The following paper outlines the activities carried out during the final internship, focused on the study and restoration of the oil painting on canvas "Studio per Astrale n.2" made by the Turin artist Sergio Saroni in 1957. The complexity of the intervention, due to the different materials used by the artist (oil paint, paper, and inks) and the poor state of conservation of the artwork (stored in an environment subject to significant fluctuations in humidity and temperature), required a preliminary in-depth research. The historical-artistic research drew upon information from archival and bibliographic sources, the interview with the artist’s daughter, and a comparison with other works by Saroni from the same period, in order to deepen the understanding of the materials and techniques he employed. The findings from the historical-artistic research and the close observation of the artwork were further explored through diagnostic investigations, which made it possible to identify and study both the materials used and the degradation phenomena affecting them. In addition, previous retouching interventions were identified, their extent and nature determined, and their compatibility with the original materials assessed. Before treating the painting, a series of tests were conducted on different samples that replicated the materials and current condition of the artwork. These tests helped identify the best adhesive for reattaching lifting flakes of pictorial and preparation layer, the product to flatten the flakes of white dripping over the paper cutouts, the gypsum plaster and retouching colors for the aesthetic reintegration of the paint layer losses. Based on the data collected during the experimental phase, an intervention plan was developed, which included securing the various cases of lifting and detachment, dry cleaning of recto and verso of the painting, removing previous interventions, reinforcing the stretcher, filling the losses in the pictorial layer, and aesthetic reintegration. All stages were carefully documented through photographs. Finally, guidelines have been established for a framing system that ensures optimal long-term preservation, as well as for a safe conservation, display, and transportation of the artwork.

Il seguente elaborato espone le attività condotte durante il tirocinio finale per lo studio e il restauro del dipinto ad olio su tela “Studio per Astrale n.2” realizzato nel 1957 dall’artista torinese Sergio Saroni. La complessità dell’intervento, dettata dai differenti materiali impiegati dall’artista (colori ad olio, carta e inchiostri) e dal precario stato di conservazione dell’opera (conservata in un ambiente soggetto a significativi sbalzi di umidità e temperatura), ha previsto lo svolgimento in fase preliminare di un’approfondita ricerca storico-artistica, attingendo dalle informazioni desunte dalle fonti archivistiche e bibliografiche, dal colloquio con la figlia dell’artista, nonché dal confronto con altre opere realizzate da Saroni nello stesso periodo, così da approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche impiegate dall’artista. Quanto ricavato dallo studio storico-artistico e dalle analisi visive condotte sull’opera è stato approfondito per mezzo di specifiche indagini diagnostiche, grazie alle quali è stato possibile riconoscere e studiare sia i materiali costitutivi dell’opera che i fenomeni di degrado da cui questi erano interessati, oltre che individuare gli interventi di ritocco pittorico precedenti, stabilendone l’entità e la natura, nonché la loro compatibilità con il materiale originale. Prima di intervenire sull’opera sono stati condotti una serie di test su diversi provini realizzati ad hoc che riproducevano lo stato di fatto dell’opera oggetto di studio. Grazie alle prove condotte sono stati individuati: il prodotto per la riadesione dei sollevamenti di pellicola pittorica e di strato preparatorio, l’adesivo per l’abbassamento delle scaglie del dripping bianco sopra i ritagli cartacei, lo stucco e i colori da ritocco per la reintegrazione estetica delle lacune. Attraverso i dati raccolti durante la fase di sperimentazione è stato possibile quindi elaborare un progetto di intervento che ha previsto: la messa in sicurezza per le varie casistiche di sollevamenti e deadesioni, la pulitura a secco del recto e del verso, la rimozione degli interventi precedenti, la rifunzionalizzazione del telaio, la stuccatura delle lacune e la restituzione estetica. Tutte le fasi sono state accuratamente documentate fotograficamente. Sono state infine definite delle linee guida per la realizzazione di un sistema di montaggio con cornice che garantisca una conservazione ottimale nel tempo del dipinto.

"Studio per astrale n.2" di Sergio Saroni. Intervento conservativo di un dipinto polimaterico.

PIAZZA, CRISTIANA
2023/2024

Abstract

Il seguente elaborato espone le attività condotte durante il tirocinio finale per lo studio e il restauro del dipinto ad olio su tela “Studio per Astrale n.2” realizzato nel 1957 dall’artista torinese Sergio Saroni. La complessità dell’intervento, dettata dai differenti materiali impiegati dall’artista (colori ad olio, carta e inchiostri) e dal precario stato di conservazione dell’opera (conservata in un ambiente soggetto a significativi sbalzi di umidità e temperatura), ha previsto lo svolgimento in fase preliminare di un’approfondita ricerca storico-artistica, attingendo dalle informazioni desunte dalle fonti archivistiche e bibliografiche, dal colloquio con la figlia dell’artista, nonché dal confronto con altre opere realizzate da Saroni nello stesso periodo, così da approfondire la conoscenza dei materiali e delle tecniche impiegate dall’artista. Quanto ricavato dallo studio storico-artistico e dalle analisi visive condotte sull’opera è stato approfondito per mezzo di specifiche indagini diagnostiche, grazie alle quali è stato possibile riconoscere e studiare sia i materiali costitutivi dell’opera che i fenomeni di degrado da cui questi erano interessati, oltre che individuare gli interventi di ritocco pittorico precedenti, stabilendone l’entità e la natura, nonché la loro compatibilità con il materiale originale. Prima di intervenire sull’opera sono stati condotti una serie di test su diversi provini realizzati ad hoc che riproducevano lo stato di fatto dell’opera oggetto di studio. Grazie alle prove condotte sono stati individuati: il prodotto per la riadesione dei sollevamenti di pellicola pittorica e di strato preparatorio, l’adesivo per l’abbassamento delle scaglie del dripping bianco sopra i ritagli cartacei, lo stucco e i colori da ritocco per la reintegrazione estetica delle lacune. Attraverso i dati raccolti durante la fase di sperimentazione è stato possibile quindi elaborare un progetto di intervento che ha previsto: la messa in sicurezza per le varie casistiche di sollevamenti e deadesioni, la pulitura a secco del recto e del verso, la rimozione degli interventi precedenti, la rifunzionalizzazione del telaio, la stuccatura delle lacune e la restituzione estetica. Tutte le fasi sono state accuratamente documentate fotograficamente. Sono state infine definite delle linee guida per la realizzazione di un sistema di montaggio con cornice che garantisca una conservazione ottimale nel tempo del dipinto.
Sergio Saroni's "Studio per astrale n.2". Conservative treatment of a polymateric painting on canvas.
The following paper outlines the activities carried out during the final internship, focused on the study and restoration of the oil painting on canvas "Studio per Astrale n.2" made by the Turin artist Sergio Saroni in 1957. The complexity of the intervention, due to the different materials used by the artist (oil paint, paper, and inks) and the poor state of conservation of the artwork (stored in an environment subject to significant fluctuations in humidity and temperature), required a preliminary in-depth research. The historical-artistic research drew upon information from archival and bibliographic sources, the interview with the artist’s daughter, and a comparison with other works by Saroni from the same period, in order to deepen the understanding of the materials and techniques he employed. The findings from the historical-artistic research and the close observation of the artwork were further explored through diagnostic investigations, which made it possible to identify and study both the materials used and the degradation phenomena affecting them. In addition, previous retouching interventions were identified, their extent and nature determined, and their compatibility with the original materials assessed. Before treating the painting, a series of tests were conducted on different samples that replicated the materials and current condition of the artwork. These tests helped identify the best adhesive for reattaching lifting flakes of pictorial and preparation layer, the product to flatten the flakes of white dripping over the paper cutouts, the gypsum plaster and retouching colors for the aesthetic reintegration of the paint layer losses. Based on the data collected during the experimental phase, an intervention plan was developed, which included securing the various cases of lifting and detachment, dry cleaning of recto and verso of the painting, removing previous interventions, reinforcing the stretcher, filling the losses in the pictorial layer, and aesthetic reintegration. All stages were carefully documented through photographs. Finally, guidelines have been established for a framing system that ensures optimal long-term preservation, as well as for a safe conservation, display, and transportation of the artwork.
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