Studio e sperimentazione per la rimozione dei materiali di intervento nel restauro conservativo di un frammento di dipinto murale del Museo Egizio di Torino (S.01346)

This thesis reports on the interdisciplinary study and the conservation of a fragment of a wall painting from the Museo Egizio of Turin (S. 01346). The artefact dates from the New Kingdom (ca 1550-1100 BCE), and its provenance is uncertain: archival documents would suggest that it is part of the collection of artefacts – possibly from the Theban Necropolis - purchased in Egypt by Ernesto Schiaparelli between 1900 and 1901. The artwork depicts the head of a male figure which occupies a prominent position in this fragment and a part of a female hand resting on his shoulder. Close observation of the artwork and the scientific analyses have provided information on the execution technique, previous interventions and the state of conservation. With regard to the latter, it was found that the main alteration and degradation phenomena were related to the presence of materials not associated with the execution technique. Therefore, the conservation intervention focused initially on identifying the treatments to be carried out to remove these materials, in order to restore the stability of the artwork in its double instance of material and image. The selection of operations and methods involved the study of other artefacts from the same production context, the creation of ad hoc mock-ups and on-the-spot tests, with continuous interaction with other professionals. However, all the preliminary tests revealed difficulties which taken as a whole, suggested not proceeding with the removal of the exogenous materials on the painted surface, in the hope of a future development of new methodologies that would allow operations to be carried out without the risk of compromising the integrity of the original materials. For this reason, the operations carried out on the front of the painting were limited to the reattachment of the lifts, the removal of the coherent deposits embedded in the superficial treatments and multiple fillings on the surface, the repair of the lacunae and the aesthetic presentation. On the other hand, a more thorough cleaning was carried out on the back, which led to the removal of the intervention materials.

Il presente elaborato illustra lo studio interdisciplinare e l’intervento di restauro condotti su un frammento di dipinto murale conservato presso il Museo Egizio di Torino (S. 01346). Tale manufatto, datato al Nuovo Regno (ca 1550-1100 a.C.), è di provenienza incerta: sulla base dei documenti d’archivio sembrerebbe essere riconducibile al corpus di reperti acquistati in Egitto da Ernesto Schiaparelli tra 1900-1901 e forse provenienti dalla Necropoli Tebana. L’opera rappresenta la testa di una figura maschile, che occupa una posizione prominente nel frammento, e parte di una mano femminile appoggiata sulla spalla della figura maschile. L’osservazione diretta dell’opera e le indagini diagnostiche hanno permesso di ottenere informazioni sulla tecnica esecutiva, sugli interventi precedenti e sullo stato di conservazione. Per quanto concerne quest’ultimo, è stato osservato come i principali fenomeni di alterazione e di degrado, che interessavano il manufatto, fossero ascrivibili alla presenza di materiali non pertinenti alla tecnica esecutiva. Pertanto, l’obiettivo primario dell’intervento si è focalizzato sull’individuazione dei trattamenti da mettere in opera per la rimozione degli stessi nel tentativo di restituire stabilità all’opera nella sua duplice istanza di materia ed immagine. La selezione dei sistemi e delle metodologie di intervento ha previsto di estendere lo studio a altri manufatti del medesimo contesto produttivo, la realizzazione di provini ad hoc e di saggi in opera, con il confronto continuo con le figure professionali di competenza. Tutte le operazioni preliminari hanno tuttavia evidenziato una serie di difficoltà che, nel loro insieme, hanno suggerito di non intervenire sul fronte per la rimozione dei materiali non pertinenti, confidando invece in una futura eventuale messa a punto di nuove metodologie, che consentiranno, forse, di operare nel pieno rispetto dell’integrità dei materiali costitutivi. Le operazioni condotte sul recto hanno quindi previsto solamente la riadesione dei sollevamenti, la rimozione del deposito coerente inglobato superficialmente dai materiali non pertinenti e delle molteplici stuccature che interessano la superficie, il risarcimento delle lacune e la presentazione estetica; sul verso è stato invece effettuato un intervento di pulitura volto alla rimozione del materiale di intervento su di esso presente.