La scuola dell’infanzia è fin dal principio, una struttura che s’impegna ad assicurare agli allievi l’acquisizione di nuove competenze di carattere sociale, emotivo e didattico, senza tralasciare il conseguimento di valori e atteggiamenti fondamentali per l’ingresso nella società, trasmessi da insegnanti preparati e competenti. Nel corso degli anni, la scuola, si è adattata a nuove esigenze, che hanno proiettato al centro il bambino e il suo vissuto come punto dipartenza per un apprendimento efficace. L’obiettivo della scuola è quello di non focalizzarsi necessariamente sullo sviluppo di singole competenze, ma sulla creazione di una rete di competenze che si intrecciano tra di loro in un unico macro apprendimento. Lo sviluppo del bambino deve avvenire sul piano cognitivo e culturale, favorendo l’incontro con nuove culture e nuovi mezzi di espressione e di comunicazione. Differenti metodologie didattiche sono state evidenziate da molteplici autori che hanno individuato le differenti strategie per l’apprendimento e la trasmissione di queste informazioni. L’elaborato dunque, è volto ad analizzare l’utilizzo di queste strategie in ambito scolastico. Nel primo capitolo, viene sottolineato come la scuola dell’infanzia sia mutata nel tempo, e con l’analisi del D.M. 2012, si evidenzia come i traguardi di sviluppo e i campi di esperienza rappresentino le fondamenta del percorso didattico di ogni bambino. Nel secondo capitolo invece, viene dato maggiore spazio al ruolo dell’insegnante con l’analisi delle differenti metodologie e correnti di pensiero espresse dai diversi autori, che mettono in luce come il bambino si relaziona con i suoi simili e con ciò che lo circonda. Sono state analizzate in maniera dettagliata le caratteristiche della pedagogia per obiettivi, le metodologie attive e i modelli didattici centrati sul soggetto, tra cui la didattica narrativa e la metacognizione. Nel terzo e ultimo capitolo, infine viene preso in analisi il movimento nell’età dell’infanzia e i valori educativi espressi nel gioco libero e in quello strutturato. Viene dato spazio anche agli approcci teorici e alla didattica delle attività motorie nell’ambito dell’infanzia.

Metodologie didattiche nella scuola dell'infanzia

AUGELLI, ANTONIO
2020/2021

Abstract

La scuola dell’infanzia è fin dal principio, una struttura che s’impegna ad assicurare agli allievi l’acquisizione di nuove competenze di carattere sociale, emotivo e didattico, senza tralasciare il conseguimento di valori e atteggiamenti fondamentali per l’ingresso nella società, trasmessi da insegnanti preparati e competenti. Nel corso degli anni, la scuola, si è adattata a nuove esigenze, che hanno proiettato al centro il bambino e il suo vissuto come punto dipartenza per un apprendimento efficace. L’obiettivo della scuola è quello di non focalizzarsi necessariamente sullo sviluppo di singole competenze, ma sulla creazione di una rete di competenze che si intrecciano tra di loro in un unico macro apprendimento. Lo sviluppo del bambino deve avvenire sul piano cognitivo e culturale, favorendo l’incontro con nuove culture e nuovi mezzi di espressione e di comunicazione. Differenti metodologie didattiche sono state evidenziate da molteplici autori che hanno individuato le differenti strategie per l’apprendimento e la trasmissione di queste informazioni. L’elaborato dunque, è volto ad analizzare l’utilizzo di queste strategie in ambito scolastico. Nel primo capitolo, viene sottolineato come la scuola dell’infanzia sia mutata nel tempo, e con l’analisi del D.M. 2012, si evidenzia come i traguardi di sviluppo e i campi di esperienza rappresentino le fondamenta del percorso didattico di ogni bambino. Nel secondo capitolo invece, viene dato maggiore spazio al ruolo dell’insegnante con l’analisi delle differenti metodologie e correnti di pensiero espresse dai diversi autori, che mettono in luce come il bambino si relaziona con i suoi simili e con ciò che lo circonda. Sono state analizzate in maniera dettagliata le caratteristiche della pedagogia per obiettivi, le metodologie attive e i modelli didattici centrati sul soggetto, tra cui la didattica narrativa e la metacognizione. Nel terzo e ultimo capitolo, infine viene preso in analisi il movimento nell’età dell’infanzia e i valori educativi espressi nel gioco libero e in quello strutturato. Viene dato spazio anche agli approcci teorici e alla didattica delle attività motorie nell’ambito dell’infanzia.
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