Alla luce della diffusione della tecnologia digitale e di Internet, che ha creato una vera e propria utopia rispetto all’accessibilità da parte del pubblico alle opere dell’ingegno, nuovi attori si sono aggiunti all’equazione privato-economico/pubblico-sociale delle ‘copyrights wars’, primi fra tutti gli intermediari di Internet, anche detti Internet Service Providers. Quest’ultimi sono diventati canali di comunicazione, porte di accesso alle informazioni e alla conoscenza e, sempre più, potenze economiche mondiali. La bassa soglia per l’accesso alla protezione del diritto d’autore si è ben combinata con la facile diffusione dei contenuti tramite Internet, trasformando l’era dell’informazione in una ‘tempesta perfetta’ di violazioni del diritto d’autore. Questo fenomeno ha portato gli ordinamenti e le corti statali a ritenere questi ‘gatekeepers’ di Internet i soggetti più idonei a porre fine ad attività illecite, arrivando così ad attribuirgli una forma di responsabilità ‘secondaria’ per gli illeciti di terzi. Il legislatore europeo è intervenuto nel cercare di assicurare un punto di equilibrio tra gli interessi in gioco facenti capo ai diversi soggetti presenti in rete tramite un modello di non responsabilità, che può ora ritenersi anacronistico in considerazione dello sviluppo di nuove tecnologie più avanzate. In questo elaborato si procede a ricostruire la disciplina della responsabilità degli intermediari di Internet e a delineare il regime recentemente creato all’interno della strategia per un mercato unico digitale. Ne risulta un sistema in forte evoluzione, sintomo della graduale maggior responsabilizzazione degli ISPs in virtù di un paradigma ‘attivo-preventivo’.

Diritto d'autore e responsabilità civile secondaria degli Internet Service Providers

ARGENTO, VALERIA
2019/2020

Abstract

Alla luce della diffusione della tecnologia digitale e di Internet, che ha creato una vera e propria utopia rispetto all’accessibilità da parte del pubblico alle opere dell’ingegno, nuovi attori si sono aggiunti all’equazione privato-economico/pubblico-sociale delle ‘copyrights wars’, primi fra tutti gli intermediari di Internet, anche detti Internet Service Providers. Quest’ultimi sono diventati canali di comunicazione, porte di accesso alle informazioni e alla conoscenza e, sempre più, potenze economiche mondiali. La bassa soglia per l’accesso alla protezione del diritto d’autore si è ben combinata con la facile diffusione dei contenuti tramite Internet, trasformando l’era dell’informazione in una ‘tempesta perfetta’ di violazioni del diritto d’autore. Questo fenomeno ha portato gli ordinamenti e le corti statali a ritenere questi ‘gatekeepers’ di Internet i soggetti più idonei a porre fine ad attività illecite, arrivando così ad attribuirgli una forma di responsabilità ‘secondaria’ per gli illeciti di terzi. Il legislatore europeo è intervenuto nel cercare di assicurare un punto di equilibrio tra gli interessi in gioco facenti capo ai diversi soggetti presenti in rete tramite un modello di non responsabilità, che può ora ritenersi anacronistico in considerazione dello sviluppo di nuove tecnologie più avanzate. In questo elaborato si procede a ricostruire la disciplina della responsabilità degli intermediari di Internet e a delineare il regime recentemente creato all’interno della strategia per un mercato unico digitale. Ne risulta un sistema in forte evoluzione, sintomo della graduale maggior responsabilizzazione degli ISPs in virtù di un paradigma ‘attivo-preventivo’.
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