The thesis focuses on the study and restoration of the "Viking silver horse bridles" from the Giannelli Collection, a complex, multi-material artifact. One of the main challenges was the lack of both historical and provenance documentation, necessitating an analytical approach based on scientific investigations to understand the composition and conservation state of the materials. The analysis identified the use of leather, metal alloys, and plant fibers, with traces of previous interventions that had accelerated deterioration, such as the application of synthetic resins and oily substances. This allowed for a better understanding of the degradation's origin and informed the restoration decisions. Historical and artistic reflections compared the artifact with European and Nordic examples, revealing differences from the "Borre" Viking style, suggesting alternative influences. The restoration addressed the structural fragility of the involved elements, focusing on consolidating critical areas and creating a custom-made display support. The principles of minimal intervention and reversibility were adopted, preserving the historical and material integrity of the piece while improving its legibility. In conclusion, the thesis reconstructs a methodological approach that integrates scientific and historical analyses, providing an in-depth understanding of an enigmatic artifact and ensuring its future preservation and enhancement.
L'elaborato di tesi si concentra sullo studio e il restauro delle "briglie da cavallo vichinghe in argento" della Collezione Giannelli, un manufatto polimaterico dalla struttura complessa. Uno degli ostacoli principali è stata la carenza di documentazione, sia storica che di provenienza, che ha quindi richiesto un approccio analitico basato su indagini scientifiche per comprendere la composizione e lo stato conservativo dei materiali. L'analisi dei materiali costitutivi ha rilevato l'uso di cuoio, leghe metalliche e fibre vegetali, con tracce di interventi precedenti che avevano accelerato il deterioramento, come l'uso di resine sintetiche e sostanze oleose. Questo ha permesso di comprendere meglio l'origine del degrado e orientare le decisioni per il restauro. Le riflessioni storico-artistiche hanno poi confrontato il manufatto con esempi europei e nordici, rilevando divergenze rispetto allo stile vichingo "Borre", suggerendo influenze diverse. L'intervento di restauro ha affrontato la fragilità strutturale degli elementi coinvolti, concentrandosi sul consolidamento delle parti critiche e sulla realizzazione di un supporto espositivo su misura. Sono stati adottati i principi del minimo intervento e della reversibilità, preservando l'integrità storica e materiale dell'opera e migliorandone la leggibilità. In sintesi, la tesi ricostruisce un percorso metodologico che, attraverso l'integrazione di analisi scientifiche e storiche, fornisce una comprensione approfondita di un manufatto enigmatico, garantendone la conservazione e valorizzazione futura.
Studio e restauro dei materiali costitutivi e valorizzazione espositiva dell'oggetto detto "Briglie da cavallo vichinghe in argento":
GIAMMARINARO, GIULIA
2023/2024
Abstract
L'elaborato di tesi si concentra sullo studio e il restauro delle "briglie da cavallo vichinghe in argento" della Collezione Giannelli, un manufatto polimaterico dalla struttura complessa. Uno degli ostacoli principali è stata la carenza di documentazione, sia storica che di provenienza, che ha quindi richiesto un approccio analitico basato su indagini scientifiche per comprendere la composizione e lo stato conservativo dei materiali. L'analisi dei materiali costitutivi ha rilevato l'uso di cuoio, leghe metalliche e fibre vegetali, con tracce di interventi precedenti che avevano accelerato il deterioramento, come l'uso di resine sintetiche e sostanze oleose. Questo ha permesso di comprendere meglio l'origine del degrado e orientare le decisioni per il restauro. Le riflessioni storico-artistiche hanno poi confrontato il manufatto con esempi europei e nordici, rilevando divergenze rispetto allo stile vichingo "Borre", suggerendo influenze diverse. L'intervento di restauro ha affrontato la fragilità strutturale degli elementi coinvolti, concentrandosi sul consolidamento delle parti critiche e sulla realizzazione di un supporto espositivo su misura. Sono stati adottati i principi del minimo intervento e della reversibilità, preservando l'integrità storica e materiale dell'opera e migliorandone la leggibilità. In sintesi, la tesi ricostruisce un percorso metodologico che, attraverso l'integrazione di analisi scientifiche e storiche, fornisce una comprensione approfondita di un manufatto enigmatico, garantendone la conservazione e valorizzazione futura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/3265