This paper describes the study and restoration carried out on a cast in polychrome chalk attributed to the workshop of Jacopo della Quercia, representing a Madonna, which belongs to the collections of the Museo Civico d’Arte Antica – Palazzo Madama in Turin. The artwork presents close iconographic affinities with the central decoration of the Fonte Gaia in Piazza del Campo in Siena, which portrays the Madonna and Child, created between 1409 and 1419 by Jacopo della Quercia. The direct observation of the artwork, combined with detailed scientific investigations, made it possible to assess its state of preservation and identify previous restoration interventions. The piece retains few original elements, altered by numerous re-paintings executed with artificial materials produced from the 18th and 19th centuries onward. These conditions have raised questions about the original attribution of the work. However, bibliographic research on the execution techniques and attribution challenges of this type of artifact seems to exclude the hypothesis of a 19th-century production. The restoration choices were made with respect for the constitutive materials, with the aim of restoring both the integrity and dignity of the piece, in its dual nature as both material and image. The evaluation of the materials used and the intervention methods involved comparing various case studies, conducting on-site tests, and consulting with relevant professionals. Specifically, the intervention included the consolidation of the pictorial layer, the removal of incongruous overpaintings and altered varnish, followed by plastering for the final aesthetic presentation. Additionally, two types of auxiliary support have been developed to ensure greater stability for the artwork.

Il presente elaborato descrive lo studio e l’intervento di restauro effettuati su un calco in gesso policromo, attribuito alla bottega di Jacopo della Quercia, raffigurante una Madonna, appartenente alle collezioni del Museo civico d’arte antica-Palazzo Madama di Torino. L’opera presenta strette affinità iconografiche con la decorazione centrale della Fonte Gaia in Piazza del Campo a Siena, che raffigura la Madonna con il Bambino, e che fu realizzata tra il 1409 e 1419 circa da Jacopo della Quercia. L’osservazione diretta dell’opera, integrata da approfondite indagini scientifiche, ha permesso di valutare lo stato di conservazione e di identificare gli interventi precedenti di restauro. Il manufatto conserva pochi elementi originali, alterati da numerose ridipinture eseguite con materiali artificiali prodotti a partire dal XVIII e XIX secolo. Tali condizioni hanno sollevato questioni sull'attribuzione originaria dell'opera. Tuttavia, ricerche bibliografiche sulle tecniche esecutive e sulle problematiche attributive di questa tipologia di manufatti parrebbero escludere l'ipotesi di una realizzazione ottocentesca. Le scelte di restauro sono state eseguite nel rispetto dei materiali costitutivi con l’obiettivo di restituire integrità e dignità all’opera, nella sua duplice istanza di materia e immagine. La valutazione dei materiali impiegati e le metodologie di intervento hanno previsto il confronto con diversi casi studio, la realizzazione di test in opera e il confronto con figure professionali di competenza. Nel dettaglio, l’intervento ha incluso il consolidamento della pellicola pittorica, la rimozione delle ridipinture incongrue e della vernice alterata, seguiti dalla stuccatura per la presentazione estetica finale. Inoltre, sono state elaborate due tipologie di supporto ausiliario per garantire una maggiore stabilità all’opera.

Studio e restauro di un calco in gesso policromo attribuito alla bottega di Jacopo della Quercia

BROCERO, MARGHERITA
2023/2024

Abstract

Il presente elaborato descrive lo studio e l’intervento di restauro effettuati su un calco in gesso policromo, attribuito alla bottega di Jacopo della Quercia, raffigurante una Madonna, appartenente alle collezioni del Museo civico d’arte antica-Palazzo Madama di Torino. L’opera presenta strette affinità iconografiche con la decorazione centrale della Fonte Gaia in Piazza del Campo a Siena, che raffigura la Madonna con il Bambino, e che fu realizzata tra il 1409 e 1419 circa da Jacopo della Quercia. L’osservazione diretta dell’opera, integrata da approfondite indagini scientifiche, ha permesso di valutare lo stato di conservazione e di identificare gli interventi precedenti di restauro. Il manufatto conserva pochi elementi originali, alterati da numerose ridipinture eseguite con materiali artificiali prodotti a partire dal XVIII e XIX secolo. Tali condizioni hanno sollevato questioni sull'attribuzione originaria dell'opera. Tuttavia, ricerche bibliografiche sulle tecniche esecutive e sulle problematiche attributive di questa tipologia di manufatti parrebbero escludere l'ipotesi di una realizzazione ottocentesca. Le scelte di restauro sono state eseguite nel rispetto dei materiali costitutivi con l’obiettivo di restituire integrità e dignità all’opera, nella sua duplice istanza di materia e immagine. La valutazione dei materiali impiegati e le metodologie di intervento hanno previsto il confronto con diversi casi studio, la realizzazione di test in opera e il confronto con figure professionali di competenza. Nel dettaglio, l’intervento ha incluso il consolidamento della pellicola pittorica, la rimozione delle ridipinture incongrue e della vernice alterata, seguiti dalla stuccatura per la presentazione estetica finale. Inoltre, sono state elaborate due tipologie di supporto ausiliario per garantire una maggiore stabilità all’opera.
The study and restoration of a cast in polychrome chalk attributed to the workshop of Jacopo della Quercia
This paper describes the study and restoration carried out on a cast in polychrome chalk attributed to the workshop of Jacopo della Quercia, representing a Madonna, which belongs to the collections of the Museo Civico d’Arte Antica – Palazzo Madama in Turin. The artwork presents close iconographic affinities with the central decoration of the Fonte Gaia in Piazza del Campo in Siena, which portrays the Madonna and Child, created between 1409 and 1419 by Jacopo della Quercia. The direct observation of the artwork, combined with detailed scientific investigations, made it possible to assess its state of preservation and identify previous restoration interventions. The piece retains few original elements, altered by numerous re-paintings executed with artificial materials produced from the 18th and 19th centuries onward. These conditions have raised questions about the original attribution of the work. However, bibliographic research on the execution techniques and attribution challenges of this type of artifact seems to exclude the hypothesis of a 19th-century production. The restoration choices were made with respect for the constitutive materials, with the aim of restoring both the integrity and dignity of the piece, in its dual nature as both material and image. The evaluation of the materials used and the intervention methods involved comparing various case studies, conducting on-site tests, and consulting with relevant professionals. Specifically, the intervention included the consolidation of the pictorial layer, the removal of incongruous overpaintings and altered varnish, followed by plastering for the final aesthetic presentation. Additionally, two types of auxiliary support have been developed to ensure greater stability for the artwork.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/3262