This thesis analyzes the role of games and sports in ancient Greece, focusing on the characteristics of competition, sacredness, and professionalism. In the first chapter, the importance of the funeral games in honor of Patroclus and the major Panhellenic events, such as the Olympic Games, Nemean, Pythian, Isthmian, and Panathenaic Games, is examined, highlighting the ritual and religious significance of these competitions. The commemorative monument of Archon of Pella and the differences between the spirit of the ancient and modern Olympics are also discussed. The second chapter explores the interconnection between sports and educational values in the Greek polis, with particular emphasis on the concept of paideía in the Archaic, Classical, and Hellenistic periods. It demonstrates how physical education was considered fundamental for the moral, civic, and intellectual development of the citizen. The third chapter addresses the relevance of Greek education in modern times, analyzing how sports and gymnastics, both in works such as Plato's "Republic" and "Timaeus", as well as in modern educational theories, serve as tools for the harmonious development of body and mind. The relevance of the Greek educational model, which views sports as a means for the holistic and integrated development of the individual, is discussed. The fourth chapter highlights the limitations of the Greek educational system, describing how it was competitive, male-oriented, and reserved for wealthy citizens. The educational dynamics of the Archaic, Classical, and Hellenistic periods are critically analyzed, with a focus on the social exclusion of women. Finally, the fifth chapter focuses on current proposals for physical education in schools, with particular attention to the Special Olympics programs and their importance for social inclusion. The Paralympic Games and other educational initiatives that promote equality and the participation of people with disabilities are also examined. In conclusion, sports and physical education, since ancient Greece, represent not only tools for physical improvement but also powerful means of moral and civic education, whose value is still recognized today and applied in various fields, from school education to international competitions. The Greek legacy continues to influence the way we perceive sports as an integral part of individual education and as a vehicle for building a more just and inclusive society.

Questa tesi analizza il ruolo del gioco e dello sport nella Grecia antica, focalizzandosi sulle caratteristiche di agonismo, sacralità e professionismo. Nel primo capitolo, viene esaminata l'importanza dei giochi funebri in onore di Patroclo e dei grandi eventi panellenici, come i Giochi Olimpici, Nemei, Pitici, Istmici e le Panatenee, mettendo in evidenza il valore rituale e religioso di queste competizioni. Viene inoltre discusso il monumento commemorativo di Archon di Pella e le differenze tra lo spirito olimpico delle Olimpiadi antiche e moderne. Il secondo capitolo esplora l'interconnessione tra sport e valori educativi nella pólis greca, con particolare attenzione al concetto di paideía nelle età arcaica, classica ed ellenistica. Qui si evidenzia come l'educazione fisica fosse considerata fondamentale per lo sviluppo morale, civico e intellettuale del cittadino. Il terzo capitolo affronta la contemporaneità della formazione greca, analizzando come lo sport e la ginnastica, sia in opere come la "Repubblica" e il "Timeo" di Platone, che nelle teorie educative moderne, siano il mezzo per una crescita armonica di corpo e mente. Viene discussa l'attualità del modello educativo greco, che vede nello sport un mezzo per la formazione globale e integrata dell’individuo. Il quarto capitolo mette in luce i limiti della formazione scolastica greca, descrivendo come la scuola fosse competitiva, maschile e riservata ai cittadini benestanti. Le dinamiche educative delle età arcaica, classica ed ellenistica sono analizzate con un occhio critico, evidenziando le esclusioni sociali, in particolare delle donne. Infine, il quinto capitolo si focalizza su proposte attuali di educazione fisica nelle scuole, con particolare attenzione ai programmi di Special Olympics e alla loro importanza nell'inclusione sociale. Vengono esaminati i Giochi Paralimpici e altre iniziative educative che promuovono l'uguaglianza e la partecipazione di persone con disabilità. In conclusione, lo sport e l’educazione fisica, sin dall'antichità greca, rappresentano non solo strumenti di miglioramento fisico, ma potenti mezzi di educazione morale e civica, il cui valore è ancora oggi riconosciuto e applicato in molteplici ambiti, dall’educazione scolastica alle competizioni internazionali. L'eredità greca continua a influenzare il modo in cui concepiamo lo sport come parte integrante della formazione dell'individuo e come veicolo per la costruzione di una società più giusta e inclusiva.

Sport ed educazione globale: dal modello dell’antica Grecia a una proposta di educazione inclusiva

VERO, LAURA
2023/2024

Abstract

Questa tesi analizza il ruolo del gioco e dello sport nella Grecia antica, focalizzandosi sulle caratteristiche di agonismo, sacralità e professionismo. Nel primo capitolo, viene esaminata l'importanza dei giochi funebri in onore di Patroclo e dei grandi eventi panellenici, come i Giochi Olimpici, Nemei, Pitici, Istmici e le Panatenee, mettendo in evidenza il valore rituale e religioso di queste competizioni. Viene inoltre discusso il monumento commemorativo di Archon di Pella e le differenze tra lo spirito olimpico delle Olimpiadi antiche e moderne. Il secondo capitolo esplora l'interconnessione tra sport e valori educativi nella pólis greca, con particolare attenzione al concetto di paideía nelle età arcaica, classica ed ellenistica. Qui si evidenzia come l'educazione fisica fosse considerata fondamentale per lo sviluppo morale, civico e intellettuale del cittadino. Il terzo capitolo affronta la contemporaneità della formazione greca, analizzando come lo sport e la ginnastica, sia in opere come la "Repubblica" e il "Timeo" di Platone, che nelle teorie educative moderne, siano il mezzo per una crescita armonica di corpo e mente. Viene discussa l'attualità del modello educativo greco, che vede nello sport un mezzo per la formazione globale e integrata dell’individuo. Il quarto capitolo mette in luce i limiti della formazione scolastica greca, descrivendo come la scuola fosse competitiva, maschile e riservata ai cittadini benestanti. Le dinamiche educative delle età arcaica, classica ed ellenistica sono analizzate con un occhio critico, evidenziando le esclusioni sociali, in particolare delle donne. Infine, il quinto capitolo si focalizza su proposte attuali di educazione fisica nelle scuole, con particolare attenzione ai programmi di Special Olympics e alla loro importanza nell'inclusione sociale. Vengono esaminati i Giochi Paralimpici e altre iniziative educative che promuovono l'uguaglianza e la partecipazione di persone con disabilità. In conclusione, lo sport e l’educazione fisica, sin dall'antichità greca, rappresentano non solo strumenti di miglioramento fisico, ma potenti mezzi di educazione morale e civica, il cui valore è ancora oggi riconosciuto e applicato in molteplici ambiti, dall’educazione scolastica alle competizioni internazionali. L'eredità greca continua a influenzare il modo in cui concepiamo lo sport come parte integrante della formazione dell'individuo e come veicolo per la costruzione di una società più giusta e inclusiva.
Sport and global education: from the ancient Greek model to an inclusive education proposal
This thesis analyzes the role of games and sports in ancient Greece, focusing on the characteristics of competition, sacredness, and professionalism. In the first chapter, the importance of the funeral games in honor of Patroclus and the major Panhellenic events, such as the Olympic Games, Nemean, Pythian, Isthmian, and Panathenaic Games, is examined, highlighting the ritual and religious significance of these competitions. The commemorative monument of Archon of Pella and the differences between the spirit of the ancient and modern Olympics are also discussed. The second chapter explores the interconnection between sports and educational values in the Greek polis, with particular emphasis on the concept of paideía in the Archaic, Classical, and Hellenistic periods. It demonstrates how physical education was considered fundamental for the moral, civic, and intellectual development of the citizen. The third chapter addresses the relevance of Greek education in modern times, analyzing how sports and gymnastics, both in works such as Plato's "Republic" and "Timaeus", as well as in modern educational theories, serve as tools for the harmonious development of body and mind. The relevance of the Greek educational model, which views sports as a means for the holistic and integrated development of the individual, is discussed. The fourth chapter highlights the limitations of the Greek educational system, describing how it was competitive, male-oriented, and reserved for wealthy citizens. The educational dynamics of the Archaic, Classical, and Hellenistic periods are critically analyzed, with a focus on the social exclusion of women. Finally, the fifth chapter focuses on current proposals for physical education in schools, with particular attention to the Special Olympics programs and their importance for social inclusion. The Paralympic Games and other educational initiatives that promote equality and the participation of people with disabilities are also examined. In conclusion, sports and physical education, since ancient Greece, represent not only tools for physical improvement but also powerful means of moral and civic education, whose value is still recognized today and applied in various fields, from school education to international competitions. The Greek legacy continues to influence the way we perceive sports as an integral part of individual education and as a vehicle for building a more just and inclusive society.
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