Il 6 dicembre 2021 segnerà il centenario del trattato Anglo-irlandese: trattato che sanciva, a tutti gli effetti la creazione dello Stato Libero d’Irlanda. Mi sono imbattuto in questa informazione quasi per caso, attraverso i social media, e la curiosità mi ha spinto ad approfondire una questione che fino a poco tempo fa conoscevo per sommi capi (e che ancora potrei approfondire). Ad attirare particolarmente la mia attenzione sono stati i Troubles, ovvero il periodo di agitazioni, proteste e violenze culminati con l’avvento degli uomini mascherati che combattevano per la libertà della loro nazione. La realtà è, ovviamente, molto meno romantica dell’immagine che mi ero fatto da adolescente, tramite le poche e sbrigative righe di un testo scolastico poco interessato a dirimere la questione. Ancora oggi, molte domande rimangono aperte, una per ogni volto rimasto coperto: prima tra tutte, se la pace in Irlanda del Nord sia destinata a durare. Questa trattazione non si pone certo l’obbiettivo di trovare risposta ad un tale quesito, bensì di ripercorrere la mia ricerca sulla “politica del fucile”, ovvero del legame apparentemente indissolubile tra lotta armata e impegno politico.
100 anni di IRA: la "politica del fucile" in Irlanda
BEN SALEM, OMAR
2020/2021
Abstract
Il 6 dicembre 2021 segnerà il centenario del trattato Anglo-irlandese: trattato che sanciva, a tutti gli effetti la creazione dello Stato Libero d’Irlanda. Mi sono imbattuto in questa informazione quasi per caso, attraverso i social media, e la curiosità mi ha spinto ad approfondire una questione che fino a poco tempo fa conoscevo per sommi capi (e che ancora potrei approfondire). Ad attirare particolarmente la mia attenzione sono stati i Troubles, ovvero il periodo di agitazioni, proteste e violenze culminati con l’avvento degli uomini mascherati che combattevano per la libertà della loro nazione. La realtà è, ovviamente, molto meno romantica dell’immagine che mi ero fatto da adolescente, tramite le poche e sbrigative righe di un testo scolastico poco interessato a dirimere la questione. Ancora oggi, molte domande rimangono aperte, una per ogni volto rimasto coperto: prima tra tutte, se la pace in Irlanda del Nord sia destinata a durare. Questa trattazione non si pone certo l’obbiettivo di trovare risposta ad un tale quesito, bensì di ripercorrere la mia ricerca sulla “politica del fucile”, ovvero del legame apparentemente indissolubile tra lotta armata e impegno politico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/32570