La valutazione di un progetto di investimento dipende da tre fattori: rendimento atteso, rischio e tempo. Ogni investimento è realizzato con l’intento di ricavarne un certo rendimento lungo un determinato orizzonte temporale. Tuttavia il rendimento effettivo può discostarsi da quello atteso: in questo caso l’investitore sostiene un rischio. A seguito di una introduzione relativa alle misure statistiche della variabilità utili ad analizzare il rischio di un titolo, questa tesi si pone l’obiettivo di richiamare alcuni modelli di gestione di portafoglio, illustrandone gli aspetti principali e soffermandosi sui limiti che presentano, con l’intento di terminare il lavoro evidenziando l’utilità di indicatori di redditività corretta per il rischio (RAP). La compilazione di un portafoglio ottimale è infatti un compito sia teorico che pratico. Questa tesi inizia con l’analisi di un modello basato sull’assunzione che i rendimenti dei titoli che costituiscono il portafoglio siano distribuiti normalmente: la complessità del modello proposto da Markowitz ne limita perciò l’applicazione pratica. Un’evoluzione di tale teoria è rappresentata dal CAPM. Una parte della critica economica sottolinea però come quest’ultimo sia un modello non realistico e legato ad ipotesi forti. La seconda parte dell’elaborato si soffermerà sui punti di debolezza di questo modello attraverso lo sviluppo di un single case study. Il caso in questione è Game Stop, azienda statunitense leader nel settore della rivendita di videogiochi nuovi e usati. Game Stop il 27/1/21 ha visto schizzare il prezzo delle proprie azioni a seguito di un’operazione del gruppo Reddit WallStreetBets. L’elaborato confluisce quindi in un superamento del CAPM mediante un’attenta analisi degli indicatori che permettono all’investitore una corretta gestione e valutazione dei titoli di un portafoglio. Non essendo possibile ottenere una misura di performance di un titolo come standard unico è ragionevole utilizzare indici risk adjusted performance (RAP). Tra i più significativi saranno analizzati lo Sharpe ratio, il Treynor ratio e il Jensen ratio.
LA GESTIONE DI PORTAFOGLIO: DAL MODELLO DI MARKOWITZ AGLI INDICATORI RAP
DE STEFANI, GABRIELE
2020/2021
Abstract
La valutazione di un progetto di investimento dipende da tre fattori: rendimento atteso, rischio e tempo. Ogni investimento è realizzato con l’intento di ricavarne un certo rendimento lungo un determinato orizzonte temporale. Tuttavia il rendimento effettivo può discostarsi da quello atteso: in questo caso l’investitore sostiene un rischio. A seguito di una introduzione relativa alle misure statistiche della variabilità utili ad analizzare il rischio di un titolo, questa tesi si pone l’obiettivo di richiamare alcuni modelli di gestione di portafoglio, illustrandone gli aspetti principali e soffermandosi sui limiti che presentano, con l’intento di terminare il lavoro evidenziando l’utilità di indicatori di redditività corretta per il rischio (RAP). La compilazione di un portafoglio ottimale è infatti un compito sia teorico che pratico. Questa tesi inizia con l’analisi di un modello basato sull’assunzione che i rendimenti dei titoli che costituiscono il portafoglio siano distribuiti normalmente: la complessità del modello proposto da Markowitz ne limita perciò l’applicazione pratica. Un’evoluzione di tale teoria è rappresentata dal CAPM. Una parte della critica economica sottolinea però come quest’ultimo sia un modello non realistico e legato ad ipotesi forti. La seconda parte dell’elaborato si soffermerà sui punti di debolezza di questo modello attraverso lo sviluppo di un single case study. Il caso in questione è Game Stop, azienda statunitense leader nel settore della rivendita di videogiochi nuovi e usati. Game Stop il 27/1/21 ha visto schizzare il prezzo delle proprie azioni a seguito di un’operazione del gruppo Reddit WallStreetBets. L’elaborato confluisce quindi in un superamento del CAPM mediante un’attenta analisi degli indicatori che permettono all’investitore una corretta gestione e valutazione dei titoli di un portafoglio. Non essendo possibile ottenere una misura di performance di un titolo come standard unico è ragionevole utilizzare indici risk adjusted performance (RAP). Tra i più significativi saranno analizzati lo Sharpe ratio, il Treynor ratio e il Jensen ratio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/32378