Misurazione soggettiva delle vergenze fusionali, delle eteroforie dissociate e delle eteroforie associate: confronto tra apposizione prismatica monoculare e binoculare.

Abstract Purpose: The aim of the study is the measure of fusional vergences, dissociated heterophorias and associated heterophorias both in the phoropter and in the open field, comparing the data obtained when the prisms are placed in front of only one eye or on both eyes. Most of the studies in the literature, in fact, compare the various measurement methods but do not make a direct comparison between monocular and binocular prismatic apposition. Methods: 40 subjects (age 22.5 ± 3.1) were examined in which the lenses of the subjective refraction performed at the phoropter were worn during the tests, then balanced with Humpriss in the open field. For each subject, the following were measured from afar (6 metri) and near (40 centimetri): the smooth fusional vergences (phoropter) and jumps (open field), the dissociated heterophorias by means of the von Graefe test (phoropter) and the of Maddox modified Thoringhton (open field) and finally, the heterophoria associated for distance, through the cross and needle test both to the phoropter and in open field and the associated phrases for near through the Wesson card (phoropter) and the Mallet Unit (open field). Results: Tests on the data show significant differences between the test results obtained with monocular and binocular prismatic apposition, it has been determined that there is a statistically significant difference between the two measurement methods, especially with regard to the data in the open field. The difference in fusional vergences was greater especially on breakages and recoveries for the most part negative and for the least part positive. In the heterophorias the difference was significant above all for the data in the open field, probably due to the greater presence of fusional recalls. Conclusions: The study results show a new perspective on binocular vision investigation methods. In this regard, in order to have a more specific and broader understanding of the commonly used procedures, it would be useful to deepen the study with a larger sample both in terms of number and variety. Key words: Fusional vergences, dissociated heterophorias, associated heterophorias, monocular prismatic apposition, binocular prismatic apposition, open field, closed field.

Martina Gelain Corso di Laurea in Ottica e Optometria, Università degli Studi di Torino Abstract: Obiettivi: Scopo dello studio è la misura di vergenze fusionali, eteroforie dissociate e eteroforie associate sia al forottero sia in campo aperto, confrontando i dati ottenuti in apposizione prismatica monoculare e binoculare. La maggior parte degli studi presenti in letteratura, infatti, confrontano tra loro le varie metodiche di misura ma non operano un confronto diretto tra i risultati in condizione monoculare e binoculare. Metodo: Sono stati esaminati 40 soggetti (età 22,5±3,1 anni), cui sono state fatte indossare, durante i test, le lenti della refrazione soggettiva eseguita al forottero, poi bilanciata con Humpriss in campo aperto. Per ogni soggetto sono state misurate da lontano (6 metri) e da vicino (40 centimetri): le vergenze fusionali lisce (forottero) ed a salti (campo aperto), le eteroforie dissociate tramite il test di von Graefe (forottero) ed il test di Maddox modificato Thoringhton (campo aperto) ed infine, le eteroforie associate per lontano, tramite il test della croce e dell’ago sia al forottero sia in campo aperto e le forie associate per vicino tramite la Wesson card (forottero) e la Mallet Unit (campo aperto). Risultati: I test sui dati evidenziano differenze significative tra i risultati dei test ottenuti con apposizione prismatica monoculare e binoculare, è stato determinato che esiste una differenza statisticamente significativa tra i due metodi di misurazione, soprattutto per quanto riguarda i dati in campo aperto. La differenza nelle vergenze fusionali è risultata maggiore soprattutto sulle rotture e sui recuperi per la maggior parte negativi e per la minor parte positivi. Nelle eteroforie la differenza è risultata significativa soprattutto per i dati in campo aperto, probabilmente a causa della maggior presenza di richiami fusionali. Conclusioni: I risultati dello studio mostrano una nuova prospettiva sui metodi di indagine della visione binoculare. A tal proposito, per avere una comprensione più specifica e ampia delle procedure comunemente utilizzate sarebbe utile approfondire lo studio con un campione più esteso sia come numerosità che come varietà. Parole chiave: Vergenze fusionali, eteroforie dissociate, eteroforie associate, apposizione prismatica monoculare, apposizione prismatica binoculare, campo aperto, campo chiuso.