The management of orphaned wild mammal infants is a complex activity, requiring both theoretical and practical skills. In-depht knowledge of lactation and of the related processes is of fundamental importance. Milk is a secret produced by the mammary gland of the female and its composition changes between species, in relation to the length of lactation and the maternal diet. During the first hours after birth, the offspring take on colostrum, a particular type of milk rich in immunoglobulins capable of providing passive immunity. Immunoglobulins concentration is then rapidly reduced, leading to the synthesis of normal milk. In captivity, commercially available milk powders can be used as substitutes. The currently available preparations are formulated for lambs, dogs and cats. Reconstitution and administration must be carried out taking into account the nutritional needs of different species. Newborns must be welcomed and managed according to a precise order of passages in each recovery center. The first contact with the public is normally established by telephone, in order to give indications regarding manipulation and intervention strategies. In those cases where the wild animal does not require hospitalization or assistance, it will be up to the phone operator to inform the caller. In the cases where assistance is required, the wild animal is transported to the facility and, after the arrival, it is examined by a veterinarian. The details of the subject are recorded on the management system. The operator then takes care of hospitalizing the infant in a cage equipped with heat sources and a suitable substrate. Young mammals may suffer from hypotermia, gastrointestinal disorders and pneumonia, due to poor management by citizens or technicians. It is important to prevent the developement of malprinting and habituation, due to an excess of direct contact with the operators. During the internship at the Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) in Grugliasco (TO), I was allowed to put into practice and compare the information obtained from literature, and to apply the theoretical knowledge acquired during my studies to real- world cases studies. This mix of theory and practice made the internship particularly formative and allowed me to develop professional competences, expertise, and good confidence in the management of the wildlife of the Region.

La gestione dei lattanti orfani di mammiferi selvatici è un processo complesso, che richiede competenze sia teoriche che pratiche. Essere in possesso di solide conoscenze in merito a come funzioni il fenomeno della lattazione, assume una rilevanza fondamentale. Il latte è un secreto che viene prodotto dalla ghiandola mammaria femminile; la sua composizione è in grado di variare da specie a specie, principalmente in relazione alla lunghezza della lattazione e alla dieta materna. Nelle prime ore dopo il parto, la prole assume il colostro, un latte ricco di immunoglobuline in grado di fornire immunità passiva. La loro concentrazione si riduce rapidamente, portando alla sintesi del latte normale. In cattività, possono essere utilizzate polveri di latte disponibili in commercio. Solitamente si tratta di preparati per capretti, agnelli, cani e gatti. La ricostituzione e la somministrazione devono essere effettuate tenendo conto delle esigenze nutrizionali delle singole specie. I neonati devono essere accolti e gestiti secondo un iter specifico in ogni centro di recupero. Il primo contatto con il pubblico viene stabilito telefonicamente, per poter dare indicazioni in merito alla manipolazione e alla modalità di intervento. Non sempre si tratta di fauna selvatica in difficoltà che richiede assistenza; sarà compito dell’operatore informare correttamente il cittadino. All’arrivo in struttura, viene effettuata la visita dal veterinario e i dati principali del soggetto vengono segnati sul gestionale. Il personale specializzato, si occupa di ricoverare il lattante in una gabbia provvista di fonti di calore, con un substrato adeguato. I giovani mammiferi possono essere soggetti a ipotermia, disturbi gastrointestinali e polmoniti, dovuti ad una cattiva gestione da parte del cittadino o dei tecnici. E’ importante prevenire la possibilità che sviluppino malprinting o habituation, dovuti al troppo contatto diretto con gli operatori. Durante il periodo di tirocinio svolto al Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) a Grugliasco (TO), ho avuto la possibilità di mettere in pratica e confrontare le informazioni ricavate dalla letteratura e applicare le conoscenze teoriche acquisite durante gli studi a situazioni reali. Il percorso è stato particolarmente formativo e mi ha permesso di sviluppare competenze professionali, esperienza e confidenza nella gestione della fauna selvatica della regione.

Tecniche di alimentazione in neonatologia della fauna selvatica

PIANTINO, ARIANNA
2020/2021

Abstract

La gestione dei lattanti orfani di mammiferi selvatici è un processo complesso, che richiede competenze sia teoriche che pratiche. Essere in possesso di solide conoscenze in merito a come funzioni il fenomeno della lattazione, assume una rilevanza fondamentale. Il latte è un secreto che viene prodotto dalla ghiandola mammaria femminile; la sua composizione è in grado di variare da specie a specie, principalmente in relazione alla lunghezza della lattazione e alla dieta materna. Nelle prime ore dopo il parto, la prole assume il colostro, un latte ricco di immunoglobuline in grado di fornire immunità passiva. La loro concentrazione si riduce rapidamente, portando alla sintesi del latte normale. In cattività, possono essere utilizzate polveri di latte disponibili in commercio. Solitamente si tratta di preparati per capretti, agnelli, cani e gatti. La ricostituzione e la somministrazione devono essere effettuate tenendo conto delle esigenze nutrizionali delle singole specie. I neonati devono essere accolti e gestiti secondo un iter specifico in ogni centro di recupero. Il primo contatto con il pubblico viene stabilito telefonicamente, per poter dare indicazioni in merito alla manipolazione e alla modalità di intervento. Non sempre si tratta di fauna selvatica in difficoltà che richiede assistenza; sarà compito dell’operatore informare correttamente il cittadino. All’arrivo in struttura, viene effettuata la visita dal veterinario e i dati principali del soggetto vengono segnati sul gestionale. Il personale specializzato, si occupa di ricoverare il lattante in una gabbia provvista di fonti di calore, con un substrato adeguato. I giovani mammiferi possono essere soggetti a ipotermia, disturbi gastrointestinali e polmoniti, dovuti ad una cattiva gestione da parte del cittadino o dei tecnici. E’ importante prevenire la possibilità che sviluppino malprinting o habituation, dovuti al troppo contatto diretto con gli operatori. Durante il periodo di tirocinio svolto al Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) a Grugliasco (TO), ho avuto la possibilità di mettere in pratica e confrontare le informazioni ricavate dalla letteratura e applicare le conoscenze teoriche acquisite durante gli studi a situazioni reali. Il percorso è stato particolarmente formativo e mi ha permesso di sviluppare competenze professionali, esperienza e confidenza nella gestione della fauna selvatica della regione.
ITA
The management of orphaned wild mammal infants is a complex activity, requiring both theoretical and practical skills. In-depht knowledge of lactation and of the related processes is of fundamental importance. Milk is a secret produced by the mammary gland of the female and its composition changes between species, in relation to the length of lactation and the maternal diet. During the first hours after birth, the offspring take on colostrum, a particular type of milk rich in immunoglobulins capable of providing passive immunity. Immunoglobulins concentration is then rapidly reduced, leading to the synthesis of normal milk. In captivity, commercially available milk powders can be used as substitutes. The currently available preparations are formulated for lambs, dogs and cats. Reconstitution and administration must be carried out taking into account the nutritional needs of different species. Newborns must be welcomed and managed according to a precise order of passages in each recovery center. The first contact with the public is normally established by telephone, in order to give indications regarding manipulation and intervention strategies. In those cases where the wild animal does not require hospitalization or assistance, it will be up to the phone operator to inform the caller. In the cases where assistance is required, the wild animal is transported to the facility and, after the arrival, it is examined by a veterinarian. The details of the subject are recorded on the management system. The operator then takes care of hospitalizing the infant in a cage equipped with heat sources and a suitable substrate. Young mammals may suffer from hypotermia, gastrointestinal disorders and pneumonia, due to poor management by citizens or technicians. It is important to prevent the developement of malprinting and habituation, due to an excess of direct contact with the operators. During the internship at the Centro Animali Non Convenzionali (C.A.N.C.) in Grugliasco (TO), I was allowed to put into practice and compare the information obtained from literature, and to apply the theoretical knowledge acquired during my studies to real- world cases studies. This mix of theory and practice made the internship particularly formative and allowed me to develop professional competences, expertise, and good confidence in the management of the wildlife of the Region.
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