La presente tesi è suddivisa in due parti, che trattano rispettivamente il fenomeno della disabilità nella Cina contemporanea e nel romanzo I maestri di tuina di Bi Feiyu. Nel primo capitolo vengono fornite diverse definizioni del termine disabilità secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, analizzando in particolare la differenza fra i termini menomazione, disabilità e handicap. Vengono inoltre forniti dati statistici riguardati la diffusione della disabilità a livello globale e in Cina. Viene presentata la terminologia in lingua cinese inerente la disabilità e la sua evoluzione nel tempo, che ha cercato di rendere il linguaggio sempre più inclusivo. Successivamente, vengono presentati alcuni fenomeni di discriminazione e forme di esclusione sociale che si impongono a partire dall’infanzia e che persistono durante l’età adulta in Cina, soffermandosi sull’ambito scolastico, lavorativo e sentimentale. L’ultimo paragrafo del primo capitolo verte sulla comparsa di personaggi con disabilità nel panorama letterario cinese a partire dagli anni Ottanta e del radicale cambiamento che è stato riscontrato fra i primi personaggi con disabilità e quelli della produzione di autori come Shi Tiesheng e Bi Feiyu. Il secondo capitolo si concentra sul contesto letterario in cui emerge la figura di Bi Feiyu con alcuni cenni biografici e sulla sua produzione letteraria, in particolare sui romanzi L’opera della luna del 2000 e Le tre sorelle del 2002. I maestri di tuina è oggetto di studio nell’ultimo paragrafo ed è il primo romanzo cinese ad essere totalmente incentrato sull’individuo con disabilità e sulle relazioni che sussistono all’interno della comunità non vedente di un centro tuina. Viene esaminata la sua peculiare struttura e i macro-temi affrontati nel romanzo, l’amore, la paura e il denaro. Il presente elaborato termina con un’analisi sulla tematica della terminologia inerente alla disabilità e, in particolare, alla menomazione visiva; attraverso numerosi riferimenti al testo, analizza inoltre la discriminazione delle persone con disabilità, gli stereotipi attribuiti ai non vedenti e l’uso dell’ironia da parte dell’autore.

Disabilità nella Cina contemporanea: analisi de I maestri di tuina

LONGO, SILVIA
2019/2020

Abstract

La presente tesi è suddivisa in due parti, che trattano rispettivamente il fenomeno della disabilità nella Cina contemporanea e nel romanzo I maestri di tuina di Bi Feiyu. Nel primo capitolo vengono fornite diverse definizioni del termine disabilità secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, analizzando in particolare la differenza fra i termini menomazione, disabilità e handicap. Vengono inoltre forniti dati statistici riguardati la diffusione della disabilità a livello globale e in Cina. Viene presentata la terminologia in lingua cinese inerente la disabilità e la sua evoluzione nel tempo, che ha cercato di rendere il linguaggio sempre più inclusivo. Successivamente, vengono presentati alcuni fenomeni di discriminazione e forme di esclusione sociale che si impongono a partire dall’infanzia e che persistono durante l’età adulta in Cina, soffermandosi sull’ambito scolastico, lavorativo e sentimentale. L’ultimo paragrafo del primo capitolo verte sulla comparsa di personaggi con disabilità nel panorama letterario cinese a partire dagli anni Ottanta e del radicale cambiamento che è stato riscontrato fra i primi personaggi con disabilità e quelli della produzione di autori come Shi Tiesheng e Bi Feiyu. Il secondo capitolo si concentra sul contesto letterario in cui emerge la figura di Bi Feiyu con alcuni cenni biografici e sulla sua produzione letteraria, in particolare sui romanzi L’opera della luna del 2000 e Le tre sorelle del 2002. I maestri di tuina è oggetto di studio nell’ultimo paragrafo ed è il primo romanzo cinese ad essere totalmente incentrato sull’individuo con disabilità e sulle relazioni che sussistono all’interno della comunità non vedente di un centro tuina. Viene esaminata la sua peculiare struttura e i macro-temi affrontati nel romanzo, l’amore, la paura e il denaro. Il presente elaborato termina con un’analisi sulla tematica della terminologia inerente alla disabilità e, in particolare, alla menomazione visiva; attraverso numerosi riferimenti al testo, analizza inoltre la discriminazione delle persone con disabilità, gli stereotipi attribuiti ai non vedenti e l’uso dell’ironia da parte dell’autore.
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