farmaci rappresentano un quadro clinico, spesso sottostimato, che determina ipotrofia muscolare nei distretti prossimali degli arti e che richiede pertanto una presa in carico da parte del riabilitatore. Molti farmaci possono causare l’insorgenza di miopatie (statine, ꞵ-bloccanti, azidovudina, farmaci antimalarici, antiaritmici, tetracicline, etanolo…) anche se la più diffusa tra le miopatie da farmaci è quella correlata all’impiego di steroidi. Il ruolo dell’esercizio terapeutico e dell’allenamento nel muscolo miopatico risulta, dall’analisi della letteratura, ancora controverso e l’approccio fisioterapico gioca un ruolo molto importante nel trattamento di questi pazienti; In questa tesi vengono analizzati i meccanismi che sottendono al danno muscolare e le tipologie di trattamento riabilitativo più idonee applicabili al muscolo miopatico al fine di identificare un protocollo riabilitativo mirato. È stata inoltre esaminata la casistica di 5 pazienti effetti da miopatia afferenti ad un Servizio di Riabilitazione che ha consentito di valutare l’incidenza di questa patologia in ambito riabilitativo. Per ogni paziente sono stati valutati la patologia di base che aveva richiesto il trattamento farmacologico; il farmaco responsabile della miopatia, la sua posologia e I ‘impiego nel tempo; la presenza di eventuali patologie concomitanti e/o problematiche associate. In ogni paziente è stato effettuato un bilancio della forza muscolare degli arti attraverso la scala MRC da 0 a 5 con particolare attenzione ai muscoli prossimali degli arti inferiori (ileopsoas, quadricipite, glutei); un bilancio dell'autonomia nei trasferimenti, nel mantenimento della stazione seduta, nel raggiungimento e mantenimento della statica eretta e nella deambulazione con l'utilizzo di scale di valutazione quali la “Modified Barthel” Index e la Kenny Self Care Status; la presenza di dolori a vari livelli e di eventuali compensi attuati. Si è inoltre valutata la durata della degenza ospedaliera e l'eventuale sindrome ipocinetica correlata, l‘indicazione e la tipologia di trattamento riabilitativo impiegato in funzione del quadro neuromotorio, la sua durata e 2 l'eventuale necessità di proseguire alle dimissioni in regime ambulatoriale. In tutti i pazienti è stato effettuato un follow-up a distanza per un periodo di tempo di 5 settimane in cui si è valutato il recupero neuromotorio. Tutti i soggetti esaminati sono stati sottoposti ad un trattamento riabilitativo di durata variabile da un minimo di due settimane a un massimo di cinque settimane, con sedute a cadenza quotidiana per i pazienti ricoverati e trisettimanali per i pazienti ambulatoriali. Nella maggior parte dei casi si sono posti come obiettivi principali il rinforzo dei muscoli deficitari, il miglioramento dell'autonomia nei trasferimenti e il recupero o miglioramento della deambulazione. Gli strumenti utilizzati al fine di raggiungere gli obiettivi sono stati la mobilizzazione attiva assistita e attiva, posture corrette, tecniche di rinforzo muscolare diversificate in funzione dell'entità e della sede dell'ipostenia (tra cui biofeedback, facilitazioni neuro-muscolari propriocettive). È stato riscontrato un miglioramento in tutti i pazienti sottoposti al trattamento.
ITA
Drug-induced myopathies represent a clinical picture, often underestimated, which determines muscular hypotrophy in the proximal areas of the limbs and therefore requires a management by the rehabilitator. Many drugs can cause the onset of myopathies (statins, ꞵ-blockers, azidovudine, antimalarial drugs, antiarrhythmic drugs, tetracyclines, ethanol ...) although the most common drug-induced myopathy is that related to the use of steroids. The role of therapeutic exercise and training in myopathic muscle is still controversial, from the analysis of the literature, and the physiotherapy approach plays a very important role in the treatment of these patients; This thesis analyzes the mechanisms underlying muscle damage and the most suitable types of rehabilitation treatment applicable to the myopathic muscle in order to identify a targeted rehabilitation protocol. Cases of 5 patients affected by myopathy related to a Rehabilitation Service were also examined, which made it possible to assess the incidence of this pathology in the rehabilitation field. For each patient, the underlying pathology that required pharmacological treatment was assessed; the drug responsible for myopathy, its dosage and use over time; the presence of any concomitant and / or associated problems. In each patient a balance of the muscle strength of the limbs was carried out through the MRC scale from 0 to 5 with particular attention to the proximal muscles of the lower limbs (iliopsoas, quadriceps, buttocks); a balance of the autonomy in the transfers, in the maintenance of the sitting station, in the achievement and maintenance of the upright statics and in the walking with the use of evaluation scales such as the Modified Barthel Index and the Kenny Self Care Status; the presence of pain at various levels and any compensation implemented. The length of hospital stays and any related hypokinetic syndrome, the indication and type of rehabilitation treatment used according to the neuromotor framework, its duration and the possible need to continue to discharge on an 4 outpatient basis were also assessed. A distant follow-up was carried out in all patients, over a period of 2 weeks in field and 3 weeks remotely, in which neuromotor recovery was evaluated. All the patients examined underwent rehabilitation treatment lasting from a minimum of two weeks to a maximum of five weeks, with daily sessions for inpatients and three times a week for outpatients. In most cases, the main objectives have been the strengthening of the deficient muscles, the improvement of autonomy in transfers and the recovery or improvement of walking. The tools used in order to reach the objectives were active assisted and active mobilization, correct postures, different muscle strengthening techniques according to the extent and location of the hyposthenia (including biofeedback, neuro-muscular-proprioceptive facilitation). An improvement was found in all patients undergoing treatment
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
759539_latesifinale2021eli1.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.89 MB
Formato Adobe PDF
2.89 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/32755