La prima domanda che sorge nella mente dei lettori del Mercante di Venezia di Shakespeare è: chi è il mercante del titolo? L'autore non risponde chiaramente e questa dissertazione mira quindi a dare una risposta alternativa, prendendo in considerazione un personaggio specifico che tradizionalmente non incarna l'immagine del mercante stereotipato. Diversi personaggi si contendono questo ruolo; il commercio è infatti presente in ogni aspetto della storia, non solo nella sottotrama che riguarda il contratto tra Shylock e Antonio, ma anche in quella amorosa, che riguarda il matrimonio di Porzia e Bassanio. Di conseguenza, diversi personaggi possono essere considerati "mercanti" nel loro raggio d'azione; Antonio è l'uomo d'affari ufficiale dell'opera, mentre Shylock, anche se non lavora come mercante, è pronto a vendere la vita di Antonio per soddisfare la sua sete di vendetta; anche Bassanio considera il suo corteggiamento verso la signora di Belmont come un investimento redditizio e vuole sposarla principalmente per la sua cospicua eredità. Tuttavia, tutti i candidati maschi al titolo di "mercante di Venezia" falliscono, almeno in parte, nel loro tentativo di soddisfare le loro ambizioni e dimostrano attraverso le loro azioni di non possedere le qualità necessarie per essere un valido uomo d'affari. Come sostenuto da alcuni critici letterari, un altro personaggio emerge ed entra nella competizione per diventare il vero mercante de "La Serenissima"; sorprendentemente, questo personaggio è una donna giovane e attraente, Porzia di Belmont. Nascondendo la sua personalità dominante e i suoi veri interessi dietro astuti espedienti, riesce ad "avere tutto il resto del cast principale dipendente, sminuito o in debito con lei"; a differenza degli altri uomini nella commedia di Shakespeare, trova il modo di ingannare i limiti sociali e di genere che le vengono imposti, ma "non viene mai umiliata per essere andata troppo oltre in qualsiasi direzione". Si può quindi sostenere che la mercante del titolo sia in realtà una donna ingannevole, che può controllare superbamente i suoi sentimenti e trarre vantaggio da ogni situazione. Il primo capitolo descrive come vivevano le donne europee durante i secoli XVI e XVII, il livello della loro educazione e le loro opportunità di lavoro, la loro posizione legale e il loro ruolo sociopolitico. Questo è essenziale per capire gli aspetti centrali dell'opera (il motivo per cui Porzia deve sposarsi a tutti i costi e perché non può apparire alla corte di Venezia come sé stessa, tra gli altri). Inoltre, questa analisi è utile per percepire quanto sia eccezionale Porzia, specialmente nel suo alto livello di alfabetizzazione, nella sua capacità di padroneggiare la retorica e nella sua personalità anticonvenzionale e dominante. Il secondo capitolo si concentra su Porzia, in particolare su come si relaziona con gli altri personaggi e con i ruoli che deve svolgere con suo padre, i suoi pretendenti, suo marito e nella società; in ogni situazione, affronta e supera con successo diversi limiti nel suo tentativo di stabilire il potere su suo marito e mantenere il controllo sulla sua vita, il suo patrimonio e le sue decisioni. Inoltre, viene condotta un'analisi di genere per dimostrare che i confini tra femminilità e mascolinità sono abbastanza indefiniti nel Mercante di Venezia: la Signora di Belmont mostra infatti caratteristiche virili nella sua personalità, caratteristiche che sono assenti nel principale cast maschile. Un ulteriore confronto tra Porzia e la regina Elisabetta I evidenzia le somiglianze che uniscono queste due donne potenti, determinate e spietate.

Portia: il vero mercante

RACCA, MARIANNA
2020/2021

Abstract

La prima domanda che sorge nella mente dei lettori del Mercante di Venezia di Shakespeare è: chi è il mercante del titolo? L'autore non risponde chiaramente e questa dissertazione mira quindi a dare una risposta alternativa, prendendo in considerazione un personaggio specifico che tradizionalmente non incarna l'immagine del mercante stereotipato. Diversi personaggi si contendono questo ruolo; il commercio è infatti presente in ogni aspetto della storia, non solo nella sottotrama che riguarda il contratto tra Shylock e Antonio, ma anche in quella amorosa, che riguarda il matrimonio di Porzia e Bassanio. Di conseguenza, diversi personaggi possono essere considerati "mercanti" nel loro raggio d'azione; Antonio è l'uomo d'affari ufficiale dell'opera, mentre Shylock, anche se non lavora come mercante, è pronto a vendere la vita di Antonio per soddisfare la sua sete di vendetta; anche Bassanio considera il suo corteggiamento verso la signora di Belmont come un investimento redditizio e vuole sposarla principalmente per la sua cospicua eredità. Tuttavia, tutti i candidati maschi al titolo di "mercante di Venezia" falliscono, almeno in parte, nel loro tentativo di soddisfare le loro ambizioni e dimostrano attraverso le loro azioni di non possedere le qualità necessarie per essere un valido uomo d'affari. Come sostenuto da alcuni critici letterari, un altro personaggio emerge ed entra nella competizione per diventare il vero mercante de "La Serenissima"; sorprendentemente, questo personaggio è una donna giovane e attraente, Porzia di Belmont. Nascondendo la sua personalità dominante e i suoi veri interessi dietro astuti espedienti, riesce ad "avere tutto il resto del cast principale dipendente, sminuito o in debito con lei"; a differenza degli altri uomini nella commedia di Shakespeare, trova il modo di ingannare i limiti sociali e di genere che le vengono imposti, ma "non viene mai umiliata per essere andata troppo oltre in qualsiasi direzione". Si può quindi sostenere che la mercante del titolo sia in realtà una donna ingannevole, che può controllare superbamente i suoi sentimenti e trarre vantaggio da ogni situazione. Il primo capitolo descrive come vivevano le donne europee durante i secoli XVI e XVII, il livello della loro educazione e le loro opportunità di lavoro, la loro posizione legale e il loro ruolo sociopolitico. Questo è essenziale per capire gli aspetti centrali dell'opera (il motivo per cui Porzia deve sposarsi a tutti i costi e perché non può apparire alla corte di Venezia come sé stessa, tra gli altri). Inoltre, questa analisi è utile per percepire quanto sia eccezionale Porzia, specialmente nel suo alto livello di alfabetizzazione, nella sua capacità di padroneggiare la retorica e nella sua personalità anticonvenzionale e dominante. Il secondo capitolo si concentra su Porzia, in particolare su come si relaziona con gli altri personaggi e con i ruoli che deve svolgere con suo padre, i suoi pretendenti, suo marito e nella società; in ogni situazione, affronta e supera con successo diversi limiti nel suo tentativo di stabilire il potere su suo marito e mantenere il controllo sulla sua vita, il suo patrimonio e le sue decisioni. Inoltre, viene condotta un'analisi di genere per dimostrare che i confini tra femminilità e mascolinità sono abbastanza indefiniti nel Mercante di Venezia: la Signora di Belmont mostra infatti caratteristiche virili nella sua personalità, caratteristiche che sono assenti nel principale cast maschile. Un ulteriore confronto tra Porzia e la regina Elisabetta I evidenzia le somiglianze che uniscono queste due donne potenti, determinate e spietate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/32620