L’obiettivo di questa mia ricerca è stato quello di analizzare in ordine cronologico una selezione di scritti panegirici del XIX secolo sulla Sindone e mi sono posto due interrogativi: innanzitutto se la Sindone, in epoca ottocentesca, sia stata usata dagli oratori panegiristi in modo politico, religioso e storico tale da fornire anche notizie sul contesto culturale e storico dell’epoca, e secondariamente se nell’Ottocento si inizia a delineare, oltre ad una storiografia propagandistica e celebrativa, anche una di stampo storico-critico sulla Sindone di Torino. Per quanto riguarda il primo quesito ho potuto riscontrare che nei trentasette panegirici da me esaminati, la maggior parte di essi tratta spesso avvenimenti del periodo risorgimentale italiano in maniera marginale, concentrandosi invece, in particolare sulla celebrazione della Sindone e sull’encomio della famiglia Sabauda. Per rispondere al secondo quesito ci si può riferire a Giuseppe Lazzaro Piano, panegirista, ma anche autore dei Commentarii Critico-Archeologici sopra la SS. Sindone di N. S. Gesù Cristo (una delle opere più complete dell’Ottocento sulla reliquia), come colui che per primo si propone di ripercorrere e ricostruire in maniera storicamente fondata e documentata le vicende della Sindone. In Italia, a fine Ottocento, inoltre, successivamente all’esposizione di Arte Sacra del 1898 e alla prima fotografia della Sindone ad opera dell’avvocato Secondo Pia, si viene a creare tra il consigliere comunale socialista Pietro Caviglia e il sacerdote Eugenio Polidori, un primo confronto sull’autenticità della reliquia, che fino ad allora era sempre stata riconosciuta, fuor di dubbio, nel contesto italiano. Nei primi capitoli della mia ricerca riassumerò brevemente i trentasette panegirici presi in esame, successivamente tratterò alcuni temi comuni riscontrabili in essi ed infine proporrò una sintesi della storia della Sindone dalla sua comparsa a Lirey nella metà del Trecento fino alla fine dell’Ottocento. Nei capitoli conclusivi concentrerò la mia attenzione sulla persona di Giuseppe Lazzaro Piano e sul suo influsso sugli scritti storici della seconda metà del XIX secolo, analizzando infine le vicende di fine secolo sulla Sindone, quali l’esposizione di Arte Sacra e il confronto di opinioni creatosi a fine Ottocento su di essa.
La panegiristica di argomento sindonico nell'Ottocento
LAMBERTI, ANDREA
2020/2021
Abstract
L’obiettivo di questa mia ricerca è stato quello di analizzare in ordine cronologico una selezione di scritti panegirici del XIX secolo sulla Sindone e mi sono posto due interrogativi: innanzitutto se la Sindone, in epoca ottocentesca, sia stata usata dagli oratori panegiristi in modo politico, religioso e storico tale da fornire anche notizie sul contesto culturale e storico dell’epoca, e secondariamente se nell’Ottocento si inizia a delineare, oltre ad una storiografia propagandistica e celebrativa, anche una di stampo storico-critico sulla Sindone di Torino. Per quanto riguarda il primo quesito ho potuto riscontrare che nei trentasette panegirici da me esaminati, la maggior parte di essi tratta spesso avvenimenti del periodo risorgimentale italiano in maniera marginale, concentrandosi invece, in particolare sulla celebrazione della Sindone e sull’encomio della famiglia Sabauda. Per rispondere al secondo quesito ci si può riferire a Giuseppe Lazzaro Piano, panegirista, ma anche autore dei Commentarii Critico-Archeologici sopra la SS. Sindone di N. S. Gesù Cristo (una delle opere più complete dell’Ottocento sulla reliquia), come colui che per primo si propone di ripercorrere e ricostruire in maniera storicamente fondata e documentata le vicende della Sindone. In Italia, a fine Ottocento, inoltre, successivamente all’esposizione di Arte Sacra del 1898 e alla prima fotografia della Sindone ad opera dell’avvocato Secondo Pia, si viene a creare tra il consigliere comunale socialista Pietro Caviglia e il sacerdote Eugenio Polidori, un primo confronto sull’autenticità della reliquia, che fino ad allora era sempre stata riconosciuta, fuor di dubbio, nel contesto italiano. Nei primi capitoli della mia ricerca riassumerò brevemente i trentasette panegirici presi in esame, successivamente tratterò alcuni temi comuni riscontrabili in essi ed infine proporrò una sintesi della storia della Sindone dalla sua comparsa a Lirey nella metà del Trecento fino alla fine dell’Ottocento. Nei capitoli conclusivi concentrerò la mia attenzione sulla persona di Giuseppe Lazzaro Piano e sul suo influsso sugli scritti storici della seconda metà del XIX secolo, analizzando infine le vicende di fine secolo sulla Sindone, quali l’esposizione di Arte Sacra e il confronto di opinioni creatosi a fine Ottocento su di essa.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
826974_andrea_lamberti_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.24 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/32565